2.Non potrei mai dimenticarti~{COMPLETATO}

Cαpıτσℓσ 9~ il piano

Alex, lo stesso Alex con cui ero uscita un paio di volte prima di Matty, mi guarda con un sorriso ebete stampato in faccia.
É bellissimo, forse più di prima.
"Ciao Jax, sono secoli che non ci vediamo" dice lui prima di avvicinarsi e lasciarmi un piccolo bacio sulla guancia.
Inizio a sentire caldo. Possibile che un semplice gesto come questo riesca a farmi arrossire?

Si stacca e torna a fissarmi.
"Sono contento di avere questo effetto su di te" afferma con una voce fin troppo sexy e uno sguardo malizioso.
Dio, non ci starà mica provando!
Cerco qualcosa da dire per troncare le cose sul nascere.

"Non capisco di cosa tu stia parlando" rispondo con non-chalance, facendo finta di nulla.
L'ultima cosa che voglio é che si faccia strane idee.
Ho già troppi problemi a cui pensare.

"Hey Alex, da quanto tempo" urla Kelis da dietro le mie spalle facendomi ricordare della sua presenza.
"Ciao Kels" risponde lui scostandomi di lato e abbracciandola.

Non solo rimango indignata per la spinta ma anche stupita.
Come diavolo fanno ad avere tutta sta confidenza?!
Guardo di soppiatto la mia migliore amica con sguardo interrogativo mentre con le labbra le sussurro un "poi mi dovrai spiegare".
La vedo rivolgermi un sorriso a trentadue denti e intuisco che deve avere un piano.
Ho paura.

Si stacca velocemente da Alex per poi sussurrargli qualcosa all'orecchio. Il fatto di non riuscire a capire una parola non mi rassicura per niente.
Che diavolo gli starà dicendo?

In un attimo tutto finisce; vedo Alex girarsi verso di me e prendermi per mano.
"Andiamo a ballare" mi dice prima di trascinarmi verso il centro del locale.

Arrivati sulla pista da ballo noto con orrore che siamo praticamente gli unici; tutti gli altri avventori ci fissano da lontano, ai margini della stanza mentre sorseggiano tranquilli i loro drinks.
Come se non bastasse già questo a preoccuparmi, in un attimo la situazione precipita.
Il Deejay cambia musica e fa partire un lento, manco a farlo apposta.
Sento Alex prendermi le mani per poi legarsele attorno al collo prima di posarmi le sue sui fianchi.

Inizio ad agitarmi seriamente e lui lo nota.
"Devi star calma piccola" mi sussurra all'orecchio.
Oddio, perché ha usato proprio quel soprannome?
Tutto ciò che mi circonda mi fa venire in mente Matty: la musica, la vicinanza con Alex, il soprannome. Tutto.
Mi sento dannatamente in colpa per come stanno andando le cose; ballare con un ragazzo ,che non sia lui, a questa distanza, mi sembra immensamente sbagliato.

Sono sul punto di staccarmi quando le mani di Alex smettono bruscamente di stringermi i fianchi e perdo la presa sul suo collo. Tutto ciò non mi dispiace affatto anche se devo ammettere che sono parecchio sorpresa.

Prendo ciò che é appena accaduto come una botta di fortuna e guardo immediatamente in direzione di Kelis per raggiungerla di corsa; appena la vedo noto la sua esoressione: sta fissando incredula qualcosa alle mie spalle.
Il fatto che abbia gli occhi e la bocca sbarrati non é un buon segno.

Una vocina nella mia testa mi dice di scappare da li, il più velocemente possibile ma mia la curiosità prende il sopravvento e prevale sulla ragione.
Mi giro lentamente, come se avessi tutto il tempo del mondo a disposizione.
Rimango senza parole alla scena che mi ritrovo davanti: Matty é a cavalcioni su Alex che nel frattempo é stato buttato a terra.

"Amico ti prego, calmati" sussurra quello con voce tremante.
Non riesco a vedere Matty in faccia ma immagino,guardando l'espressione spaventata di Alex, che non debba essere tanto rassicurante.
Sono ancora immobile quando improvvisamente una voce, la sua voce, rompe il silenzio.

"Lei é mia,hai capito? MIA!..."
Sentire quelle parole mi da la spinta necessaria per tornare alla realtà.

..e tu devi starle lontano. Se solo ci provi con lei giuro che ti.."
"Matty, basta!" Grido io interrompendolo. Non voglio che dica o faccia cose di cui potrebbe pentirsi. Non voglio rivedere il ragazzo violento di qualche settimana fa.
Tutti e due si girano, immediatamente, nella mia direzione; uno con un'espressione di stupore l'altro ancora alterato dalla rabbia.
"Andiamo" dico, rivolgendomi al secondo.

Lo vedo alzarsi piano da Alex e raggiungermi senza degnarsi di aiutare l'altro, ancora steso a terra.
Gli porgo la mano, che lui afferra, e lo trascino fuori dal locale, ignorando Kels che in questo momento ci osserva, con un grosso sorriso stampato in faccia.
Capisco immediatamente di aver fatto centro poco fa: aveva un piano e questo ha funzionato alla perfezione.

Bene, dopo dovrò fare una chiacchierata anche con lei.

**********spazio autrice**********
Ecco a voi il nono capitolo. Come vi sembra?!

Mi scuso in anticipo per eventuali errori ma stasera ho un impegno e volevo pubblicare prima di uscire.
Ho dato una rilettura veloce quindi non dovrebbero essere tanti, in compenso spero vi piaccia! :)