Alexia
Non voglio mai più rivivere ciò che ho vissuto in quei momenti. Vedevo Eric come il nemico, e tutto il mio corpo aveva gli impulsi di ucciderlo. All'inizio anch'io, ma pian piano la mia mente si è fatta lucida, e, in un momento in particolare, mi sono risvegliata.
«Siamo rinchiusi qui. Come possiamo scappare?» domanda Quattro, mettendosi le mani in testa.
«Io avrei un'idea..» farfuglio.
Abbiamo tutti e quattro una pistola e un fucile, e stiamo scalando il muro - fatto di vetri - degli Eruditi.
«Non ti darò mai più retta.» dice, con fatica, Quattro. So che per lui è difficile, data la sua paura per le altezze, ma analizzando la situazione, era l'unico modo di scappare.
«Seguitemi.» dico, vedendo degli edifici a me familiari.
Dopo ben dieci minuti di camminata sui muri, arriviamo in una finestra di un bagno, che Tris chiude a chiave.
«Prendiamo quella scala. Eric, mi aiuti?» gli domando, afferrando la scala da un lato. Quattro afferra l'altro lato, ed Eric tira a me per i fianchi.
Quel contatto mi fa scendere un brivido in tutta la colonna vertebrale.
«Per prima andrò io.» mormora Tris. Poi andrà Quattro, poi io, e infine Eric.
Tris quasi non cade giù, facendo prendere un colpo a Quattro.
Arriva il mio turno.
«Sta'attenta, bestiolina.» mormora Eric, tenendomi la scala.
Cammino piano, cercando di non cadere, quando qualcuno spara. Per fortuna mi prende la coscia di striscio, ma è difficile continuare.
«Se devi morire, moriremo insieme.» sbotta Eric, alle mie spalle. Mi aiuta ad andare avanti, e la scala si stacca dall'altro lato.
Tris mi afferra e mi fa passare dentro quell'edificio, ed Eric salta dentro subito dopo.
«Ed ora cosa faremo?» mormora Tris, sospirando.
«Il nostro obbiettivo sarà quello di neutralizzare a Jeanine, per poi continuare la nostra vita. E quando ricostruiranno il ponte, andremo a vedere cosa c'è oltre la recinzione.» mormoro.
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Non ho paura quando ci sei tu
Fanfic" - Tu sei? - domando, guardandolo negli occhi. - Josè - risponde, gonfiando le spalle. Sento Eric mormorare un "ora sono cazzi suoi", e lo prendo per il collo, portandolo sul muretto. - Uno, qui le regole le faccio io, non tu. Due, non ti ho chiest...