Cαpıτσℓσ 6~voglio la veritá

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MATTY'S POV

"Volevo chiederti...per caso é tuo il test di gravidanza che ho trovato nel cestino?"

Guardo mia sorella, incredulo; poi i miei occhi si spostano su Jax, che mi siede accanto, immobile.
Aspetto che apra bocca, che si incavoli con Alyssa per le sue insinuazioni o che dica semplicemente no.
Più i minuti passano più comunico a pensare che  non arriverà niente di tutto questo.

"Piccola.."
Le mie parole escono quasi in un sussurro.

"Avanti Jax diglielo, digli la verità" la incalza Alyssa.
Ormai é evidente: le domande fatte da mia sorella non erano un caso.
I pensieri corrono veloci; ripasso nella testa tutto ciò che Alyssa ha detto da quando siamo seduti e arrivo a una conclusione.
Jax é incinta.
Oh mio Dio.

"Matty..io.."
Jax mi fissa in lacrime.
Pur avendocela con lei  non posso non capire quanto debba essere preoccupata in questo momento e quanto possa sentirsi in colpa.
"Vai avanti. Voglio la verità."

Le mie parole escono quasi come un ordine, secche, informali, come se volessi rimanere distaccato da tutta la faccenda; in realtà sono solo agitato, da impazzire, e ho paura.

La sento irrigidirsi; le nostre mani, intrecciate fino a poco fa sotto il tavolo, si separano e mi sembra di perdere una parte di me.

"Il test é mio. É positivo" dice guardandomi dritto negli occhi.
Le sue parole, benché fossero in un certo senso aspettate, mi colpiscono come una sberla in faccia.

Pensare una cosa é un conto, sentirsela dire é tutta un'altra storia.
Nel primo caso ci sono solo supposizioni, nel secondo la realtà nuda e cruda.

Sono così confuso e ferito da non riuscire a spiccicar parola.
Vorrei dirle qualcosa; dirle che la amo lo stesso, che supereremo tutto insieme, che potremo essere felici lo stesso, anche con un bambino in arrivo, ma non sono sicuro di niente in questo momento.

Sono come svuotato, senza voce e incapace di reagire; non posso far altro che rimanere immobile.
Non oppongo resistenza nemmeno quando la sento scusarsi, alzarsi dalla sedia e scappare via, su per le scale.
Sono un idiota.

Rimanìamo a tavola solo io è Alyssa, che per tutto questo tempo é rimasta in silenzio a fissarci.
"Matty..mi dispiace.." inizia a dire.
Alzo lo sguardo verso di lei. É ancora seduta, con lo sguardo puntato sul piatto, le spalle ricurve e il capo chino.
"..ma non potevo sopportare che non sapessi nulla.." continua; la vedo alzare pian piano gli occhi per poi posarli nei miei.
Inizio a pensare che forse, se Alyssa non avesse aperto bocca, le cose sarebbero potute andare diversamente; che magari ne avremmo parlato con calma e preso assieme una decisione.
Sto per dirle quanto sia arrabbiato con lei quando finisce la frase.

"..non potevo sopportare che Jax abortisse senza prima dirti nulla."

Le ultime parole mi lasciano di sasso.

"J-Jax vorrebbe abortire?"
Ottengo in risposta un leggero accenno del capo.
"Ho dovuto farlo Matty. Lei te lo avrebbe detto solo a cose fatte e non potevo permetterlo. Devi farle cambiare idea.
So che siete ancora giovani ma andiamo...vi amate alla follia e sareste benissimo in grado di prendervi cura di quel bambino, insieme. Non permetterle di farlo; non permetterle di compiere l'errore più grave della sua vita"

Vorrei credere alle parole di mia sorella; vorrei essere così sicuro come lei, andare da Jax e chiarirci; vorrei tanto ma non ci riesco. Non riesco a pensare ad altro che  non siano le bugie della ragazza che amo.
Ha deciso di mentirmi, di tenermi all'oscuro e di chiudermi fuori.
Un senso di delusione mi invade il cuore.
In questo momento l'unica cosa di cui ho bisogno é uscire e prendere un po' d'aria.

Mi alzo velocemente dalla sedia e in un attimo sono fuori casa.
Dietro di me sento mia sorella chiamarmi pregandomi di restare; decido di ignorarla.

JAX'S POV

Sono sdraiata sul letto, aspettando da un momento all'altro l'arrivo di Matty.
So bene che adesso dovremo parlare, affrontare la cosa e prendere una decisione assieme; so anche che, se Matty volesse il bambino, potrei anche decidere di non abortire.
Dio, quanto sarebbe bello crescere un figlio nostro; un piccolo Matty o una piccola me da accudire, abbracciare e coccolare.
Mi tocco involontariamente la pancia iniziando ad accarezzarla sperando con tutta me stessa che Matty voglia tenere questo bambino e che voglia perdonarmi.

Sono ancora in attesa quando sento la porta sbattere e le grida di Alyssa risuonare in tutta la casa, pregando Matty di restare.
Mi precipito alla finestra della stanza e lo vedo: cammina spedito lungo il vialetto di casa allontanandosi sempre più.
Perché Matty? Perché non puoi parlarmi invece che scappare? 
Perché? Semplice..evidentemente non può perdonarmi e non vuole questo bambino.
Il futuro in cui avevo iniziato a sperare scompare velocemente, così come era apparso.

Mentre le lacrime iniziano a scorrermi sulle guance prendo una decisione.
Devo andarmene da qua.

2.Non potrei mai dimenticarti~{COMPLETATO}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora