|| 4 - Casa ||

311 31 2
                                    

HAENA'S POV

"M-ma sorellona... sei sicura?" Chiede insicura HaeYeon.

"Certo. Bisogna aiutare il prossimo. Lui è un mio compagno di classe." Sorrido mentre sistemo un panno bagnato sulla fronte di Yoongi.

"Sembra tanto stanco e spossato. Dici che ha mangiato?" Chiedo la mia sorellina adorata.

"E io che ne so, ho solo quattro anni." Dice mostrandomi la lingua.

"Yah! Di solito sei tu l'adulto di casa."

"Preparali una zuppa di pollo. Fagliela mangiare e poi lascialo riposare." -HaeYeon.

"Vedi che sei tu l'adulto? Ma tu adesso vai a dormire. Subito." Sorrido a HaeYeon.

Mi alzo e vado ai fornelli a preparare la zuppa di pollo. I soldi scarseggiano da noi ma gli ingredienti per una zuppa di pollo non mancano mai: purtroppo HaeYeon si ammala spesso.

"Yah, Yoongi. Svegliati." Sussurro al suo orecchio dato che la mia dolce sorellina dorme lì accanto a lui.

"Hu?" Chiede stanchissimo.

"Vieni, mangia un po' di zuppa e poi vai a dormire avanti." Spiego. Lo aiuto ad alzarsi e lo accompagno in cucina. Gli porto anche la coperta in cui si avvolge come un bruchetto e poi mangia.

"B-bimba?" -Yoongi.

"HaeNa. Mi chiamo HaeNa." Insisto.

"Ah, sei tu. Che bello." Sorride felice. Un sorriso tenero e innocente.

"Ma come mai mi trovo qua?" Chiede un po' confuso.

"Sei svenuto, ricordi?" Chiedo ma lui non risponde, è immerso nei suoi pensieri.

"Questa è la tua abitazione?" Chiede alla fine sorseggiando un po' della zuppa.

"È la mia casa." Sorrido un po'in imbarazzo.

"C-casa..." ripete quella parola come se fosse la prima volta che la sentisse. Ma la sua espressione si trattrista.

"Casa..." ripete di nuovo ma stavolta la sua espressione è addolorata e il suo viso è inondato da lacrime.

"M-ma che succede?" Chiedo in ansia. Odio vedere le persone litigare e piangere. Non lo sopporto. Paura e una strana sensazione indescrivibile prendono il controllo di me.

"Casa." Ripete quella parola come un bambino che ha appena imparato una nuova parola ma lui non è affatto felice.

"Forse è meglio che vai a dormire." Suggerisco e aiuto Yoongi ad alzarsi. Lo riporto in salotto che la notte si trasforma in camera da letto e lo rimetto nel suo futon. Il suo futon che sarebbe il mio...
Mi metto accanto a lui coprendomi con la mia giacca. Cerco di liberarmi della mano di Yoongi che sembra non voler mollare.

"Ho bisogno di te stanotte. Solo... stanotte." Cerca di trattenere i singhiozzi.

Cosa gli sarà successo? Cosa lo turba?

Mi metto giù e cerco di dormire.

GIORNO DOPO

Mi sveglio due minuti prima del solito. Mi stiracchio e sento che sono indolenzita.

"Ai..." sussurro cercando di non svegliare HaeYeon che sveglierò tra una decina di minuti.

"Ma cosa..." mi lascio sfuggire appena vedo Yoongi accanto a me.
Come dei flashback, momenti di ieri si fanno vivi nella mia mente.

I suoi capelli biondi gli coprono il viso. Decido di spostargli con un movimento lento, nella speranza di non svegliarlo.
Delicatamente tolgo il panno ormai quasi asciugato e appoggio la mia mano sulla sua fronte: scotta.
Mi alzo e vado a bagnare il panno in cucina. Corro di nuovo in stanza e glielo metto sulla fronte.

"Yah, HaeYeon! Svegliati!" Sussurro a HaeYeon.

"Ancora 5 minutiii!" Urla. Le tappo la bocca e lei spalanca gli occhi.

"Ssssh! Deve riposare, è malato!" Sussurro e lei annuisce lentamente.
Corre a prepararsi mentre io preparo la colazione.

"Buongiorno bimba." Sento da dietro le mie spalle. Mi giro e noto Yoongi davanti a me che cerca di sorridere.

"No. No!" Urlo.

"C-cosa c'è?" Chiede Yoongi sfoderando un sorriso da bambino. Puro e innocente.

"Primo: mi chiamo HaeNa! E seconda cosa: vai subito a letto!" Lo rimprovero. Lo spingo di nuovo verso il soggiorno dove lo copro con le coperte.

"Hai la febbre alta perciò devi riposarti. Se vuoi avverto io i tuoi genitori dove sei. Ma tu non ti muovi!"

"No. Niente genitori." -Yoongi.

"N-niente genitori? Oh, scusa non pensavo fossi orfano anche tu..." mi scuso della mia insensibilità.

"Non sono orfano anche se dato che i miei non sono molto presenti potrei definirmi tale... hai detto 'anche tu' ?" -Yoongi.

"Già i nostri genitori non ci sono più." Sorrido delicatamente a Yoongi. La sua espressione non lascia trapelare alcun emozione.

"Come fate a vivere?" Chiede senza pensarci due volte.

"Beh, riceviamo qualche sussidio. La sera quando posso lavoro, ecco perché ieri ero in giro per la città. Consegno pizze a domicilio." Sorrido ma lui niente. La sua faccia non lascia trapelare niente. Cosa starà pensando?

"Ecco perché della mia lussuosa dimora che chiamo 'casa'." Scherzo.

"Una lussuosa dimora non si può chiamare casa." Dice chiudendo gli occhi.

"Come mai stavi scappando ieri sera?" Chiedo, anch'io senza batter ciglio.

"HaeNa! Dobbiamo scappare!" Sento urlare la mia sorellina.

"Forse è meglio che vai." - Yoongi. Si gira dall'altra parte.

"Forse è meglio che riposi." Dico e corro con HaeNa prima verso l'asilo e poi a scuola.

Che strano tipo... sarà prudente lasciarlo a casa nostra da solo? Se la caverà?
Ma ancora una cosa mi turba... come mai ieri alle 00.30 era in centro a Seoul a correre. O stava scappando?

Because We Share The Same SkyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora