Capitolo 18

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Everybody's got their demons
Even wide awake or dreaming
I'm the one who ends up leaving
Make it okay

But now that I'm broken
Now that you know it
Caught up in a moment
Can you see inside?

Jet Black Heart - 5SOS








Camminavo ancora senza una meta, quando Genn mi ha trovato e mi ha fatta salire sulla sua macchina.

E ora sono completamente chiusa in me stessa, mentre cerco di calmarmi e di smetterla di piangere, smetterla di pensare. Non ho nemmeno idea di dove diavolo mi stia portando.

Solo ora guardo veramente fuori dal finestrino, è noto che stiamo passando per una stradina di montagna. Non ci sono mai passata, anche se non siamo molto lontani dal paese in cui entrambi abitiamo.

Guardo il profilo di Genn, concentrato sulla stradina, con solo una mano sul volante.

Parcheggia in malo modo la macchina in quello che non è nemmeno un parcheggio, e scendo appena vedo che fa lo stesso.

Attraversa e lo seguo, e il posto in cui mi porta aiuta molto a calmarmi.

Ci sono tanti massi su cui dobbiamo passare, per arrivare in un piccolo spazio tranquillo, senza rischio di cadere, con addirittura qualche ciuffo d'erba.

Di fronte a noi c'è l'ennesimo masso, e mi sporgo avanti per guardare in basso.

<<Attenta>> mi avvisa Genn, preoccupato. Ma suicidarmi non è quello che voglio fare.

Se dovessi cadere in questo momento, finirei non un piccolo bosco completamente bianco, formato da betulle. Mi ricordo di quel posto, ci siamo passati prima, dopo aver fatto l'ennesima curva.

Torno qualche passo indietro, e mi godo la vista. Da qui si vede tutto il paese, e la vista è mozzafiato: tutte queste luci danno un'atmosfera di felicità che puoi avere solo quando guardi le cose da lontano. Più ti avvicini, più fanno schifo.

<<È figo questo posto>> commento. <<Strano che lo conosca uno come te>>

Neanche con l'umore sotto i piedi riuscirei a smettere di punzecchiarlo.

Ma anche ora non riesco nemmeno a ghignare, guardandolo con aria vittoriosa. Mi limito a sedermi e strappare i pochi ciuffi d'erba che ci sono.

Si siede anche lui, fortunatamente tenendo le distanze.

<<Violet, che ti succede?>>

Basta giochetti. Devo essere sincera. <<Alex mi ha lasciato. Dice che sono solo una puttana>> spiego velocemente.

Alzo lo sguardo, incontrando i suoi occhi. Schiude le labbra, e capisco che sta per parlare. <<Risparmiati i tuoi commenti del cazzo, il tuo 'mi dispiace' non cambierà un bel niente.>>

Così, ritorniamo a stare in silenzio e il mio pensiero si rivolge ancora verso Alex.

L'ho deluso e l'ho perso. E non c'è cosa peggiore per me nella vita di perdere le persone a cui tieni, non c'è incubo peggiore.

<<So che non mi hai scritto solo per quello>>

E in effetti è vero, ho bisogno di qualcuno che mi aiuti con il mio passato. E non sono nemmeno sicura del perché penso che Genn possa aiutarmi a far luce.

Friday // Urban StrangersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora