Hic et nunc

4.9K 205 14
                                    


- Complimenti, - dico entusiasta- è stato fantastico! Devo ringraziarti sinceramente per il regalo che mi hai fatto. Non scorderò questa serata. ..-
-Lo spero. Ma adesso vieni con noi a cena. - dice sicuro.
-Ma io... non voglio essere... come dire.. di troppo... ti sono già così grata per l'esperienza che ho vissuto stasera che non potrei chiedere di più. - rispondo senza riuscire a guardarlo.
- Allora te lo chiedo io di più. Vieni con noi a cena, ti rilasserai con me ed i ragazzi, e Liam sarà contento di rivederti. Dice che sono stato veramente fortunato a incontrare te... e io sono d'accordo con lui. -

Cavolo...
Vivi qui e ora!
- Va bene, verrò con voi.- Sorride e il suo sorriso coinvolge anche i suoi occhi.
Diciamo la verita : sono felice che la serata, che il tempo da passare con lui non sia finito, e spero che la cena duri il più possibile perché in fondo non sono affatto pronta a salutarlo davvero, a lasciarlo andare.

Ceniamo in tanti, non lontano dal teatro, e lo vedo interagire con i suoi musicisti e tecnici in modo spiritoso e intanto non mi perde un attimo di vista , mi sorride e, dato che gli sono di fronte, più volte mi accarezza la mano e allora mi rendo conto che sono veramente qui ora.

Una birra al Caffè degli Artisti e si comincia a rientrare. Io sono di strada per andare a casa e mi preparo mentalmente di nuovo a salutarlo, e a perderlo.

Ma è maledettamente bravo a leggermi nel pensiero.
- Non sono ancora pronto . Non andrai via adesso. -
Comincio a preoccuparmi?
Ma che dici ? Esulta, non vuole che tu te ne vada!

- Scusami in verità non so più cosa dire, devo darti la sensazione di voler fuggire a gambe levate, ma ti giuro che non è così. E che penso non bisogni mai desiderare oltre le proprie aspettative o possibilità o fortune cadute da chissà quale cielo...-

-Sono la tua fortuna caduta dal cielo ? - chiede sorridendo.
- Forse, si , credo ci siano buone possibilità che io la pensi così ...-
-Ascolta, adesso io e te andiamo in albergo, io faccio una doccia, tu decidi cosa sono io per te , poi andiamo a fare una passeggiata in questa bellissima città e mi porti in qualche posto che ti piacerebbe mostrarmi e nel quale non potrò dimenticare di esserci stato con te. -

E io che pensavo di poter già morire felice!
Mi sa che non mi lascerebbe fare neanche quello...
Ci si può innamorare in un solo giorno?
Oh anche in cinque minuti se proprio butta male!

- Mettiamola così: pensi che potrei anche solo pensare di dirti di no, certa che acconsentiresti? - chiedo ormai prossima alla resa.

- No. Quindi andiamo. - Mi porge la mano e prende la mia con fare deciso.
- Non sarai uno di quelli abituati ad avere tutto ciò che vogliono !?-
- No, solo quello che voglio davvero- dice tranquillo - sono riuscito a realizzare i miei sogni , almeno finora, solo grazie a questa forza di volontà. Se devo usarla con te, non mi farò scrupoli. Non voglio che tu te ne vada. Il mio tempo con te non è finito, non voglio che finisca. E neanche tu lo vuoi, ne sono certo, perché anche tu senti lo stesso brivido che sento io quando ti guardo o ti sfioro. -

Chiaro come il sole... ancora una volta mi ha lasciato senza parole.
Non posso sfuggirgli e non lo farò.

Facciamo esattamente come ha detto. E mentre fa la doccia osservo dalla finestra della sua camera il corso quasi deserto. Ancora diversi ragazzi si vedono fermi a bere qualcosa seduti ai tavolini dei caffè del corso. Qui alle due chiude tutto.
Dove porto questo volitivo ragazzo inglese quasi alle due del mattino? Forse un idea potrei averla...

- Sei pronta? - mi sussurra di nuovo alle spalle - e intanto sei riuscita a capire cosa sono per te? -
- Io rispondo ad una domanda per volta. - dico ridendo- e poi le interviste le faccio io, almeno fino a prova contraria! -
Mi volto ed è lì con solo un asciugamano addosso, e adesso sono sicura che mi voglia morta perché se continua così non mi resta che quello. Mi volto di nuovo in un decimo di secondo.
Si riveste e io rimango girata verso la finestra , mortalmente imbarazzata, guardando ancora la strada ormai deserta.

Potevo essere nel mio letto, con un bel libro nel quale affogare la frustrazione di averlo perso... quasi mi sembra rassicurante e preferibile una sofferenza certa a queste montagne russe sulle quali mi trovo dalle sette del mattino , di ieri.

- Andiamo- è di nuovo vicinissimo al mio orecchio e il suo sussurro arriva ben oltre, lontano, molto più giù.

Attraversiamo lievemente il corso, mano nella mano; per fortuna, o potrei volare via, tanto mi sento leggera.
Lo porto giù per la strada che ci conduce a S. Francesco al prato, una delle vie più antiche della città , punteggiata di palazzi e torri, chiese e chiostri suggestivi, scorci di uno splendore medievale ancora vivo. Il prato è ancora illuminato dalle luci e gruppi di ragazzi stesi chiacchierano e scherzano in varie lingue del mondo.

- Il posto è suggestivo ma noi non siamo soli...- dice con un sorriso furbetto.
- Non abbiamo l'esclusiva, almeno per il momento, ma se aspetti qualche minuto... - guardo l'orologio- molti abbandoneranno tra poco. E noi potremmo goderci le stelle.- dico piano.

L'istante successivo scorre e il buio prende il sopravvento. Una scelta particolare quella di lasciare al buio questo angolo di città per permettere a tutti di scrutare una vasta porzione di cielo.
Gli amanti di certi spettacoli però non sono tanto numerosi.

-Vengo qui spesso l'estate con degli amici a godermi il cielo.
So che non è niente di eccezzionale, ma mi fa sentire bene... - dico in un soffio.
Adesso non mi sembra più un bella idea averlo portato qui, ma ormai è tardi.
Mi cinge i fianchi con le sue braccia e mi sussurra piano:
- È bellissimo, grazie. Vieni, - dice sedendosi sul prato e facendomi fare lo stesso. Mi abbraccia stretta e mi pare di essere nata solo per essere qui ora.

- Tu sai tante cose di me, - dice sorridendo - dimmi qualcosa di te-.
- Cosa vuoi sapere? -
- Tutto, ma prima vorrei sapere cosa farà domani Amelia. -
- Domani è già oggi. -
- Già, allora? -
- Ti perderà. ..-
- No. Non mi perderà.
- Oh si, certo che ti perderà ... - ma sopravviverà, Amelia deve sopravvivere a tutto.
- No . Sono qui anche domani, prima della data di Milano ho ancora qualche giorno. Resta con me adesso. E puoi venire con me dopo. La mia tournée è lunga e non adesso non so quando potrei tornare qui. Ma se tu vieni con me...-

E troppo buio per vedere i suoi occhi, ma sono certa che mi stanno guardando intensamente, come ha fatto per tutto il tempo in cui siamo stati insieme, sperando di strapparmi l'ennesimo si.

- Levami una curiosità : ma quando pensi a certe cose? Io non sono una persona che perde facilmente le parole, ma ti assicuro che non mi è mai successo così tanto e in meno di ventiquattro ore, di restare a corto di cose da dire, mai così tanto come oggi. Non so cosa dirti . - dico con un tono quasi disperato.
Questo ragazzo mi sta mettendo di nuovo all'angolo.
E quanto ti piace.
Si, mi piace e mi dispera.
- Il tuo cuore ha già detto di si- mi sussurra sulle labbra- l'ho già sentito fermarsi e ripartire veloce. Dimmi di si. Resta con me , vieni con me. -
-Sì. ..- dico cosi piano che penso di averlo sentito solo io.
Ma i suoi baci su di me, nel buio su un prato una notte di primavera, mi rendono certa che non sia così.

Incomplete - Ho sempre cercato te.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora