2.Non potrei mai dimenticarti~{COMPLETATO}

Cαpıτσℓσ 31~Delusioni E Incomprensioni

Quando arriviamo davanti casa il sole ha già lasciato il cielo e l'intero circondario è immerso nel più totale silenzio.

Mi avvicinò al grosso portone e inizio ad aprirlo; mentre dentro di me continuo ad essere preoccupata, mi impongo di nascondere ogni emozione negativa. Non voglio rovinare questa serata.

Appena la porta si spalanca inizio ad entrare sento qualcuno afferrarmi il polso; in attimo mi ritrovo con la guancia destra appoggiata a un petto ampio e caldo.

"Piccola, devo dirti una cosa importante. Non ce la faccio a tentertelo nascosto."

Alzo lo sguardo, sorpresa da quelle parole, terrorizzata al solo pensiero che ciò che mi dirà. Appena i miei occhi si appoggiano sui suoi colgo la sua espressione seria e agitata; il cuore inizia a battermi sempre più forte nel petto

Deglutisco piano, senza smettere di guardarlo, facendo un breve accenno col capo, invitandolo a continuare.

Lo vedo aprire le labbra, pronto a parlare e a rivelarmi tutto, ma non fa in tempo a dire nulla che subito un insieme di voci ci dissolvono dal momento, catturando la mostra attenzione.

"SORPRESA!!! "

Mi giro appena in tempo per vedere tutti i nostri amici saltar fuori dal salotto. In un attimo mi rendo conto che le rivelazioni dovranno aspettare.

Passo il resto della serata parlando con le persone che conosco, tenendo le distanze da Matty, senza mai realmente perderlo di vista.

Ogni tanto lo sorprendo a fissarmi preoccupato, come se la distanza tra noi lo ferisse senza realmente capirne la ragione.

Sto parlando con due ragazze con cui sono uscita qualche volta, quando noto Matty allontanarsi lentamente e salire le scale in direzione della camera da letto.

Saluto con un sorriso le due e mi allontano, con la scusa di dover andare al bagno.

Salgo piano le scale, senza fare il minimo rumore; arrivata al piano superiore però, invece che girare a destra in direzione del bagno, mi dirigo a sinistra, verso la mia camera da letto.

La porta è chiusa ma la luce filtra ugualmente da sotto, segno che c'è sicuramente qualcuno al suo interno.

Mi avvicino in punta di piedi e mi accuccio, in modo da poter guardare nella toppa.

La vista che mi si para davanti mi lascia senza parole: Matty, che, anche se non lo vedo interamente, ho riconosciuto dalla maglietta, sta abbracciando una ragazza.
Provo a spostarmi dalla posizione in cui mi trovo, cercando di capire di chi si tratti, ma invano.
Decido di lasciar perdere ed ascoltare cosa stanno dicendo; avvicino l'orecchio alla porta, pregando con tutta me stessa di aver frainteso tutto.

"..glie lo dirò presto; non posso più tenerlo segreto, non a lei. Non voglio che Jax lo senta da qualcun altro per sbaglio.. "

Mi alzo in fretta dalla mia posizione e indietreggia, ancora incredula per quello che ho sentito.

Non può essere vero; è evidente che Matty mi tradisca con la ragazza della stanza ma non voglio crederci.

Come ha potuto farlo? Pensavo fossimo felici assieme, pensavo avessimo superato finalmente tutte le difficoltà e che saremmo potuti essere finalmente felici.
Evidentemente la nostra storia non è destinata a durare.

Scendo le scale di corsa, lasciando che le lacrime escano e colino sulle mie guance, poi mi precipitò fuori casa.

Sono appena salita in macchina, pronta ad allontanarmi, quando Matty mi si para davanti, impedendomi di andare.

Abbasso il finestrino incavolata; gli occhi ancora pieni di lacrime.

"Levati di torno Matthew. Non mi farò problemi a investirti, non dopo quello che hai fatto" dico, sapendo di mentire. Per quanto vorrei odiarlo in questo momento non riuscirei mai a fargli del male. Non volontariamente.

Lo osservo mentre mi guarda confuso.
"Piccola, ma di cosa stai parlando?
Perché hai pianto? "

"Ti ho sentito Matty. Ti ho visto e ti ho sentito prima, in camera nostra, con quella" dico, ancora più incavolata di prima "e non far finta di non sapere di cosa stia parlando!"

"Piccola, ti prego, dimmi cosa hai sentito. Ti giuro che non è come pensi"

Ascolto le ultime parole, poi apro la portiera della macchina e scendo. Sono arrivata al limite.

Mi avvicino a lui a passo di carica, pronta a dirgliene quattro, ma quando arrivo alla sua portata i miei piani vanno in fumo.