Chapter 6

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*whatsapp: due nuovi messaggi*

Apro l'applicazione.

Da Eleonora:
Sei morta?
È da un po' che non usciamo, è!

A Eleonora:
Scusa, scusa. È che è arrivato un nuovo vicino e ho passato un sacco di tempo con lui e Alex.
Oggi dovrei andare da Alex, vieni?

Da Eleonora:
Non darò disturbo?

A Eleonora:
Nono, tranquilla. Vieni da me alle 3:00, andiamo da Alex insieme.

Da Eleonora:
Okok, a dopo :*

Così, finito di mangiare, mi cambio e preparo lo zaino.

Mi metto dei jeans stretti, una maglietta con su scritto 'hug me' a maniche corte e le francesine.

Nello zaino metto sigarette, cellulare e cuffiette.

Alle 3:00 suona Eleonora, scrivo un biglietto veloce a mia madre e scendo.

'Ciao Ele. Aspetta suono a Genn, il vicino di casa' dico dirigendomi verso casa di Genn.

Eleonora annuisce e dopo un paio di minuti Genn scende, quindi ci dirigiamo verso casa di Alex.

Andiamo nel suo garage e i ragazzi suonano qualcosa insieme, mentre io e Ele "discutiamo" di come Alex la sta guardando.

'Ragazzi, io esco fuori.' dico.

'A fumare?' mi chiede Alex incrociando le braccia al petto, perchè non ha ancora mandato 'giù' il fatto che fumi.

'Sì' rispondo scocciata e esco dal garage, mi siedo su un muretto e prendo una sigaretta.

'Che palle'

L'accendino. Di nuovo. L'ho dimenticato.

'Tieni'

'Grazie Genn. La prossima volta te lo darò io l'accendino, te lo giuro'

'Si... basta che sei convinta tu' ridacchia Genn

'Vado a rubare la felpa a Alex, arrivo subito' dico scendendo dal muretto.

'Ferma, prendi il mio maglione' dice mentre se lo toglie.

'Grazie, di nuovo' dico, indossando il suo magliore grigio, il quale profuma di coccolino.

Finita la sigaretta, butto la cicca per terra e rientriamo nel garage, dove troviamo Alex e Eleonora a parlare sul divano, così decidiamo di andare a fare un giro in centro.

'Non avrai freddo?' chiedo, dato che ho ancora addosso il suo maglione.

'Stai tranquilla' dice, mettendomi un braccio sulle spalle.

Sorrido e allo stesso tempo cerco di nascondere il rossore sulle mie guancie, ma credo che Genn se ne sia accordo perchè sta ridendo.

Camminiamo per un ora, parlando del più e del meno e cercando di convincerlo a partecipare a X Factor, secondo me ci sto riuscendo.

'Torniamo?' domando.

'Va bene'

Ritorniamo al garage e troviamo ancora Alex e Eleonora a parlare sul divano. Che cccariniii.

'Alex io devo andare ci vediamo.' dico salutandolo con un bacio sulla guancia e salutando allo stesso modo anche Eleonora.

'Vengo anche io, ci vediamo' dice Genn raggiungendomi.

Arriviamo davanti a casa mia e mi ricordo che dovevo ridargli il maglione.

'Genn il maglione'

'Puoi tenertelo, ci vediamo stasera. Stesso posto' mi sorride.

Stasera? Stesso posto?

Credo di aver capito, la finestra.

Entro a casa e saluto i miei genitori che si trovavano sul divano a guardare la televisione.

'Ehi' dico sedendomi sul divano.

'Ciao amore' dice mia madre.

'Con chi eri?' dice senza troppi giri di parole mio padre.

'Ero con Alex, Genn e Eleonora'

'Non mi piace quel ragazzo. È suo quel maglione?' continua lui.

'Non ti piace Genn? E comunque si é suo. Ti da forse fastidio?'

'Penso solo che non sia il ragazzo giusto per te'

'Guarda che non stiamo mica insieme e non sei tu a dirmi chi mi deve piacere e non piacere. Non penso che il nonno ti abbia detto «vai da quella donna, scopala e facci una figlia»'

Non dovevo dirlo.

'Allison Di Palma (ho cercato i cognomi più diffusi a Somma Vesuviana e c'era anche Raia, impazzisco) modera il linguaggio e vai subito in camera tua! Domani dovevi andare da qualche parte? Te lo puoi scordare!'

Cerco di restare calma, prendo lo zaino e vado in camera mia, sbattendo la porta.

Mi butto sul letto e inizio a fissare il soffitto.

Poi mi ricordi che dovevo vedermi con Genn, così mi alzo e vado alla finestra.

'Finalmente bionda'

'Scusa, ho appena litigato con mio padre'

'Cos'è successo?'

'Mi ha detto che non dovrei uscire con te e io gli ho detto che lui non deve decidere con chi devo e non devo state, precisando che tanto non stiamo insieme. In più gli ho detto che mio nonno non gli ha detto «vai da quella donna, scopala e facci una figlia» e dopo quella parola si è incazzato'.

'Quindi è colpa mia?'

'Nonono, non è colpa tua. Tranquillo.'

'Farò finta di niente, Allison. Senti ci vediamo domani?'

'Va bene, ciao Genn'

Urban Strangers.||Genn ButchDove le storie prendono vita. Scoprilo ora