La mattina dopo mi alzai con un mal di testa assurdo, come se mi fossi ubiacata tutta la notte. Mi alzai dal letto posando i piedi sul parquet freddo e mi alzai a fatica dirigendomi verso l'armadio dove presi una canotta, un paio di skinny neri e un paio di Vans dello stesso colore. Andai nel bagno e dopo essermi vestita e truccata cercai di sistemarmi i capelli.
Quando uscì dalla stanza Louis e quella puttana stavano ancora dormendo felicemente. Presi il mio telefono e dopo aver sfiorato la foto di mio fratello presi una felpa e uscii a fare una passeggiata. Faceva un freddo cane, e a dire il vero non sapevo neanche dove stavo andando. Camminai per mezz'oretta quando dentro il bosco trovai un piccolo salice piangente. Era il mio albero preferito... A me piaceva tutto ciò che era triste, ero fatta così, fatta sbagliata.
Alla fine non era nemmeno colpa mia se i miei genitori da qua a distanza di un'anno avevano smesso di prendersi cura di me.
Ero sempre stata una ragazza forte, forte da fare schifo.
E forse era per questo che la gente mi diceva sempre tutto.
<< Mattiniera? >> chiese una voce dietro di me.
Non mi scomodai neanche a girarmi perché in men che non di dica mi ritrovai Harry seduto vicino a me, alla mia sinistra.
<< Anche tu vedo >> Dissi prendendo un filo d'erba e solleticandogli il naso.
<< In realtà no, ma non riuscivo a dormire e allora ho deciso di andare a farmi una passeggiata >> Spiegò.
<< Alle cinque e un quarto del mattino ? >> Chiesi dubbiosa.
<< Beh, che c'è di male in fondo se ci ci sveglia presto si può anche evitare il casino mattutino >> Disse cercando si trovare una scappatoia.
<< Se lo dici tu >> Terminai.
<< E quali sono le tue motivazioni ?? >>
<< ah, ma saranno affari miei >> Dissi ridendo e scatenando così anche a lui una risata.
<< Acidella >>
<< Ma perché dite tutti che sono acida ?? Io non sono acida, io sono una ragazza dolce non una ragazza acida capitelo >> Esplosi.
Mi girai a guardare la sua faccia e vidi che era terrorizzato.
<< Okay acida >> Disse tornando alla sua solita espressione.
<< Non la smetterete mai di chiamarmi così vero ? >> Chiesi appoggiando la testa alla corteccia dell'albero.
<< No >>...
" Nota dell'autore per leggere questo pezzo mettetevi le cuffie e ascoltate Im With You di Avril Lavigne".
<< Sai anche mio fratello mi chiamava così, e la maggior parte delle volte rimpiango quello che abbiamo fatto. Se, solamente io fossi stata una persona diversa, se solamente io avessi capito qualcosa, se solamente avessi potuto dire no, se solamente avessi saputo che cosa sarebbe successo, lui sarebbe ancora con me, se solo io l'avessi protetto come aveva fatto lui con me, se solo, se solo io non l'avessi lasciato andare lui sarebbe ancora nella mia vita, io con lui, lui con me, io sono confusa, ho paura del mondo perché lui non c'è, si ho paura del mondo, del sole e della notte, ho paura della vita che va troppo veloce, perché senza lui, non è più la stessa, ho paura perché adesso sono sola, lui non c'è, no lui non c'è più con me, ho paura a parlare con la gente, perché penso che un giorno potrà abbandonarmi, ho paura di essere felice perché io sono viva e lui no, ho paura di crescere e di diventare grande perché lui non ha potuto farlo, ho paura di sognare perché ogni volta vedo solo il buio, ho paura perché vedo solo il male, ho paura perché lui non è con me per farmi crescere, ho paura perché io senza di lui valgo zero, ho paura perché lui era il mio punto di riferimento, e ho paura perché le cose che durano per sempre, sono solo i ricordi... e io ho paura di dimenticarlo o che lui mi dimentichi >> Dissi alzandomi e scappando piangendo.
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FanficLei Amber Walker,una ragazza con i piedi per terra,che dopo la morte del fratello ha smesso di sognare. Lui Louis Tomlinson, un ragazzo dolce ma allo stesso tempo misterioso. Amber verrà mandata in un campo estivo dopo la morte del fratello e sarà...