|| 2 - Solitudine ||

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SUGA'S POV

"Si alzi, signorino." - ???.

"Hmmmm..." - mi lamento mentre mi rigiro nel mio letto. Una luce accecante mi infastidisce e mi sveglia definitivamente.

"Ma signora Hopkins!" - mi lamento e mi metto seduto nel letto.

"L'avevo avvertita, signorino! E poi dovrebbe tornare a scuola ogni tanto..." - sbuffa la signora Hopkins.
Lei è la capo cameriera in casa. Da quando sono piccolo, è sempre stata come una nonna per me e mio fratello.
I nostri genitori non sono mai stati tanto presenti: nostro padre è un uomo d'affari, di certo non ha tempo per la propria famiglia mentre nostra madre è un'attrice.

"Grazie." - sorrido alla signora Hopkins. Se non fosse per lei e mio fratello, non avrei avuto una famiglia da piccolo.

"Di niente signorino Yoongi." -sorride e se ne va.

Mi alzo dal letto e cerco qualcosa nell'armadio. Dovrei andare a scuola?

"Forse si, forse no... vedremo." -sbuffo finendo di vestirmi. Scendo giù nel piano di sotto e mangio veloce qualcosa e poi mi metto in salotto.

La nostra casa è gigante. Forse è meglio dire villa, non casa. Io e mio fratello siamo sempre stati trattati con i guanti, custoditi sotto una campana di vetro...

"Vado o non vado?" - penso. Mentalmente preparo una lista di pro e contra dell'andare a scuola. Risultato? Due pro e forse un centinaio di contra.

"Vai subito a scuola!" - signora Hopkins.

"Yah! Okay! Vado..." sbuffo e prendo in mano lo zaino che avevo messo l'ultima volta vicino all'entrata. Mi metto le scarpe ed esco di casa.

Andare a scuola è forse la cosa che odio più al mondo. Quel posto mi fa ricordare solo brutte cose...

"Yah, baboo!" Sento urlare una voce famigliare. Mi giro di scatto e davanti a me come un'apparizione chi c'è? Mio fratello Jin!

Corro subito e lo abbraccio ma lui mi evita.

"Yah, ma che ti prende?!" Chiede ridendo.

"Jin..." sospiro con un dolore al petto mentre lo osservo. Non voglio assolutamente andare a scuola. Tutto dentro di me si oppone.

"Yah, baboo! Fila! Fallo per me." Dice sorridendo e poi corre via. Forse in direzione della sua scuola...

"Baboo a chi..." sbuffo. Gli occhi bruciano e ho la voce roca.

Cammino lungo la strada per arrivare a scuola e penso a come andrà la giornata: professori noiosi che ci insegnano cose inutili, falsi amici che ti salutano e fanno gli amiconi, altri studenti terrorizzati, bulli che se la vogliono prendere con me e poi ci scappera una rissa e sarò sospeso per l'ennesima volta.

Aish... sono già arrivato...
'Già' si fa per dire perché sono ormai in ritardo di un bel po'...

"Cosa ci faccio qui..." sospiro entrando. Salgo le scale e come se niente fosse apro la porta della classe e mi siedo al mio posto accanto alla finestra. Mi metto giù e uso il mio zainetto come cuscino.

"Lo sa vero che è appena iniziata la seconda ora, signorino?! La prima ora dov'era?" -professore. Il bello è che non so nemmeno che professore sia, di quale materia insomma...

"Va beh, iniziamo con l'appello. Ahn..." -prof. Inizia a fare l'appello e anche se non vorrei riconosco tutti i nomi di quelli che mi hanno picchiato, insultato o altro.

"Kang HaeNa." -prof.

E chi è?

"Salve sono Kang HaeNa. Mi sono appena trasferita." Sento dalla mia destra. La voce è vicina. Giro il capo verso di lei e noto che ho una nuova compagnia di banco.
Lei si risiede e poi i nostri sguardi s'incontrano.

Because We Share The Same SkyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora