<<So you can throw me to the wolves
Tomorrow I will come back, leader of the whole pack>>~Throne, Bring me the horizon
Genn's pov
<<Ma cosa ci posso fare io!?>> chiedo esasperato ad Alex.
Ha deciso semplicemente di lasciarla andare, e ora se ne sta seduto con la faccia tra le mani, senza alzare lo sguardo.
Non so perché, ma una parte di me ha sempre saputo che prima o poi sarebbe successo, dal primo momento il cui mi ha detto che avrei dovuto coprirlo.
Mi ero sentito un po' esaltato quando mi ha riferito che Violet ogni venerdì veniva fuori ad ascoltarmi suonare e cantare, sprecando solo il suo tempo.
Così la band che avevo appena formato con Alex, Urban Strangers, avrebbe dovuto cambiare nome e soprattutto io, per nessun motivo, avrei dovuto firmarmi sotto 'US'.
Perché Alex le ha mentivo. E da una parte lo capisco. Immagino Violet, al loro primo appuntamento, con la faccia di una che si è appena concessa la possibilità di essere felice, mentre gli dice quanto sia stupendo il fatto di averlo trovato.
E invece non aveva trovato niente.
Finalmente vedo Alex ricomporsi e noto gli occhi arrossati. Mi sento subito triste.
<<Mi odia>> dice passandosi la manica della felpa sotto gli occhi.
<<Non trarre conclusioni così affrettate>> lo avviso. <<È solo arrabbiata, ed è piuttosto logico. Ma vedrai, le passerà>>
<<Tu non la conosci>> dice ridendo amaramente. <<Non mi perdonerà mai>>
<<Basta fare il bambino>> lo rimprovero. Sto per dirgli che fino a poco tempo prima erano insieme, ma mi fermo. Peggiorerebbe solo la situazione.
<<Tornerà da James>>
Rabbrividisco sentendo quel nome. Tutti ma non lui. Non l'avrebbe mai scelta. Ma lei se n'è sempre fregata.
Per me è come una forma di autolesionismo.
Forse i tagli più profondi sono quelli invisibili.
E lei non si merita cicatrici, ma qualcuno che la faccia star bene. Ammetto di essermi immaginato in quel posto, ma sarebbe impossibile. Per il fatto che siamo due poli opposti, e che io amo la mia ragazza.
Eveline non è la solita troia, anche se non si può dire che sia una persona così interessante, come Violet ad esempio. Ma ci bastiamo a vicenda e non chiediamo altro.
<<No, tornerà da te>> lo rassicuro, anche se sembro preoccuparlo ancora di più, se possibile.
<<Genn,>> mi richiama. <<Non ti innamoreresti mai di lei, vero?>>
Deglutisco. <<Ovvio che no!>>
Ovvio che no, ovvio che no. Certe volte ripetermi le cose mi fa sentire più sicuro che esse siano vere. <<Sai quanto amo Eveline>>
Ed è vero. Insomma, un anno di relazione non si butta così nel cestino. Tanto meno per una ragazza che non conosco.
Ovviamente mi sembra di conoscerla, ma altrettanto ovviamente non è così. Non so niente di più della sua bellezza esteriore. Quella interiore potevo solo percepirla, come un'aurea. Ma non so niente di lei. Dove vive, qual è il suo colore preferito e nemmeno se è una persona mattiniera o le piace stare sveglia tutta la notte.
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Friday // Urban Strangers
Fanfiction"Beh, oggi è un giorno speciale" mi dice innocentemente. Una triste risata esce dalle mie labbra, facendole alzare un sopracciglio. Il mio sguardo si rivolge verso la luna, e ciò mi fa ripensare a lei. "Oggi è venerdì"