Saluto Genn e mi siedo sul letto a fissare il muro con attaccate tutte le foto.
Bussano.
Vado a vedere chi era, aprendo leggermente la porta, è mia madre.
'Dimmi' dico fredda.
'È pronto, ma immagino tu non voglia scendere. Quindi ti porterò qui da mangiare e fai venire Genn, facendolo salire dalla finestra, ma niente casino. Tuo padre non ne deve sapere niente.'
Sorrido alle parole di mia madre. È così comprensiva e mi riesce a capire al volo, sempre.
Ritorna al piano di sopra e io mando un messaggio a Genn.
A Genn:
Vieni a casa mia, sali dalla finestra. Ho bisogno di compagnia. Mangi con me. Allison xx.Da Genn:
Due minuti e sono da te.Blocco il telefono e dopo due minuti era sotto la mia finestra, gli spiego come salire ed entra in camera mia.
Gli spiego un po' quello che mi ha detto mia madre e, dopo che ha portato sul il cibo, iniziamo a mangiare.
Sto davvero bene con lui.
'Genn, grazie per essere venuto'
'Mi stavo annoiando' mi risponde.
'Ammetti che ti ha fatto sorridere il messaggio che ti ho inviato, perchè infondo mi vuoi bene.'
'Vuoi che ti dica che ti voglio bene?'
'Si, voglio sentirlo.'
'Non te lo posso dire'
'Perchè?' dico confusa.
'Perchè dovrei dirto se lo sai già. Se non ti volessi bene non ti avrei mai dato il mio maglione o prestato il mio accendino, non credi ragazzina'
'Oddio Gennaro quanto mi mancava quando mi chiamavi così' dico abbracciandolo e sorridendo come un ebete.
Si, posso ridirlo. Con lui sto bene.
'Domani hai scuola?'
'Sì, poi sabato sono a casa'
'Domani è sabato, rincoglionita'
'Ah, è vero. Allora no, perchè?'
'Una bella gita nella mia camera?'
'Mi piacerebbe, ma mio padre mi ha vietato di uscire...'
'Allora di verrò a trovare io, ormai so come entrare'
'Sempre se la finestra è aperta' dico facendogli una linguaccia.
«Posso confessarti una cosa coscienza?»
«dimmi, dimmi»
«vorrei stare qui per sempre»
«io invece vorrei dormire.»
«taci»
Prendo il cappello di Genn, che stava indossando per nascondere i suoi imbarazzanti capelli.
Vado davanti allo specchio, lo indosso e mi guardo.
Indossava il suo maglione e adesso anche il suo cappello.
'Sta meglio a te' mi dice mettendosi di fianco a me, con le mani in tasca e osservandosi anche lui allo specchio.
'Grazie. Quante volte ti ho ringraziato oggi? Troppe. Adesso per un anno non ti ringrazierò mai più'
Ride.
Prendo il telefono e lo sblocco. Vado sulla fotocamera e guardo Genn, per poi chiedergli se voleva fare una foto con me.
'Va bene'
'Dai sorridi un po' '
Finalmente sorride e scatto la foto.
La guardo.
'Siamo belli, dai'
'Io sono bellissimo' dice scherzando
'Si, l'importante è crederci. Senti, forse è meglio che te ne vai, voglio chiarire con mio padre' dico guardando per terra.
Genn mi solleva il viso e mi da un bacio sulla guancia, poi se ne va.
Prendo il vassoio che aveva portato su mia madre e scendo in cucina.
Metto il vassoio sul tavolo e poi vado da mio padre che si trovava ancora il salone a guardare la televisione.
'Ehi, papà... volevo chiederti scusa per quello che ti ho detto. Ero arrabbiata e non ho pensato a quello che è uscito dalla mia bocca. So che mi hai detto di stare lontana da Genn per il mio "bene", ma fidati, non lo conosci come lo conosco io. So badare a me stessa. Fidati di me'
'Piccola, io mi fido di te. Ho la luna girata e me la sono presa con te e con quel ragazzo. È vero che non mi fido di lui, ma è anche vero che non lo conosco come lo conosci tu.'
Sorrido e lo abbraccio.
Poi vado da mia madre, la quale mi chiede com'era andata la cena. Le rispondo che era andata bene.
Poi ride e mi prende il cappello, che stavo ancora indossando.
'Carino, sta bene con il "tuo" nuovo maglione' dice divertita.
'Ehm, grazie, mi sta benissimo' dico dandomi delle aree, scherzando ovviamente.
'Io vado a letto, notte' dico rubandole il cappello che teneva ancora nelle mani e dandole un bacio sulla guancia.
Vado in salone e do la buonanotte anche a mio padre e poi mi dirigo in camera mia.
Mi metto il pigiama e mi siedo davanti alla finestra, come sempre ormai.
Inizio a parlare un po' con Alex su whatsapp.
Da Alex:
Domani sera vieni a dormire da me?
Vengono anche Genn e Eleonora.A Alex:
Se riesci a convincere mio padre, vengo.Da Alex:
Faccio chiamare i miei genitori, li convinceranno loro.A Alex:
Va bene. Se riesci a convincerli ci vediamo alle 4:00.
Prima devo studiare. Notte♡Da Alex:
Buonanotte, a domani♡
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Urban Strangers.||Genn Butch
FanfictionCome capirete dal titolo, questa storia parla degli Urban Strangers, in particolare di Genn. Ma ovviamente Alex sarà presente nella storia (perché é troppo forte). Spero vi piaccia, ciao patate.