Capitolo 28

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Elijah

Finalmente siamo tornati in ospedale. Non vedo l'ora di espletare le ultime incombenze e tornare a casa con Becky.
Nell'atrio di ingresso dell'ospedale c'è la solita confusione.
Tanta gente che entra ed esce attraverso le porte scorrevoli, ognuno immerso nel proprio dramma .
Morris mi precedente leggermente, lo seguo nella confusione generale; vedo che è costretto a deviare, una donna in carrozzina ci impedisce di fare il percorso intrapreso.
Una persona lo urta . Si scusa.
Vedo Morris fermarsi improvvisamente ,mentre un uomo tira forte a se' la persona che lo ha appena urtato.
Morris estrae la pistola.
- Allontanati con calma e avvisa la gente intorno a te di fare lo stesso. Vai !-
- Che succede, non capisco!-
- Fai come ti ho detto Elijah! -
Lo guardo incredulo ma faccio come dice. Lo vedo fare lo stesso con le persone intorno a lui.
Lo vedo alzare la pistola verso i due che velocemente si dirigono verso le porte scorrevoli.

- Fermo Danner! - gli intima- lascia andare Becky getta l'arma! -

E poi succede tutto in una manciata di secondi.
Janis afferra Becky per il collo e la tiene stretta mentre comincia a sparare nella nostra direzione . Mi getto a terra insieme a chi mi sta intorno, tra le urla di terrore che eccheggiano in tutto l'atrio. Le persone che possono fuggono terrorizzate e infilano qualsiasi corridoio o via di fuga che vedono dinanzi a loro.
Janis urla qualcosa che non comprendo, distratto dall'arrivo degli agenti di polizia e dalla sicurezza dello stesso ospedale.

- Non hai possibilità di fuga Danner! Ti ripeto lascia andare Becky e posa l'arma a terra, lentamente . Troppe pistole sono puntate su di te.-
- Lasciatemi andate o la uccido e non sarà la sola a morire! -
-Nessuno morirà Danner, usa il cervello. Non aggravare la tua situazione. Arrenditi e finiamola qui. Ne puoi trarre vantaggio.-
Ride di una risata amara e falsa.
-Come se ormai potessi tornare indietro. È ridicolo. Ormai non si torna indietro. Lasciateci uscire ! -

Non mi sono mai sentito così impotente. Non posso fare niente per aiutare Becky, ancora una volta costretta a subire queste situazioni estreme.

- Non hai possibilità di fuga Danner. Le pattuglie sono ormai qui fuori, pensi di poter andare via indisturbato? Te lo dico ancora una volta : lascia andare Becky e posa a terra la pistola lentamente.-
Le sirene delle pattuglie si sentono dall'interno dell'ospedale.
Non ha scampo e questo potrebbe non aiutare, soprattutto Becky.
Gli uomini della polizia lo circondano avvicinandosi con movimenti lenti e calcolati, continuando ad intimargli di lasciare Becky. La vedo piangere, silenziosa. Non so come abbia fatto a resistere fino adesso senza crollare. All'improvviso le porte dell'ascensore si aprono e una decina di persone si riversa nell'atrio. Forse il movimento improvviso o i nervi a fior di pelle , ma Janis comincia a sparare nella loro direzione.
La polizia risponde al fuoco, mentre la sicurezza cerca di farli allontanare .
Colpiscono Janis ad una spalla e molla la presa su Becky, che scivola a terra, esausta . Vorrei cercare di raggiungerla, di farla allontanare da lui, ormai consapevole di essere in trappola .
Mentre striscio letteralmente verso di lei, mi vede e anche lei cerca di avvicinarsi a me ... Ma Janis si accorge del suo tentativo di fuga e la punta la pistola addosso.
- Non farlo Danner, non costringerci a spararti nuovamente addosso. Arrenditi, lasciati soccorrere...-
- Perché ? Perche' possiate chiudermi in una cella e gettare via la chiave . No! Ormai è tutto perduto... se morirò però lei viene con me ! -
È completamente fuori di se, la sua spalla sanguina copiosamente e continua a puntare lapistola sulla nuca di Becky.
Lei continua a guardarmi piangendo, come se fosse l'ultima volta che mi vede.
Ma non sarà così, non lo permettero'.
Mi alzo in piedi lentamente e vado verso di lui.
Vedo lo sguardo di Becky riempirsi di terrore puro.
Mi punta la pistola contro.
- Il cavaliere senza macchia e senza paura !!! - mi ride in faccia- vorrà dire , Becky, che verrà anche lui con noi , ovunque andremo! -
Tendo la mano verso di lei, mentre Morris ci intima di non fare sciocchezze. Ma la situazione è in stallo , lui non si arrendera', la polizia non lo prenderà così facilmente e io so di essere incosciente, ma devo portare via Becky da questo inferno.
- Fermati Elijah , non muoverti, non me la porterai via di nuovo!-
- Arrenditi Janis, è finita . È finita, devi rendertene conto. È meglio per tutti. Stai facendo del male soprattutto a te stesso. -
- Come sei saggio Elijah !!! Tra poco sarai un saggio uomo morto!-
Mi urla in faccia , ma io prendo Becky in braccio e mi allontano piano da lui . Lei appoggia la testa sulla mia spalla e chiude gli occhi.
Janis mi punta ancora la pistola addosso e spara.
Sento lo spostamento d'aria del proiettile che mi passa accanto, sibilando. Non mi ha colpito, ma Janis non è stato l'unico a sparare.
Morris ha sparato.
Morris lo ha colpito .
Janis è a terra.
Janis non si muove. Non più.
I suoi occhi sbarrati fissano ancora qualcosa nella nostra direzione, vuoti.
Becky scoppia in un pianto dirotto, rotto da singhiozzi che mi spezzano il cuore.
- È finita Becky. .. è finita, non piangere ti prego! - le dico appoggiandola su una delle poltroncine sparse nell'atrio- stai bene? -
Annuisce , mentre ancora le lacrime rigato il suo volto, provato dall'ennesima follia di Janis.
- È finita, siamo vivi e stiamo bene... dimenticheremo. ..-
So che sarà molto complicato, ma ci proveremo.
Intanto agenti e personale medico si affollano intorno a Janis, ormai esanime ed a noi. Becky è sconvolta ma è lucida e non vuole assolutamente farsi riportare in camera.
- Lasciatemi andare a casa mia. Per favore...-
Il dottor Jed, appena arrivato nell'atrio corre subito da lei.
Scambiata qualche parola con Becky ed ascoltate le sue richieste decide che è meglio lasciare che la riporti a casa.
Lei ha detto loro di Vivian, che per fortuna è gia stata soccorsa e sta bene. Jed ci lascia . Preparerà la dimissione e andremo solo a prendere le nostre cose e lasceremo questo posto, sperando di non doverci mettere più piede.
Mi alzo per un istante e Becky mi afferra, mi abbraccia disperatamente. Non servono parole.
E io mi fondo in questo abbraccio, dove sento forte il bisogno che abbiamo l'uno dell'altra. Ho rischiato di perderla, un altra volta, ancora una volta.
Ma adesso Janis non appartiene più alla vita, e soprattutto alla nostra vita.

LOVELY,  Gorgeous (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora