Elijah
- Immagino le sia piaciuta!-
Mi piace l'entusiasmo di Daryl. Anche questo "colpo di fortuna" lo dovevo a lui. Un suo amico che viveva proprio a Leith gli aveva parlato dell'appartamento nel quale ho portato Becky.
- Bellissimo, ma un po' troppo caro ! - gli aveva detto.
Ma per lei nulla sarebbe stato troppo. E poi stavo facendo delle scelte, e avrei voluto darle ciò che di meglio avesse potuto avere. Ma adesso dovevo fare qualcosa di concreto per ringraziare Daryl, era un amico straordinario. Non avrei potuto avere di meglio. Chiedere di meglio.- Becky era entusiasta. Ti devo l'ennesimo favore. Non riusciro' mai a sdebitarmi con te. -
- Nessuno ti ha chiesto di farlo. Se tu e Becky siete contenti della scelta è ok. Non serve altro-.
- Smettila, sono sempre in debito con te per tante cose.-
- Vorra' dire che inviterete a cena me e Lorelay e brinderemo insieme alla vostra salute e alla nuova casa, dove sarete felici, metterete su famiglia e avrete tanti bambini! -
- Potremo anche brindare, ma tu già hai cominciato a bere! Corri un pò troppo . Non credo di essere pronto per le cose che dici... -
- Ne sei sicuro Elijah? Tre mesi fa non avrei scommesso una sterlina su te che ti innamoravi e che andavi addirittura a vivere con una donna! L'uomo solo per scelta , quello convinto di esserlo da eventi e ipotetiche certezze... ci avessi messo anche un penny sarei stato certissimo di perdere. E invece mi becco la cena! Poi divento zio e tiro su un nipotino ninja che ha la tua mascella e gli occhi di Becky! - mi risponde ridendo.
Rido anch'io, sinceramente divertito. Ai programmi di Daryl penserò in un altro momento. Voglio godere di questa felicità che vivo adesso. Quella che non pensavo di poter vivere, ed in questo lui ha perfettamente ragione. La solitudine, dopo la mia infanzia vissuta nell'abbandono e la mia adolescenza turbolenta, è stata una scelta quasi di salvezza, di purificazione. Nella solitudine ho imparato a conoscere me stesso, a comprendere quali fossero realmente i miei bisogni. Non ho mai pensato che l'amore, cosi come sto sto vivendo, fosse necessario per me. E invece... non capisco come posso aver creduto una cosa del genere. Non pensavo che la mia anima solitaria e rude potesse sentire ciò che sente, provare ciò che prova... ma alle volte credo che lei abbia tutte le risposte. Di certo le ha quando mi addormento tra le sue braccia, quando le nostre anime ed i nostri corpi sono fusi in un solo abbraccio, inscindibile. Nulla mi occorre più in quegli attimi. Nulla è più necessario se il suo respiro di confonde con il mio.
Ho firmato il contratto e tra un paio di giorni ci trasferiremo qui a Leith. Un capitolo consistente ed importante della mia vita si chiude in modo definitivo e un altro comincia da qui.
L'ho accompagnata anche oggi dal dottor Phils, e come è già accaduto in una precedente seduta, egli ha chiesto a me di partecipare con Becky all'incontro. Non è facile, ma elaborare ciò che ha vissuto vuol dire anche esorcizzarlo, incasellarlo come esperienza vissuta a prescindere dalle sue connotazioni negative. Detto cosi sembra impossibile, perchè lei non potrà mai smettere di vedere quell'esperienza come un inferno, ma saper gestire un esperienza, per quanto orribile, aiuta a darle il giusto peso in una prospettiva di futuro. Di un futuro sereno intendo.
- Non è la seduta di una terapia di gruppo Becky... abbiamo ribadito più volte quanto importante sia in questa dinamica di recupero la presenza del tuo compagno. Non credo che tu abbia motivi di imbarazzo alcuno. Anzi immagino ci siano cose delle quali parleresti a lui con meno imbarazzo rispetto a me. -
Becky non accetta di buon grado che Phils le chieda della nostra vita sessuale davanti a me... La cosa imbarazza parecchio anche me, ma c'è un fine in tutto questo. Il trauma subito spesso si radica cosi profondamente da sconvolgere ogni equilibrio, palese e nascosto. Attendendo il momento giusto e con la delicatezza che non ho mai creduto di avere, io e Becky siamo tornati ad amarci... non avrei saputo come fare altrimenti senza di lei.
- Credo di aver superato lo scoglio più grande Dottor Phils... - dice Becky. Lo sguardo basso rivela tutto il suo imbarazzo.
- Ti sei lasciata andare, hai usato le immagini di ancoraggio di cui avevamo parlato? -
- Non ne ho avuto bisogno... non era un nuovo rapporto che cercavo di costruire... Elijah anche nei momenti più terribili trascorsi con Danner era la mia unica ancora di salvezza... ogni mio pensiero era orientato al momento in cui sarebbe entrato nel mio appartamento salvandomi da quell'incubo. Lui c'era anche negli istanti più bui... e se è lui a toccarmi, ad amarmi non posso avere paura di lasciarmi andare, lo amo...-
Che strano effetto sentirle dire queste cose ad una persona, che se pur nella sua funzione di terapeuta, resta comunque un soggetto estraneo alla nostra intimità di coppia... Eppure nello stesso tempo sentirle dire che mi ama... mi ha fatto rimbalzare il cuore nel petto. Un sorriso deve essermi spuntato sulle labbra, incontrollato. Il dottore mi ha fissato, il suo sguardo sereno.
- Sono lieto che questo difficile passaggio sia avvenuto senza blocchi o fughe . Stai elaborando ottimamente il trauma.-
- Tra poco inizierà il processo a Danner -sbotta improvvisamente Becky - questa cosa è giusta e indispensabile, ma un pò mi spaventa, cioè faro tutto ciò che devo, ma temo qualche colpo basso ...non so se sono in grado di incassare e restituire senza bloccarmi o andare nel panico...-
-Lavoreremo su questo. Ne uscirai. Devi orientarti all'obbiettivo. Lui pagherà, tu ne verrai fuori pulita. Il resto lo faremo per la vita quotidiana, per la tua serenità e per quella del tuo compagno, o della vostra famiglia futura.-
Eccone un altro. Devo avere scritto in faccia quanto io sia perso per questa ragazza, lei cosi fragile eppure cosi forte.Lei che ogni volta che la stringo penso che sia tutto il mondo eppure il mondo intorno smette di esistere. Lei che, finita la seduta, viene incontro ad abbracciarmi.
- Mi sei mancato... - mi sussurra sulle labbra.
- Ero qui a due metri da te! -
- Appunto due metri... troppi..., neanche un centimetro è la distanza giusta! -
- Andiamo a casa -
- Troppo lontano... -
- Ti ricordo che siamo venuti in moto... - le rispondo sorridendo- non farti strane idee... -
- Strane ?... Idee... possibilità -
- Sei guarita! -
- No, sono molto malata Elijah e solo tu puoi curarmi... - continua scherzando - portami a casa, mettimi a letto...-
- E' l'unica cura che conosco... prometto che ti salverò, ma non ti guarirò, cosi tornerai a cercarmi ancora- .
- E ancora...-
- E ancora...-
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LOVELY, Gorgeous (#Wattys2016)
RomanceSpesso ci si ritrova soli perché il destino sceglie per noi, altre volte noi scegliamo ,per lui, la solitudine. Rebecca ed Elijah sono soli e molto diversi, ma non sanno che in fondo si stanno cercando. Rebecca vuole assolutamente non essere...