Capitolo quattordici

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Vedo Zelda scoppiare a piangere, Quattro fissare incredulo giù, e Kyle mi punta un fucile addosso.

Prendo la mia pistola e gli sparo entrambe le ginocchia. Gli prendo il fucile e gli sparo alla gola.

«Eric come facciamo!? Come!?» urla Zelda disperata, portandosi una mano alla bocca. Rivolgo un ultimo sguardo a Kyle, e senza pensarci due volte mi butto in acqua.

Sentoil vento graffiarmi la faccia, trattengo il respiro e l'impatto con l'acqua mi fa sentire vuoto.

Ritorno a galla e vedo Quattro e Zelda buttarsi.

Non so da dove cominciare: come la troveremo? Non voglio pensare che non la potrò più vedere per sempre.

Alexia

L'impatto con l'acqua mi fa sentire senza fiato - lo sono davvero - e cerco ogni modo per tornare a galla, anche se è molto difficile.

Sono sicura che sia stato Kyle. Appena lo vedrò di nuovo lo ammazzo.

I pensieri mi si annebbiano, e non riesco neanche più a lottare per tornare a galla. Sento qualcuno tirarmi su, e dopo un po' di tempo, sento la terra ferma sotto la schiena.

«Alexia, tutto apposto?» domanda qualcuna.

Sputo l'acqua, strabuzzando gli occhi.

«Tris, cosa ci fai qui?» domando, pulendomi la faccia dall'acqua.

«Vi ho seguito e.. dovevo dirvi del piano di Kyle, ne stava parlando con Josè.. ma non riuscivo a parlarvi. Ti ho visto cadere e ti ho seguito.» spiega, facendosi una coda.

«Eric? Zelda? Quattro?» sussurro, rendendomi conto di quanto è grande il fiume.

«Sono saltati poco più avanti, e da quanto ho visto, Eric quando si è tuffato era sporco di sangue.»

L'ha ammazzato.

Sospiro, alzandomi lentamente. Stiracchio i muscoli, controllando il perimetro.

«Tris, ormai sei qui.. ti va di unirti a noi?» le chiedo, osservando il fiume. Lei annuisce, e le spiego cosa dobbiamo fare ora.

«Per prima cosa, dobbiamo alleggerirci degli abiti: togliti il giubbotto,ti presterò una canottiera, e dei pantaloncini corti.»

Tris è in imbarazzo, lo vedo dal suo sguardo incerto.

«Ero anch'io un Abnegante. Prima supererai il complesso degli abiti, meglio vivrai la tua vita da Intrepida.» le spiego, indossando gli abiti nuovi.

Il suo sguardo s'indurisce e indossa gli abiti.

Ci tuffiamo nel fiume, andando nella direzione dov'erano Eric e gli altri.

Dopo ben dieci minuti di nuotata, li vedo. «Zelda!» urlo, agitando la mano.

Lei ci nuota incontro, abbracciandomi.

Non ho paura quando ci sei tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora