Capitolo 21.

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È l'una di notte e Louis se ne stava spaparanzato nel letto a russare mentre io tremavo e vomitavo abbracciata al gabinetto.
Facevo di tutto per non piangere, il vomito mi faceva schifo.. Solamente L idea mi faceva iniziare a tremare e piangere.
- Louis !! - Urlai dopo un altro conato.
Sentì qualcosa sbattere e qualcuno imprecare per poi vedere Louis entrando in bagno zoppicando.
- Che cosa c'è Amore ? Sta nascendo ? - Chiede massaggiandosi il piede nervoso.
Scoppiai a ridere e poi vomitai ancora.
- No idiota è troppo presto, ho solo nausea - Spiegai tirando lo scarico e posando la testa al muro.
- Oh, la mia piccolina, vieni qui - Disse prendendomi in braccio.
- Aia - Urlai sentendo la mia testa sbattere contro la mensola.
- Oops- Rise.
- Louis !! - Scoppiai a ridere anche io.
Mi posò delicatamente sul letto per poi sdraiarsi accanto a me. Mi prese tra le sue braccia e appoggia la sua mascella alla mia spalla.
- Posso dirti la verità ? - Chiese mentre io gli accarezzavo una ciocca di capelli.
- Mh mh - Unnuì.
- Se me lo avessero detto prima non ci avrei mai creduto - Sussurró.
- A cosa ?- Chiesi.
- Che sarei diventato padre. Io.. Insomma non pensavo di trovare la ragazza giusta, in effetti non pensavo tante cose. Ho sempre creduto che diventare padre volesse dire rinunciare a tutto ciò che quando sei " una coppia " si può fare. -
- E che cosa sarebbero queste cose ? - Chiesi sorridendo.
- Non le vuoi sapere davvero - Alza la testa.
- Si che voglio - Sussurro mettendo una mano sul suo viso.
Si avvicinó delicatamente e posó le sue labbra sulle mie.
Si sistemó sopra di me facendosi spazio tra le mie gambe con il suo copro e intanto continuava a baciarmi accarezzandomi i capelli.
- Lo sai cosa ho pensato quando ti ho visto ? - Chiese iniziando delicatamente a spingere.
- No, c-che cosa ? - Cerco di non gemere, di non urlare.
- Ho pensato che forse esistono gli angeli - Sorrise.
~ Flashback: Era andato tutto in pezzi, le lacrime mi rigavano il viso, e ancora ripensavo a quella sera a casa sua.
-Ho pensato che forse esistono gli angeli - Sorrise.
Forse non sono  suo angelo, forse io sono il suo perggior demone, e adesso è tutto finito.
Sorrisi e incominciaci a stringerlo forte a me accarezzandogli cautamente l'incasso della schiena. I suoi movimenti erano ritmici ai miei e a ogni suo tocco dalla mia bocca uscivano dei gemiti che cercavo di strozzare con tutta me stessa.
-Ti amo wendy - Sussurra strizzandomi il seno.
Non riesco a parlare, so che se apro la bocca urlerò.
Veniamo insieme e strabuzzai gli occhi e arricciai il naso.
__
Erano le otto e un quarto. Louis non era nel letto, forse era andato a correre come al solito.
Mi alzai dal letto con i postumi del sesso della sera prima e mi vestii con un pesante tuta, stava incominciando a fare freddo.
Percorsi le scale di legno a scendere e arrivai fino alla cucina dove la mamma di Louis era indaffarata a preparare i puncake.
- Buongiorno signora - Sorrisi sedendomi sulla sedia del tavolo.
- Buongiorno Cara - Ride.
- Sto preparando i puncake ne vuoi un po ? - Chiese portando la padella sul tavolo e posandoli delicatamente sul piatto sottostante.
- Amh.. S-si grazie - Accetto anche se non ho molta voglia di mangiare.
- Siete stati svegli stanotte vero ? - Ride mettendo altro impasto nella pentola.
- Cosa ? - Perdo un battito.
- Vi abbiamo sentiti anche se non molto siete stati molto cauti - Ride.
- I-io.. Sono stata male stanotte - Sussurro bianca in viso.

- Sai quando il padre di Louis scoprì che ero incinta mi lasciò, diceva che Louis non era suo figlio, diceva che io ero una - scusa il termine cara- puttana, ricordo che arrivò a mettermi le mani addosso una sera, ero cosi spaventata. Louis era piccolo ma penso che se lo ricordi, e sai cosa penso adesso a distanza di 22 anni ? che louis sta cercando di essere il padre che non ha mai avuto, certo mio marito ha avuto un ruolo importante nella sua vita, ma penso che la figura paterna sia importante in un bambino Amber, Louis sta facendo tutto quello che è in suo potere e anche di più per far stare bene te e il bambino che porti in grembo. Ha avuto molto coraggio a portarti qui, da noi, e portarti via dalla tua famiglia, io credo che sia innamorato davvero perchè non è mai stato così pazzo per nessuna. -

Ho le lacrime agli occhi. Non pensavo che lui avesse potuto passare una cosa cosi brutta e essere così sereno.

- Mi fa piacere mamma che parli di me con la mia ragazza - Lo sento ridere per poi sentire le sue mani intorno ai miei fianchi.

Lo stringo come se avesse bisogno di essere consolato e amato.

-Buongiorno Louis - Sorrise baciandolo sulla guancia.

- Ciao Amore mio - Mi sorrise dopo abbracciandomi e sbacciucchiandomi ovunque.

Sorrido.

- Ciao - Ricambio uno dei tanti baci.

- Come ti senti ? - Chiede posando tutto il palmo sulla mia pancia.

- Bene, non la senti scalciare ? - chiedo spostando la sua mano.

- Oddio si, la sento !! Dio quanto e bello - Mi stringe.
- Stavo pensando di andare a fare una ecografia, tanto per vedere come va.. - Sorrido tenendolo stretto.
- Si penso che sia una buona idea, io devo andare al doncaster a vedere un paio di giocatori nuovi -
- okay.. Ci vediamo più tardi allora.. - Gli lascio un ultimo bacio e dopo essermi vestita esco di casa.
Avevo bisogno di un momento per pensare.. Arrivano qui momenti nel corso della giornata, in cui per un attimo hai bisogno di pensare, perché ad un tratto sei piena di dubbi, io sono piena di dubbi.
Ho paura.. Ho davvero tanta paura.. E valutando le cose non so nemmeno se sia la cosa giusta da fare.. Forse dovrei andare via, forse dovrei, davvero lasciare che lui viva una vita felice..

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