Capitolo 15

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Elijah

Tutto stava procedendo secondo il programma per il quale mi avevano ingaggiato. Avrei avuto, oltre alle sfilate per alcuni brand che avevo già vestito, una serie di servizi fotografici su set in città e a Fontebleau. Se solo Becky fosse venuta qui con me... non ha mai visitato Parigi... sarebbe stato fantastico. Anche Daryl si sarebbe messo buono in angolo e mi avrebbe aspettato, i miei allenamenti avrebbero aspettato...
Ma lei non c'era e la mia frustrazione per la sua assenza restava tutta sugli attrezzi, in palestra.
- Forse se ti fossi organizzato diversamente adesso non cercheresti di spaccare ogni macchina che utilizzi! -
Daryl si divertiva a stuzzicarmi.
- Forse. Ma potresti evitare di infierire. Va già così e non vedo l'ora di tornare ad Edimburgo. -
- Immagino manchi anche a lei-
- Spero di si...-
- Ma certo. Quella ragazza ti ama anche se hai la testa dura e il cuore ben nascosto. Lei ha trovato la strada per arrivarci, però, devi ammettere che è stata tosta. Mi piace per questo.-
- Sì, lei è riuscita a entrare e cercherò di non farla uscire. Quando non sono con lei sento che mi manca qualcosa di essenziale...-
- Come l'aria... ti capisco. -
Sì, lei era il respiro che mi teneva in vita, non avrei potuto più vivere senza. Ci sentivamo più volte durante il giorno e la sera la accompagnavo al suo riposo, purtroppo senza di me.
Questo fine settimana, e per fortuna una settimana era già passata, sarebbe rimasta da Vivian, la sua collega.
Stavano molto bene insieme e io ero contento, perché la sapevo meno sola. Serate tra donne e qualche uscita non le avrebbero fatto sentire troppo la mia assenza, per quanto fosse stato possibile ed era solo domenica sera e io sognavo di svegliarmi domani e che fosse già arrivato venerdi.

Il suo telefono squilla, squilla a lungo, poi la segreteria...
Sarà ancora fuori con quella matta di Vivian. Proverò più tardi, lascio un messaggio.

Un altra chiamata, lascio un altro messaggio.
Ancora uno. Sto cominciando ad innervosirmi. Sa che la chiamo sempre nella serata. Se vede le chiamate e sente i messaggi potrebbe anche farsi sentire. ..

Il mio cellulare vibra.
" Sono andata ad una festa fuori citta'. Qui c'è poco segnale. Rimango qui a dormire. Ci sentiamo domani."

Resto un po perplesso. Non mi aveva detto niente nel pomeriggio. Una festa domenica sera.... Responsabile com'è Becky non rischierebbe un ritardo in studio domattina...
Ci sentiamo domani...

Domani è un giorno grigio su Parigi, uno dei tanti giorni incolore in questa meravigliosa città. Sta per piovere e il mio set all'aperto non si potrà usare. La produzione deciderà cosa fare e se sostituire il set con degli interni. Ho provato a chiamare Becky decine di volte. Niente. Segreteria telefonica! Si può odiare di piu una voce registrata che ci invita a lasciare dei messaggi che la maggior parte delle persone non ascolta?
Se non riesco a parlare con lei entro ora di pranzo cerco di contattare Vivian...

Il mio telefono vibra di nuovo.

" Sono rimasta in campagna e ho deciso di prendere qualche giorno di riposo. Ci vediamo al tuo ritorno. "

Se il primo messaggio mi era sembrato strano il secondo mi sembrava quasi assurdo, conoscendola almeno un po.
Ma mi stavo sforzando di mantenermi calmo e di pensare lucidamente ma ero già in preda ad una folle preoccupazione...
Avrei comunque continuato a provare, ma ero comunque intenzionato a chiamare Vivian.

Mercoledì mattina ero nel panico. Feci un servizio fotografico di merda e alla sfilata del pomeriggio ero talmente infuriato che non mi feci toccare neanche da chi mi seguiva per indossare gli abiti.

La sera provai contattare Vivian, ma anche lei non rispose. Un altra dannatissima segreteria! Per paradosso mi tranquillizzai. Forse effettivamente erano in qualche posto con poca copertura e non riusciva a chiamarmi... Ma che cazzo stavo pensando? Come potevo cercare di convincermi di questo?

Giovedì mattina chiamai lo studio. Chiesi di Vivian e me la passarono quasi subito .

- Elijah, come va tutto bene? -
- Salve Vivian, no, scusa , non direi. Credevo fossi con Becky...-
- No, si è data malata, non viene al lavoro da tutta la settimana -
Il mio respiro si era istintivamente fermato. Becky malata per Vivian e in campagna a riposarsi per me?
Ero ufficialmente oltre la preoccupazione.
Raccontai Vivian tutto quello che era successo o meglio che non era successo da domenica in poi.
Convenne con me che non era da Becky comportarsi in quel modo e mentre lei mi parlava di quel che sapeva su Janis un terrore profondo mi serro' lo stomaco. Vivian mi promise che sarebbe andata a casa di Becky all'ora di pranzo a verificare la sua presenza in casa. Mi avrebbe richiamato.

Quando il telefono squillo' sperai fosse Becky. Era Vivian. Becky non rispondeva . In casa sembrava non esserci nessuno, non era neanche riuscita a parlare con qualcuno dei vicini per sapere se l'avessero vista.

Ok . Potevo farmi prendere dal panico. Chiamai immediatamente la polizia e chiesi del poliziotto con cui avevamo fatto denuncia contro Janis.
Gli spiegai ogni cosa e mi promise che data la segnalazione e la denuncia fatta da Becky una pattuglia sarebbe andata a casa sua, cercando di verificare la sua presenza. Avrebbero cercato di contattare Janis e verificare la sua posizione.
Perché tutto questo non mi faceva affatto sentire più tranquillo? Perché cazzo era ancora soltanto giovedì?
Mi promisi di attendere notizie dalla polizia, ma intanto presi un biglietto aereo per me e Daryl, per la sera stessa. Avrei perso parte dell'ingaggio, dato,che dovevo sfilare ancora il giorno seguente, ma rischiare di perdere la donna che amavo mi era sembrato ben più grave.

Il tempo non passa mai quando si attende e io attendevo ormai da troppo.
Alle tre del pomeriggio il tipo della polizia mi chiama e mi dice che Becky sembra non essere a casa, e che nessuno dei vicini la vede dal venerdì precedente. Di Janis nessuna notizia. Nessuno dei riferimenti che abbiamo dato loro lo ha visto ed in palestra ha detto di star male e di essere a casa. Ma hanno controllato
anche li e non c'è traccia di lui.

Ok. Torno subito a Edimburgo perché non trovo più alcuna ragione per restare qui. Il mio cuore sta esplodendo e la mia mente rischia di non connettere lucidamente. So che Becky è in pericolo.
Non lo temo, ne sono certo. E devo andare di persona a vedere cosa sta succedendo.

- Partiamo tra un ora? - Daryl chiede chiaramente preoccupato.
- Becky non si trova e neanche Janis.-
- Hai chiamato la polizia? -
- Sono loro che hanno già verificato. -
- Ok. Andiamo. La troveremo. Sono certo che la troveremo. Sono con te. Andremo a casa sua e da li vedremo cosa fare-
- Credo anch'io che sia l'unico modo. Forse magari troviamo qualcosa che ci possa far capire dove sia andata-
-... o dove l'abbia portata.... non vorrei dirlo ma ci sono parecchie possibilità che Janis sia coinvolto. Dobbiamo essere preparati.-
- Intanto chiamo il mio agente. Appena sei pronto andiamo in aeroporto.-

Comunque andasse stavo tornando da lei. Aveva bisogno di me . E io ci sarei stato. Non avrei permesso che le succedesse qualcosa e il mio timore non lasciava spazio a grandi dubbi. Qualcosa sta già succedendo.

LOVELY,  Gorgeous (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora