Capitolo 26.

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Ed eccoci li.
Eravamo arrivati a quel punto da soli, ma insieme io e lui.
Non riuscivo nemmeno a descrivere la felicità che provavo.
Avevo tutto.
Qualcosa di blu.
Qualcosa di vecchio.
Qualcosa di prestato.
Qualcosa di regalato.
Qualcosa di nuovo.
Ero pronta per fare il grande passo, lì in piedi davanti allo specchio, rimasi a fissare la mia immagine riflessa.
Ero cambiata, ero cambiata tanto.
I miei capelli erano più lunghi, il mio viso più tondo per la gravidanza, ero diventata più alta, è più innamorata che mai.
- Cinque minuti a.. Oh santo cielo - Il prete fece irruzione nella stanza.
- Siete una meraviglia, presto manca poco - Sorrise chiudendo la porta.
Respirai ed enspirai per un tempo indefinito, così a lungo che cominció a girarmi la testa.
- Tesoro, siamo pronti, vieni - Joenne mi prese a braccetto e dopo avermi sussurrato un sei bellissima, camminammo fino all'entrata della sala della chiesa.
- Fai un bel respiro -
Presi alla leggera il suo consiglio è respirai a pieni polmoni, quando la porta si aprì e la marcia nuziale inizió.
Io e Joenne avanzavamo verso Louis che mi guardava con occhi felici, o almeno credo.
Arrivammo all'altare.
- Chi da questa donna in sposa a quest'uomo? - Domandó il prete.
- Io, la sua migliore amica - Sorrise baciandomi la guancia.
Sorrisi.
- Grazie Joenne -
Presi la mano di Louis e salì all'altare affianco a lui. Mi teneva la mano e mi sorrideva, sembrava nervoso, e questo mi preoccupava.
- Siamo qui riuniti per unire quest'uomo e questa donna nel sacro vincolo del matrimonio, se qualcuno ha qualcosa in contrario parli ora o taccia per sempre -
Silenzio in chiesa.
- Bene, vuoi tu Amber Danielle Walker, prendere Louis William Tomlinson come tuo legittimo sposo, per amarlo e onorarlo, in ricchezza e in povertà, in salute e in malattia, finché morte non vi separi ? -
- Lo voglio -
Stava.. Sudando ?
Perché trema ?
- E tu, Louis William Tomlinson vuoi prendere come tua legittima sposa per amara e onorarla in ricchezza e in povertà, in salute e in malattia finché morte non vi separi ? -
Louis diventò bianco in volto.
Rimase in silenzio e nella chiesa cominció a esserci brusio.
Giró la testa verso i suoi amici e poi verso di me con sguardo spento.
- Ambs mi dispiace -
Lasció le mie mani e corse via spalancando le porte della chiesa.
Rimasi inerme, paralizzata.
Mi aveva.. Abbandonata all'altare ?.
Trovai la forza di muovermi e gli corsi dietro, guardandolo andare via in macchina.
Ero a pezzi.. Adesso tutto era davvero finito.
Ero sola, abbandonata, ancora.
Mi ritrovai li, a piangere sulle scale di una chiesa in abito bianco, vuota, e sola.

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