Essere troppo felici, non è umano. Chiunque abbia provveduto a portarci crudelmente in questo mondo non ci ha pensati per avere, per vivere una condizione di felicità perfetta e duratura.
Gli antichi greci la chiamavano l'invidia degli Dei. Capricciosi molto più degli stessi uomini arrivavano distruggere la vita di coloro che cadevano vittima delle loro invidiose attenzioni.E noi, io e James, saremmo vittime perfette. Io non potrei desiderare più di ciò che al momento stringo tra le braccia. Siamo riflessi l'uno nell'altra. I nostri occhi verdi si specchiano e si trasmettono lo stesso sentimento. Due creature in simbiosi perfetta, forse una sola, di certo una sola quando unite nell'amore.
La sua casa, la nostra casa ci ha accolto calda e accogliente.
Ci custodisce mentre ci consumiamo nell' ennesimo abbraccio, nell'ennesima carezza, mentre ogni gesto diventa desiderio che arde come fuoco. Nel buio proteggerà i nostri sogni e li vedrà scolorire nel chiarore dell'alba.Sono tremendamente felice e tremendamente spaventata.
Sento il mio cuore scoppiare ad ogni sguardo, sussultare ad ogni carezza, fermarsi ad ogni bacio.
Vivo in una dimensione parallela, mentre il mondo vede i suoi giorni scorrere, mi sembra di vivere un eterno presente, un infinito giorno felice. L'amore per lui abbatte ogni limite, supera ogni confine.Al mio risveglio James dorme ancora, un suo braccio mi tiene stretta , vicina lui, anche in questa situazione non mi vuole lontana. Non voglio svegliarlo, ma mi piacerebbe preparare la colazione e prendermi cura di lui.
Riesco a sfuggire al suo abbraccio e attuo il mio piano.
Ormai so cosa mangia di solito a colazione e mi preoccupo di fare in modo che non manchi nulla. Poi d'improvviso lo sento, mi guarda anche se io non lo vedo. Mi cinge con le sue braccia e mi bacia delicatamente il collo.- Buongiorno amore mio...-
- Buongiorno James - mantengo il controllo, ma il suo bacio mi ha già confuso - facciamo colazione...abbiamo tante cose da fare oggi...-
- C'è tempo per tutto...- risponde sorridendomi addosso tra un bacio e l'altro.
Mi consuma.Invece della colazione.
Dopo l'inevitabile intervista con Vevo, per la chiusura della tournée con i tre giorni londinesi, torniamo a pranzare con la band prima di andare al consueto sound check.
I ragazzi pregustano già le vacanze del dopo tour, ci chiedono se e dove andremo.- Penso che faremo sicuramente qualche giorno di vacanza- dice James con tranquillità- ma prima andremo a trovare i miei e organizzeremo il suo trasferimento definitivo qui - .
Ne abbiamo parlato. È tutto così veloce che quasi mi sfugge.
Ma io so di voler stare con lui, non importa dove, come, importa solo che sia così.
Temo che i suoi genitori non comprendano, ma del resto temevo lo stesso per mia madre , e invece poi...I tre giorni successivi sono volati. Una bella festa con tutti componenti della band, i tecnici, famiglie e amici di James ha concluso questa bellissima impresa. È stato un enorme successo, dice Liam.
Tornando a casa, è notte fonda e io mi abbandono sulla sua spalla. Sono stanca, sopraffatta da emozioni che non pensavo avrei mai provato. E felice. Immensamente felice, perché questo meraviglioso ragazzo è mio. Mi struggevo per lui nel backstage, mentre lo sentivo cantare, suonare in modo superbo, conquistare ad uno ad uno il cuore di ogni presente. E sentivo il cuore colmo di un amore profondo, quasi fa male.
A casa stiamo in silenzio, occhi negli occhi, vicini, ci sfioriamo
piano, ogni gesto fuori dal tempo eppure immerso nel presente, in un desiderio concreto, quasi tangibile.
Mi abbandono ad un altra notte da aggiungere a tutte quelle che non potrò dimenticare, cariche di sogni diventati realtà, e di promesse e desideri che si realizzeranno.Stamane andremo a trovare i suoi genitori, resteremo con loro a pranzo, poi andremo a cena con alcuni suoi amici.
Che impressione avranno di me? Come vestirmi, pettinarmi o truccarmi solitamente per me non è affatto un grosso problema. Per sentirmi a mio agio non mi serve molto.
Ma in questo momento sono nel panico.
Gonna o jeans? Camicia o maglia? Coda o capelli sciolti? Trucco leggero o più ricercato? Voglio essere perfetta per il loro figlio e mi preoccupo di essere perfetta per loro?Quindi sai cosa devi fare!
Già. Sarò io, solo io. La stessa che James ha incontrato la mattina dell'intervista. Semplicemente io. Lui sarà contento E io mi sentirò me stessa e a mio agio.
Partiamo dopo colazione. La campagna inglese ha colori molto diversi da quella italiana, ma mentre ci avviciniamo a Hitchin mi colpiscono le immagini di immensi campi di lavanda, che mi ricordano la Provenza. Il loro profumo invade l'aria dando una piacevole senzazione, ricorda casa ed il profumo del bucato pulito riposto negli armadi di nonna.La cittadina sembra dipinta su una cartolina, bellissima nelle sue strade linde, la case curate e ben tenute , le aiuole fiorite, gli edifici pubblici semplici ed austeri.
I genitori di James abitano un graziosa casa completamente bianca, attaccata ad altre abitazioni simili ad essa.
Quando stiamo per arrivare James li chiama .
Sorride mentre parla a telefono, sembra entusiasta e io capisco che probabilmente non li vede da un po e deve essere contento di incontrarli.Coraggio e andrà tutto bene . Rilassata.
Davanti alla porta ancora chiusa trattengo il respiro e stringo forte la sua mano. Ok non sono pronta , ma ormai sono qui.
Quando la porta si apre una donna bruna, dall'espressione dolce compare davanti a noi e James lascia per un istante la mia mano e la abbraccia,istintivo. Non somiglia moltissimo a lui, ma qualcosa nell'espressione, nei movimenti me lo ricorda tanto.
James mi presenta. Le stringo la mano e ci invita ad entrare.
La loro casa sembra uscita da un racconto . E tutto così british che non sembra vero. Il piccolo salotto, la scala che porta al piano superiore, ogni spazio , ogni particolare è estremamente caratterizzato nella sua semplicità. Il padre ci attende in salotto.
Altra imbarazzata presentazione e siamo li a confronto.
Parlano del tour appena concluso, la madre gli chiede curiosa dei posti che ha visitato, il padre si mantiene più distante e noto più volte che mi guarda con una espressione severa.
Ho un nodo all'altezza dello stomaco e non mi piace. Quando la mia somatizzazione si focalizza in quel punto qualcosa non sta andando.- Amelia, lei cosa fa , di cosa si occupa?- mi chiede il padre diretto.
- Studio canto, soul e jazz, presso l'Accademia della Musica... - inizio a rispondere.
- Mi chiedo sinceramente cosa faccia lei qui- ribatte ancora più diretto.
L'atmosfera distesa del nostro arrivo si è totalmente volatilizzata. James tiene una mano sulla mia gamba . La accarezza piano, mentre stringe forte l'altra mano in un pugno teso e nervoso.
Io non muovo un muscolo. James mi bacia dolcemente su una guancia, poi si alza in piedi.- Papà, forse dovremmo un attimo andare di là a parlare. È importante- e mentre i due si avviano in un altra stanza, penso che potrei svanire in una bolla di sapone.
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Incomplete - Ho sempre cercato te.
Hayran KurguAlle volte la vita ti trova, inattesa. Ed una banale richiesta per sostituire un collega schiude le porte al destino. Amelia incontra così il suo idolo e lui incontra la ragazza che ha sempre cercato, desiderato e voluto per completare la sua anim...