- Ma è possibile che le cose belle passino in fretta ? - Domandó Joenne cacciando letteralmente i vestiti in valigia.
Scossi la testa.
Per me non era passato veloce un bel niente!
Rifacendo i calcoli forse era meglio continuare a lavorare al centro commerciale servendo qualche vecchia rimbecillita che mi chiede 20 volte la stessa cosa, beh, a mio parere meglio le vecchie che Louis.
- Io sono felice - Sorrisi preparando la valigia di Noah.
- Beh certo, come puoi non esserlo, ma mi dispiace rompere il tuo momento di gloria, appena uscirai da qui lo sai che dovrai andare a mangiare dalla tua ex suocera -
Merda! Il pranzo con sua madre!
- Beh, sua madre non mi preoccupa - finsi calma e tranquillità.
Lei rise e mise le scarpe al mio bellissimo nipotino.
- Dico solo che forse dovresti dargli una seconda possibilità -
Le opzioni le seguenti:
1: o si droga.
2: o si droga.
Decidiamo tra le seguenti.
- Joenne.. - Mi fermó.
- Si, lo so, non occorre che lo dici, sto zitta - Rise.
La porta si spalancó e Noah entró nella stanza.
- Mamma ? Posso andare a salutare Louis? - Sorrise tenendo il pallone infangato tra le braccia.
- Certo tesoro, ma fa presto, stiamo per partire - Gli baciai la testa accarezzandolo.
- È un bambino fantastico - Sorride Joenne.
Annuì.
- Che cosa vuoi davvero per lui Amber? Vuoi che cresca senza un padre come hai praticamente fatto tu? Che quando i suoi genitori.. - La bloccai.
- Ti prego Joenne.. -
Mi prese le mani intrecciandole tra le sue.
- Ascoltami, so che fa male.. Ma, lui Amber, lui è il ragazzo, l'uomo con qui hai creato quel bellissimo bambino, che ogni giorno ti dà grandi soddisfazioni, non sei stanca di farlo cenare ogni sera da solo perché la madre quasi raramente mangia ? Non sei stanca di sorprenderlo sotto le coperte di camera sua con la foto di suo padre stretto al petto mentre gli racconta la sua giornata ? -
Inizio flashback.
Era ancora sveglio.
Mi alzai dal divano spegnendo la sigaretta e andai dritta verso la sua camera intenta a dargli una bella sgridata e spedirlo subito a letto.
A piccoli passi mi avvicinai alla porta e vi posai sopra l'orecchio.
- Papà.. Sono molto triste oggi.
Ho guardato tutto il tempo lo zio Liam che giocava con Sam. Lo prendeva in braccio, lo stringeva forte e lo sollevava in aria facendo finta che fosse un aereoplano..
Lui mi dice che ha sentito la zia Joenne parlare con lo zio Liam.. E mi ha detto che tu non mi volevi - Piangeva. - Se tu fossi rimasto te lo giuro non avrei pianto nemmeno una volta, avrei imparato a cambiarmi il pannolino da solo.. E.. E.. - Si bloccó e pensai di entrare, ma poi lo sentii di nuovo.
- Papà.. Mi dispiace se ti ho fatto lasciare la mamma.. Le voglio tanto bene ma.. Io voglio un papà.. Voglio giocare con te come Sam gioca con lo zio Liam, voglio che mi insegni a leggere, forse sono un cattivo figlio perché non so leggere ? Vero? - Sospiró.
- Ti voglio bene papà -
Fine flashback.
Avevo le lacrime agli occhi, a ricordare quella sera.
Trovai la fotografia sotto il suo cuscino il giorno dopo.
- Amber.. Vuoi questo ? - Domandó ancora scuotendomi.
- No, non lo voglio Joenne - Sospirai.
Ero ancora confusa però riguardo al da farsi, e rimanevo della mia opinione.
Lui avrebbe fatto il padre, ma non il fidanzato, di certo, non il mio.
Mi sedetti - Beh, penso che per il bene di Noah sopporterò un pranzo con Luois - Sorrisi.
- Brava, ora vai a prendere tuo figlio -
Mi alzai e pensierosa mi diressi al Boungalow di Louis.
Superai la strada sterrata, il salice piangente, il pesco e il campetto da golf in tutta tranquillità, finché non sentì un leggero pianto, un bambino.
Camminai velocemente oltre il campetto e il pianto si faceva sempre più forte.
Vidi un cespuglio muoversi al ritmo del pianto e lo scavalcai.
- Noah! Perché stai piangendo? Ti sei fatto male ? -
Il panico prese possesso del mio corpo e mi chinai.
- Amore parlami -
Smise per un attimo di piangere.
- Volevo salutarlo.. Ma lui.. Si stava facendo le coccole con una ragazza.. Erano tutti nudi mamma - pianse.
Il cuore mi saltó in gola.
COME CAZZO SI ERA PERMESSO?!
- Vai dalla zia - mi alzai.
- Ma mamma.. -
- Vai dalla zia! - lo zittì.
Con un diavolo per capello corsi al suo bowngalow e apri la porta.
Dio benedica le porte senza serratura, pensai.
- MA SEI COGLIONE !? - Urlai.
Lui balzó e si coprì il corpo, la cagna affianco a lui sbuffò.
- Amber - Sorrise ambiguo - Come mai qui ? -
- Come mai qui ?! Guarda Louis è un miracolo se non ti metto le mani addosso - Cercai di mantenere un moderato tono di voce.
- Gelosa ? - Sorrisetto sghembo.
- GELOSA ?! TUO FIGLIO STAVA PIANGENDO PERCHÉ VOLEVA VENIRE A SALUTARTI E INVECE TI HA BECCATO A SCOPARE CON QUESTA CAZZO DI TROIA!! - Urlai.
La sua espressione cambió.
- Tu Louis Tomlinson, non sei adatto a fare il padre -
Pov's Louis.
La guardai andare via furiosa.
- Che cazzo ho fatto ?! - Mi portai le mani sul viso.
La ragazza accanto a me si tira sù.
- Non è servito a niente quindi? - domandó.
- Ti sembra che sia servito ? - quasi urlai.
Lei alzò gli occhi al cielo.
- Comunque sono 95 sterline - Sorrise.
Sospirai. Ero nella merda.
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Fiksi PenggemarLei Amber Walker,una ragazza con i piedi per terra,che dopo la morte del fratello ha smesso di sognare. Lui Louis Tomlinson, un ragazzo dolce ma allo stesso tempo misterioso. Amber verrà mandata in un campo estivo dopo la morte del fratello e sarà...