1. Quattro
2. Eric
3. Alexia
4. Zelda
Alexia
Sorrido, non credendo ai miei occhi. Sono arrivata terza. TERZA.
Sono così felice che potrei abbracciare anche quel decerebrato di Eric.
- Ma brava, sei dietro di me - sussurra, sghignazzando, il mio amico Eric.
- Sono comunque arrivata terza. Dalla contentezza ti abbraccio! - urlo, fulminando leggermente con lo sguardo Eric, ma alzandomi sulle punte per abbracciarlo. Lui s'irrigidisce di colpo, ma contraccambia leggermente.
Mi allontano, improvvisando un balletto alla Alexia.
- Ora va' via, bestiolina. Mi fai rovinare la reputazione - sbotta, scompigliandomi i capelli.
Corro da Zelda e le salgo sulle spalle, dandole un bacio sulla guancia. Sento qualcuno afferrarmi dai fianchi e abbracciarmi.
- Avevo così paura di esser scoperto - sussurra Quattro, al mio orecchio.
- Non è successo. Va tutto bene! - Lo abbraccio, sfregandogli delicatamente una mano sulla schiena.
▪
Sto aspettando sul tetto gli iniziati di quest'anno.
Scuoto i miei capelli lunghi marroni, e li sposto su una spalla, sistemandomi la canottiera.
- Tanto non ti guarderanno nemmeno in faccia, Alexia, non farti bella per loro - sbotta Eric, alzando gli occhi ai cielo.
- Sta' zitto o ti butto giù - rispondo, sedendomi sul muretto, accavallando la gamba sinistra. Alla fine, decidiamo di scommettere. Se vinco io (cioè che gli iniziati mi guarderanno) lui avrà una penitenza.
Il treno arriva, e vedo tantissimi ragazzi che si lanciano e sbattono la faccia, incastrano il piede nel muretto o si rompono qualche osso.
- Benvenuti - urla Eric, con uno sguardo spavaldo, le gambe divaricate e le mani dietro la schiena - per poter entrare negli intrepidi, l'accesso è solo questo. Chi si vuole buttare per primo? - domanda, sorridendo sghembo.
- Chi siete voi? - domanda qualcuno, tra la folla.
- Lui è Eric, ed io sono Alexia - mi alzo in piedi, andando verso Eric - siamo i vostri Capofazione. Chi è così coraggioso da buttarsi per primo? - domando, portando i capelli dietro la schiena.
- Perché non lo fai tu? Così magari ci dimostri chi è il vero coraggioso - urla un ragazzo tra la folla. È un candido.
Mi avvicino pericolosamente a lui.
- Tu sei? - domando, guardandolo negli occhi.
- Josè - risponde, gonfiando le spalle. Sento Eric mormorare un "ora sono cazzi suoi", e lo prendo per il collo, portandolo sul muretto.
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Non ho paura quando ci sei tu
Fanfiction" - Tu sei? - domando, guardandolo negli occhi. - Josè - risponde, gonfiando le spalle. Sento Eric mormorare un "ora sono cazzi suoi", e lo prendo per il collo, portandolo sul muretto. - Uno, qui le regole le faccio io, non tu. Due, non ti ho chiest...