Litigi.

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Due mesi sotto lo stesso tetto ci avevano messo di fronte a un assaggio di quello che sarebbe potuto essere una volta nato il piccolo.
Era molto diverso da quando stavamo insieme al campo estivo.
Litigavamo molto più spesso..
- Amber ! - Mi chiama dal piano di sotto.
- Sono di sopra Louis - urlo in risposta.
Sento il suo passo salire per le scale.
- Dove hai messo le mie scarpe da calcio ? - Chiede irrompendo nella stanza.
- Non lo so Louis, sono le tue scarpe da calcio non le mie - Rispondo sistemando i suoi vestiti.
- Beh se solo tu ti facessi i cazzi tuoi non dovrei ogni volta chiederti dov'è la mia roba -
- Preferisci vivere nella merda ?! - Dico indicando il suo casino.
- Amber a me il mio casino mi piace cristo santo !! Ogni volta che metti le mani da qualche parte io non trovo niente !! -  urla.
- Lo faccio per te Louis sei solo un bambino che non vuole nemmeno mettersi a posto la sua camera !! Cresci Peter pan, vado a dormire nell altra stanza almeno posso quetare - concludo chiudendomi nell'altra stanza.
È orgoglioso e non verrà mai a chiedermi scusa, ma non ci andrò nemmeno io.
Cristo stiamo per avere un bambino, è possibile che sia più adulto suo figlio non ancora nato che lui ?.
Mi stendo nel letto per calmare la nausea e iniziò a passare la mano sulla pancia avanti e indietro. È diventata abbastanza appariscente e incomincia a pesarmi. Forse era meglio un paio di tette.
Comunque, ormai ero al 5 mese di gravidanza, e vivevo con il terrore che con tutte queste litigate, Louis potesse stancarsi e lasciarmi. Forse erano gli sbalzi d'unore che mi facevano essere così, ma da qualsiasi cosa dipendeva, mi frenava in qualunque cosa. Non facevamo sesso da almeno due mesi, non per il bambino, o almeno non pensò, ma lui non ci provava per niente per quanto io invece glielo facessi capire tutte le volte.
Ho paura che questo bambino ci possa allontanare.
- Amber tutto a posto ? - Chiese la mamma di Louis entrando nella stanza.
Apro gli occhi e a fatica mi tiro su.
- Si, tutto a posto.. - sussurro - Com'è ?- Chiedo.
Mi guarda disorientata.
- Che cosa cara ? - Chiede avvicinandosi di più a me.
- Aver preso in casa tua la ragazza che tuo figlio ha messo incinta.. - Sussurro.
- Amber ma che cosa dici ? - Chiede.
- Un giorno tuo figlio è arrivato e ti ha detto.. Mamma ho messo incinta una ragazza, e adesso te la sei portata in casa.. Cosa si prova ? - parlo piano ma chiaro.
- Ci sono tante sensazioni che provi in quel momento, una di queste e consapevolezza. La consapevolezza che tuo figlio è cresciuto e che adesso ha una vita sua, la felicità per l'arrivo di un altro nipotino, e la paura. La paura che entrambi possano in qualche modo soffrire, la paura che un giorno tutto si possa fare troppo difficile per entrambi, e la paura che si lascino andare. Tu non sei affatto un peso Amber, tu, sei la ragazza che Louis ha scelto, sei la persona di cui si fida di più, e dopo tutto ho capito la sua scelta - Dice accarezzandomi la guancia.
- Ho tanta paura.. - Scoppio in lacrime - Ho veramente tanta paura -
- Ti dico un segreto, il trucco, è amare - Si alza e sparisce dietro la porta.
Rimango sola, sul letto a pensare che forse Louis ha ragione.
Forse gli sto togliendo tutto il suo spazio, che ora come ora, è la cosa che gli serve di più.
- Louis - cammino verso la sua camera.
- Lou -  apro cautamente la porta.
Sta seduto a terra appoggiato all'armadio con le gambe schiacciate contro il petto e le mani nei capelli.
Mi avvicino e mi inginocchio di fronte a lui.
- Mi dispiace Louis - Sussurro.
- Dispiace tanto anche a me - Mi abbraccia di colpo.
Lo stringo come se lo volessi proteggere e poi gli do un bacio sulla testa.
- Mi ha chiamato Liam, hanno intenzione di riaprire il campo per le vacanze di Natale -  mi informa - secondo me, è una bella idea che cosa ne dici ? - Chiede cauto.
- Si! Un'ottima idea - Gli sorrido.
- Allora.. Prepara le valigie - Mi scompiglia i capelli.

Changes - Sospesa, In revisione -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora