Cαpıτσℓσ 27~le parole perfette

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Torno a casa dopo un paio d'ore, con i piedi gonfi per il movimento e le gambe pesanti, mentre trasporto a mano due piccoli sacchetti, contenenti i regali presi per matty: quello ufficiale, che avevo intenzione di comprare da subito, e quello non ufficiale, che ho preso d'impulso passando davanti alla vetrina di un negozio.

Apro il grande portone di legno ed entro in casa.
Appena i miei piedi varcano la soglia chiamo ad alta voce il nome del mio ragazzo, controllando che non sia tornato prima del previsto; non voglio rischiare di essere sorpresa con le buste in mano.

Attendo una risposta, che fortunatamente non arriva, poi inizio a salire le scale. Entro nella camera da letto e mi dirigo in fretta verso l'armadio dove abbiamo già sistemato alcune cose per i bambini.

Nascondo sotto a delle copertine le due buste, sicura che Matty non andrà mai a guardarci; risistemo il tutto in fretta, richiudendo con cura il cassetto.

Sono ancora accovacciata per terra quando sento la porta di casa aprirsi.

"Piccola, sei in casa?"

Appena la sua voce mi raggiunge mi alzo e mi allontano in fretta dal nascondiglio.

"Sono in camera" grido in risposta, prima di lasciarmi cadere sul letto.

Qualche secondo dopo sento il rumore di passi sulle scale; chiudo gli occhi, in attesa che mi raggiunga.

La porta della camera si apre e il lato del letto accanto a me si abbassa.

"Come stanno i miei tesori? " chiede dolcemente il mio ragazzo, accarezzandomi la pancia.

Apro gli occhi e giro la testa di lato, ritrovando il suo viso a pochi centimetri dal mio. Percepisco il suo sguardo scorrermi su tutto il volto, soffermandosi giusto un attimo sulle labbra, per poi riprendere il cammino e fermarsi definitivamente nei miei occhi.

Un leggero sorriso mi si forma sulle labbra.

"I due monelli stanno bene" rispondo, spostando lo sguardo dai suoi occhi alla sua bocca.

"E la mia piccola monella invece?" mi chiede, posandomi un leggero bacio sulle labbra, annullando la poca distanza che, fino a poco fa, ci separava.

"Ora decisamente meglio.. " rispondo, prima di ripetere lo stesso gesto.

"..ma ho un dolore ai piedi allucinante, soprattutto dopo la camminata di poco fa" dico, prima di appoggiare la testa al suo petto e richiudere gli occhi.

"Piccola, non mi avevi detto che saresti uscita" mi dice subito dopo.

Riapro gli occhi di scatto, maledicendomi per avergli confessato di essere uscita.

E adesso che mi invento??

"Ehm si, ecco...è stata una decisione dell'ultimo minuto. Ero stufa..di stare in casa." rispondo, sperando che ci creda.

Mi guarda in silenzio, con una espressione tra il perplesso e il divertito stampata sul viso. So bene che non crede a una sola parola; é sempre stato bravo a capire quando mentivo, anche quando eravamo piccoli. Non abbiamo mai avuto segreti tra noi.

"Va bene, farò finta di crederti. Ma ricorda di non stancarti troppo." mi dice, prima di lasciarmi un bacio sulla fronte e tornare ad accarezzarmi il ventre.

Lo vedo far scorrere le dita per tutta la lunghezza, passando attorno all'ombelico e soffermandosi più a lungo sulla parte bassa, dove, dopo un attimo di esitazione, vi appoggia la mano.

Dopo aver fatto un gran sospiro, alza il visto dalla mia pancia e torna a fissarmi dritto negli occhi.

"Grazie piccola" mi dice.
Non riesco a capire il perché di queste sue parole e vorrei chiedere una spiegazione ma mi precede.

"Grazie.. per avermi perdonato, per avermi permesso di tornare con te dopo essere scappato, per avermi dato la possibilità di fare da padre ai due bellissimi bambini che avremo"

Rimango imbambolata a guardarlo, non sapendo bene cosa dire; così faccio l'unica cosa che mi sembra sensata in questo momento: lo abbraccio, appoggiando la testa al suo petto, stringendomi a lui il più possibile, come se fosse la mia ancora di salvezza in questo mare in tempesta che è la vita.

Mi lascio cullare dalle sue braccia, mentre la stanchezza prende sempre più piede dentro di me.

Poco prima di cadere del tutto nel sonno lo sento pronunciare, quasi in un sussurro, un'unica frase.

"Saremo una famiglia perfetta Jax. Te lo prometto. "

Mi addormento subito dopo, con un sorriso accennato sulle labbra, felice per quelle parole che, ora, sono diventate le mie preferite.



2.Non potrei mai dimenticarti~{COMPLETATO}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora