Trascorriamo il resto del pomeriggio abbracciati, incollati l'uno all'altra come se la nostra stessa esistenza dipendesse da questo.Verso le 18, mentre, stesa su Matty, con la testa appoggiata al suo petto, mi lascio cullare dalle sue carezze, ricevo un messaggio da Kelis che mi avvisa dell'arrivo dei primi invitati.
"Forse è meglio se iniziamo a tornare a casa" sussurro all'orecchio di Matty, iniziando ad alzarmi.
"Sei stanca, piccola?" mi chiede gentilmente, senza interrompere le carezze al fianco.
Annuisco leggermente, cogliendo la palla al balzo, anche se non lo sono per nulla e non è questa la ragione per cui voglio tornare.
"Va bene.. " dice mentre mi scosta da lui con gentilezza prima di alzarsi.
"..ma prima voglio discutere di una cosa con i tuoi"Non so bene di cosa potrebbero parlare quindi, spinta dalla curiosità inizio a muovermi anche io; un attimo prima che i miei piedi tocchino il pavimento mi ritrovo sdraiata sul divano, tenuta giù dal mio ragazzo.
"Tu resta qua e non fare la monella"
Mi posa un bacio sul naso, poi si alza e si allontana verso la cucina.
Rimango nella stessa posizione per qualche minuto, mentre la curiosità mi divora, proprio come mi succedeva da piccola, mentre cercavo prima del tempo i regali di compleanno nascosti in giro per casa.
Sto cercando un modo per non pensarci, quando i miei occhi si soffermano sullo scaffale sopra al camino, proprio davanti a me, al centro del quale troneggia la foto del matrimonio dei miei genitori.
La raggiungo in un attimo, senza pensarci, attratta dal sentimento che ho sempre provato nel guardarla.
La stringo fra le mani e le do giusto una breve occhiata, prima di portarla con me al divano, recuperando la posizione di poco fa.Appena sono seduta, il mio sguardo si posa sulla fotografia. L'immagine dei miei genitori, molto più giovani di adesso, in abiti da cerimonia, troneggia nel centro; attorno a loro una pioggia di chicchi di riso posizionati quasi da cornice ; sullo sfondo la chiesa bianca, la stessa in cui sono stata battezzata qualche anno dopo.
Osservo con attenzione i loro volti e le loro espressioni, tracciandone il contorno con le dita.
Ripenso a quando, qualche anno fa, mi piaceva guardare i loro sorrisi e pensare che, un giorno, avrei potuto vivere le stesse emozioni, sposandomi con la persona amata.
Il pensiero di non poter mai vivere una esperienza del genere si fa strada dentro di me in fretta; ho paura che, dopo la nascita dei bambini, il mio sogno di un matrimonio in abito bianco, non potrà far altro se non volare via.
Un rumore di passi in avvicinamento mi scuote dai cattivi pensieri e mi riporta alla realtà.
Mi asciugo in fretta le guance, rigate da qualche lacrima caduta da poco, e gli occhi, probabilmente rossi, poi vado a riposizionare la fotografia al suo posto, prima di tornarmene al mio e far finta che non sia successo nulla.
Mi sono appena seduta quando irrompono tutti nella stanza; sposto gli occhi da Matty ai miei genitori cercando di capire cosa possano essersi detti.
Osservo con attenzione mia madre che sembra nettamente agitata: i suoi occhi sono rossi e non fa altro che mordersi il labbro.
"Siamo pronti per andare" dice Matty poco dopo, probabilmente per rompere il ghiaccio.
Annuisco in silenzio prima di fare un passo nella loro direzione e salutare i miei genitori.
Qualche minuto dopo siamo già in macchina, diretti verso casa.
Sto guardando il paesaggio fuori dal finestrino quando sento la mano di Matty appoggiarsi sulla mia gamba."Piccola, a cosa pensi? " mi chiede, senza mai distogliere gli occhi dalla strada.
" Stavo ripensando a mia madre..mi è sembrata un po' strana.. " inizio a dire mentre ripercorro con la mente il momento in cui ci siamo salutate.
Avevo già notato i suoi occhi rossi, ma, nell'avvucinarmi a lei, la possibilità che avesse pianto era diventata una certezza.
Le avevo chiesto la ragione delle lacrime, mentre la tenevo stretta a me, in un abbraccio, ma aveva risposto che erano lacrime di gioia, perché era felice per me, e che per questo non dovevo preoccuparmi.
Avevo fatto quindi finta di niente mentre dentro di me la preoccupazione c'era eccome, dato che mia madre non piangeva mai; qualche minuto dopo eravamo usciti dalla porta di casa.."Sono sicuro che non sia niente, non pensarci" mi dice Matty, interrompendo il breve ricordo.
La sua voce non sembra più calma come prima; inizio a chiedermi se la sua chiacchierata con i miei possa centrare qualcosa con tutta la faccenda.
Il pensiero diventa una sicurezza quando poco dopo prova a cambiare argomento parlando di tutt'altro.
Matty mi sta nascondendo qualcosa, e io sono decisa a scoprirlo.
STAI LEGGENDO
2.Non potrei mai dimenticarti~{COMPLETATO}
Novela JuvenilCOMPLETATO. *************************************************** Sequel di : Non ti ho mai dimenticato *************************************************** TRAMA: Abbiamo lasciato la nostra Jax davanti casa dei suoi genitori, la stessa casa in cui ha...