Capitolo 12

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Becky

La notte che non avrei dimenticato . Mai. E la prima di tante altre notti che non avrei mai scordato. Mai.
Ero sempre stata certa che qualsiasi cosa condividessi con Janis, con lui sarebbe stata diversa, assoluta, quella che veramente desideravo.
Non mi ero sbagliata. Mi ero distratta. E avevo permesso a Janis di riempire il vuoto che Elijah non aveva mai colmato.
Ma adesso ogni cosa aveva trovato il suo giusto posto nell'universo. Lui era mio. Avevo la sensazione che lo fosse sempre stato, ma lui non lo sapeva e neanch'io.

I suoi baci, le sue carezze, alimentavano il battito del mio cuore, nutrivano la mia anima, mi conducevano ogni giorno ad una nuova alba. Ormai, potevo dire che vivevamo insieme. A parte qualche volta in cui mi aveva portato da lui, aveva finito col dormire sempre a casa mia. Aveva qui alcune delle sue cose, vestiti, addirittura libri e cd musicali. Si stava un po stretti, o forse come gli dicevo spesso, stavamo solo piu vicini.
Mi sembrava felice, ed io ero molto felice. Mai stata così felice.

Vivian mi prendeva sonoramente in giro. Per carità, era contentissima di vedermi stare finalmente bene. Non aveva capito perché fossi finita tra le braccia di Janis, e con il senno di poi non lo capivo realmente neanch'io. Ma era successo, punto.

- Dire che ormai non ti servono più tacchi dodici! -
- Ma che dici, mai portati! Non mi servono. -
- Oh certo ormai viaggi a venti centimetri da terra! Non ti vedi?
Te non cammini,fluttui! Ma non vedi come stai? Sei troppo felice!-
- Sì,vero. Sono molto felice e penso fosse anche ora... -
- Ma certo... certo che era ora. Mi chiedo che fine abbia fatto l'aitante Janis...-
- Nessuna fine particolare. Diciamo che dopo aver saputo di me ed Elijah si è incazzato da morire. Mi ha detto che sto sbagliando tutto, che Elijah mi ferira' ancora e che lui è disposto a tutto per tirarmi fuori da questa storia che ha definito addirittura tossica. -
- Davvero? Si è espresso così? E tu, sei preoccupata? -
- Ti sembra che sia preoccupata? Avrà detto così nella foga del discorso. Non mi farebbe mai del male. -
- Se volesse vendicarsi della faccenda del pugno... -
- L'ho convinto allora a non denunciare la cosa . Mi ha dato ascolto. È solo arrabbiato, al posto suo forse lo sarei anch'io.-
- Non sai, gli uomini accettano poco di buon grado che le donne facciano scelte che li escludano. A maggior ragione se si tratta di scegliere fra uomini. Non c'entra più neanche quanto sia buona la loro indole. Tieni gli occhi aperti. -
- Lo farò. -

I pensieri di Vivian mi avevano in parte dato inquietudine.
Da quando praticamente vivevo con Elijah i contatti con Janis erano sempre più sporadici. Condividevo con Elijah gli orari degli allenamenti, per poter sempre andar via insieme e Janis non mi incontrava mai da sola. Ma febbraio, il famigerato mese delle sfilate si avvicinava e il timore di rimanere sola per qualche settimana già serpeggiava dentro di me.
Una mattina un messaggio sul mio cellulare mi aveva sorpreso. Era proprio di Janis, ma non aveva nulla di amichevole.
" Non accettero' mai questa tua storia con quell'individuo. Tu sei mia ed è con me che tornerai.-
Mi erano venuti i brividi. Mi ero sbrigata a cancellarlo, non pensando neanche lontanamente di rispondere, e avevo fatto in modo che Elijah non percepisse il mio disagio.
Mi erano tornati in mente i discorsi fatti con Vivian, ma continuavano a sembrarmi cose fuori dal mondo.
Altri messaggi erano arrivati, praticamente tutti i giorni, ma io semplicemente li cancellavo e cercavo di non pensarci. Il tono sempre più perentorio e minaccioso però non riuscivo a rimuoverlo così facilmente.
Dovevo affrontarlo.
Pensavo avesse chiaro che le cose erano andate così. Avevo certamente sbagliato a farlo entrare nella mia vita in un certo modo. Ma adesso le cose erano diverse e doveva accettarlo.
Quando accennai a Vivian la cosa lei si mostrò sconvolta.
-

Devi assolutamente fare qualcosa lo sai? -
- Ho deciso di parlare con lui. Lo chiamo appena posso e cerco di incontrarlo...-
- Non da sola, spero!-
- Certo non con Elijah nei paraggi! Non saprei come finirebbe stavolta! Devo solo fare in modo che comprenda che è finita e non ci saranno cambiamenti a questo stato delle cose.-
- Non sono certa che sia così semplice Becky , stai attenta, non farmi preoccupare. Quando parte Elijah per le sfilate? -
- Tra due settimane, più o meno. -
- Devi risolvere questa faccenda prima che parta. E se, mentre non c'è, vuoi venire a stare da me sarò felice di ospitarti. -
- Ti ringrazio Vivian, sei una amica.-

Mentre io aggrovigliavo la mie viscere intorno al problema Janis, Elijah arriva una sera con un aria strano, di quelle che non avrei saputo descrivere.
- Tutto bene?- chiedo curiosa.
- Benissimo, perché?-
- Hai un aria strana? Hai qualcosa che vuoi dirmi ? -
- Beh, si. -
- E allora?-
- Ecco... stavo pensando da qualche giorno al fatto che sia una vera cazzata pagare due affitti, per una casa dove praticamente non vivo più e per una casa dove stiamo "molto vicini" ...
Forse potremmo prendere una sola casa più grande dove stare insieme, io e te. -
Cavolo che salto! Ci credo che l'avesse detto d'un fiato.
- Cosa vuoi che ti dica? Io voglio stare insieme a te, non importa dove. Se pensi che fare questa cosa ti renda felice io la farò.
Prendiamo una casa per noi, ok.
-Ottimo- . Si vedeva chiaramente che era felice della risposta ricevuta. - Allora posso contattare un'agenzia e far fare una ricerca, nessun di noi di in questo momento ha tempo per farlo. -
- Certo. Sono d'accordo. -

Malgrado la partenza di Elijah si avvicinasse non ero ancora riuscita a decidere di parlare con Janis. Solo a pensarci il familiare groviglio allo stomaco finiva per bloccarmi completamente. Ma la situazione sembrò risolversi da sola.
Janis si presentò fuori dallo studio dove lavoravo.
- Janis..come mai sei qui? - sarei scappata volentieri. ..
- Sono venuto a trovarti, mi andava di vederti e eccomi qui.-
- Beh forse allora è il caso di mettere subito in chiaro una cosa.
Non devi più mandarmi mail o messaggi come quelli che mi hai inviato finora. Mi spaventi e non capisco . Invece speravo che tu avessi capito. È finita. Io ho sempre voluto Elijah. Ma ero ferita e confusa e ho sbagliato a lasciarti credere che tra noi potesse esserci qualcosa di importante-.
Scoppia in una risata che mi suona subito sinistra.
- Se credi che io mi beva le tue scuse all'acqua di rose e mi arrenda senza combattere sei proprio una sciocca. So che tu non puoi stare con quel tipo, uno scherzo agli occhi dei più. Ti serve un uomo, non un tizio marchiato come un animale. Io sono quell'uomo, è questo che devi capire-.
Sono pietrificata.
- È meglio che tu te ne vada, che tu cerchi di non avvicinarti più a me o..-
- O mi farai mettere le mani addosso da quel coso o dai suoi amici pompati ? Non vedo l'ora almeno stavolta faccio in modo che lo mettano dentro, almeno ti starà lontano.-
- Mi rivolgero' alla polizia e otterro'un ordine restrittivo. Non vorrei arrivare a tanto, ma non esitero' se insisti. Ora vattene, subito. -
Continua a sorridere in modo crudele e lo guardo allontanarsi.
Non ho più voglia di mangiare e mi rifugio in ufficio.
Ora ho paura. Elijah sarebbe partito da li a due giorni e sarebbe rimasto fuori due settimane... Daryl sarebbe andato con lui, come al solito e io sarei rimasta sola a fronteggiare questa situazione inattesa.

LOVELY,  Gorgeous (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora