Capitolo diciasette

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«Alexia!» urla Zelda, abbracciandomi fortissimo.

«Ora voi venite con noi. Tranne Alexia, non ci serve a tanto.» Urla Jeanine, sopra di noi, puntandomi una pistola addosso.

Non mi rendo conto di ciò che succede, fin quando non noto che Eric mi ha spinto e Zelda si è presa la pallottola per salvarmi.

Urlo. Sento il cuore frantumarsi.

Quattro è come se mi leggesse nel pensiero, e mi lancia una pistola.

La punto al ginocchio di Jeanine e sparo.

«Un po' sprovveduto venire da sola, eh Jeanine?» ironizzo, osservando la sua caduta a terra.

«Ma io non sono sola.» dice, gemendo dal dolore.

L'ultima cosa che mi ricordo, sono gli occhi vitrei di Zelda, e poi il buio.

Eric

Mi risveglio in una stanza troppo illuminata, troppo bianca, troppo Erudita.

Ringhioda nervoso, controllandomi intorno.

Quattro è ancora addormentato, e Tris è sveglia affianco a lui.

«Che risultato ha dato il tuo test?» mi domanda, osservandomi di sottecchi.

«Il tuo?» ribatto, alzando un sopracciglio.

«Inconcludente. Di ben tre fazioni.» sbuffa, osservando a Quattro.

«Risultato inconcludente, sarei stato perfetto negli Intrepidi, negli Eruditi e negli Abneganti.» sussurro, chiudendo gli occhi.

«Il risultato di Tobias - farfuglia, trattenendo il pianto - era di due fazioni. Noi ci siamo svegliati perché le fazioni erano tre. Ma lui?» mi domanda, puntando i suoi occhi sui miei.

«Gli farà attraversare una simulazione, e sicuramente ci attaccherà senza un domani.» le spiego, pensando ad Alexia.

«Chissà se Alexia è una Divergente..» farfuglio, abbassando lo sguardo.

«Ti piace, vero?» mi domanda Tris, sorridendo leggermente.

«No - rispondo, aggressivo - non mi piace in quel senso. Cioè, in nessun senso.. penso..» la frase mi muore in gola. Mi piace? Non mi piace?

Entrano delle guardie, e portano a me e Tris in un ufficio di Jeanine.

«Per voi due ci sarà una sorpresa, dato che non siete rimasti sotto effetto del siero. Appena sarà tutto finito, tornerò qui.» dice Jeanine, uscendo dalla sala con i suoi amici-Eruditi. Mi guardo intorno, e ciò che ho davanti, non mi piace affatto.

Alexia, piena di graffi in faccia, con gli occhi vitrei, come se fosse comandata da qualcuno.

Quattro attacca a Tris, e Alexia attacca a me.

È più forte di quanto pensassi, e non so come fermarla. Non intendo alzarle le mani, neanche se mi dovesse sparare addosso.

Ha ben due fucili dietro la schiena, e uno in mano. Quattro si è risvegliato, ma Alexia no.

Mi punta due fucili in testa, e ho solo un modo per fermarla.

«Le tue ultime parole?» domanda. La sua voce mi fa rabbrividire.

«Non ti lascerò andare.» sussurro, avvicinandola al mio corpo e baciandola.

Mi allontano velocemente. Non voglio che sappia di questo bacio.

Le cadono i fucili dalle mani, e chiude gli occhi, cadendo in terra.

«Su Alexia ha usato tre volte la dose che ha usato su di me. Non so perché..» spiega Quattro, dando un bacio a fior di labbra a Tris.

«Ce ne dobbiamo andare - riapre leggermente gli occhi - vuole farci diventare dei soldati. O ci ucciderà.»

La aiuto ad alzarsi, e le do un leggero bacio sulla punta del naso. Vedo le sue guance arrossire.

Non ho paura quando ci sei tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora