Capitolo 29

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Becky

Era veramente finita.
Forse non avrei voluto che finisse proprio cosi.
Certo non volevo Janis morto. Avrei voluto che pagasse per ciò che mi aveva fatto, che non potesse più farlo a nessun'altra donna e poi, si, lo avrei voluto libero, si libero , dalla sua vana ossessione per me , ma non morto.
Ma lui aveva scelto consapevolmente, facendo una serie di azioni che avevano portato a certe conseguenze, estreme conseguenze.

Ora volevo solo tornare a casa e per quanto possibile rimuovere tutto quello che mi era successo in un tempo in fondo troppo breve. Aprile stava per finire e sembrava fossero passati anni da quando la mia storia con Elijah e, l'incontro con Janis, avevano cambiato la mia vita.

Jed mi avrebbe dimesso subito, sarei tornata a casa con Elijah e avrei messo un punto definitivo a questa storia ; solo questo pensiero mi dominava la mente, mentre ancora la bolgia della tragica vicenda che mi vedeva coinvolta mi girava vorticosamente intorno.
Elijah parlava con Morris e vedevo l'ispettore parlargli con fervore e poi lanciare sguardi verso di me . Lo vedo dargli una pacca sulla spalla, sembra un padre orgoglioso del figlio.... Elijah abbassa lo sguardo , quasi imbarazzato, poi gli sorride e si schermisce. Dio quanto amo questo ragazzo fantastico. Ha rischiato la sua vita per me...Janis avrebbe potuto ucciderlo, ma il nostro destino è chiaramente diverso.
Voglio seguirlo questo destino. Voglio viverlo fino in fondo.
Anche se a questo punto non so cosa mi può riservare , dato tutto quello che mi è successo finora.
- Andiamo a prendere le cose che hai lasciato in camera e andiamo via di qui. - mi dice Elijah dolcemente.
- Non vedo l'ora -
- Morris verrà a raccogliere la tua testimonianza a casa , domani- .
-Sarò costretta ad aprire la porta... ti avevo giurato che per la settimana dopo il nostro ritorno non avrei aperto a nessuno... -
- Adoro la tua capacità di riprenderti davanti a certe situazioni, almeno così sembra...-
- La realtà, Elijah, è che purtoppo è dovuta finire così e io non posso crucciarmene più di tanto. È finita e sono libera sa un incubo che mi aveva tolto il sonno, la serenità, le prospettive di vivere te pienamente e senza paura... È finita ... e questa è la cosa più importante. -
- Hai ragione. Sbrighiamoci e andiamo a casa-
Prese le nostre cose e congedato il dottor Jed raggiungiamo Vivian. Ancora scioccata dall'aggressione subita si trova al pronto soccorso.
- Oh Vivian, mi dispiace talmente tanto che tu sia stata coinvolta... come stai?-
- Sto bene... un pò stordita... è incredibile... Tu come stai? Una delle infermiere mi ha raccontato tutto quello che è successo nell'atrio... per fortuna voi due state bene... Ero così preoccupata per te... -
- Ormai è andata , non voglio più pensare . Quando ti lasciano tornare a casa?-
- Tra poco, non ho niente per cui siano costretti a trattenermi. Posso andar via non appena mi danno il foglio di dimissione. -
-Ti accompagniamo noi a a casa, se per te va bene- le dice Elijah .
- Vi ringrazio-.

Siamo finalmente fuori.
Lasciamo Vivian a casa sua e ci dirigiamo a verso la nostra.
Mi sembra un viaggio a ritroso nel tempo. Con il vantaggio che l'incubo che turbava i miei giorni e le mie notti sarà sepolto con Janis... almeno lo spero. Tutto quello che è successo non mi deve più appartenere ... il ricordo delle violenze devo seppellirlo con lui. E vivere la vita che voglio vivere.

Appena rientrata vado subito in camera e guardo finalmente il mare . La straordinaria luce primaverile si riflette sulle acque scure e regala loro riflessi cangianti e vividi... mi sembra una metafora visiva della mia vita.

Quando lo sento arrivare ... Mi sento veramente a casa.
- Stringimi...- quasi lo imploro.
Sento il suo respiro sul mio collo. Mi lascia piccoli, delicatissimi baci partendo da dietro il mio orecchio fino alla base del collo.
La realtà intorno a me sta già perdendo i suoi contorni definiti.
Se vuole farmi perdere ogni controllo su me stessa ci sta riuscendo alla grande.
- Non smettere...-
- Non ne alcuna intenzione...- mi sussurra all'orecchio.
Vorrei che mi prendesse qui così, trafiggendomi , come un raggio di sole trafigge queste acque scure e dona loro il riflesso e colori della vita.
- Amami Elijah , amami qui... - e prenditi tutta me stessa ...
Percepisco il suo sorriso, mentre mi morde il collo sotto la nuca e piano mi slaccia i Jeans, lasciandoli scivolare a terra. Scalcio via le scarpe e i jeans . Mi accarezza dolcemente il ventre , scivola sotto la felpa e prende tra le dita i miei capezzoli, li stuzzica, li tira... Un calore incontrollato mi cresce nel profondo, il fuoco è acceso ed arde già tra le mie gambe .
La sua mano lambisce l'elastico delle mie mutandine e mentre mi sta solo sfiorando la mia eccitazione mi sta già portando al limite. Scende piano e quando preme il mio clitoride riesco solo a gemere .
- Oh Becky, la mia piccola ..sei così... pronta ...-
Le sue dita giocano con la mia intimità, accarezzandola piano e poi entrando dentro di me con decisione.
Sono alla sua mercé. Voglio esserlo. E voglio che si prenda quello che vuole, quello che voglio dargli.
Come la luce sta cambiando i colori del mare così le sue carezze stanno cambiando me e le sensazioni che mi regala mi colorano l'anima.
Ormai non resisto oltre e lui conosce ogni fremito del mio corpo, assaggia il mio sapore e lo condivide con me. E ora voglio solo averlo dentro di me .

Mi giro, lo spoglio ed tutto per me. Mi prende così , sul muro accanto alla mia amata finestra.
Mi travolge e ogni spinta mi porta più lontano, al largo, ancora più lontano e le mie acque diventano sempre più tempestose, un vero uragano mi squassa l'anima fino al culmine della tempesta... e poi la quiete .
- Bentornata a casa ...-
- Bentornato anche a te...-

Mi prende in braccio e mi posa delicatamente sul nostro letto.
Sono felice di stare di nuovo qui. Nella nostra casa .
La mia oasi di calma, nel caos del mondo intorno.

- Come stai?-
- Non è una domanda da fare in questi momenti... come vuoi che stia..bene, benissimo.-
- Siamo appena usciti da una mattinata allucinante, dovresti essere scioccata...-
- Tu sei la cura. Tu... non mi serve altro.-
- Devo dirti una cosa-.
-Dimmi-.
- Ho ricevuto una proposta molto importante. Elite model look mi vuol mettere sotto contratto come modello a tempo pieno. Ha diversi clienti che vogliono me come testimonial . Non clienti qualsiasi, ma marchi come Calvin Klein . Io non ho ancora accettato. Volevo prima parlarne con te. -
-È fantastico! Sono orgogliosa di te ! Cosa vuoi che ti dica ? È il tuo lavoro, la tua carriera, devi essere tu a decidere. Io posso solo essere felice per te. -
- Se accetto ci saranno dei cambiamenti ...-
Un morso mi addenta lo stomaco.
- Che tipo di cambiamenti? - sentirà anche lui che la mia voce è velata da un improvviso timore.
- L'agenzia Elite che mi ha contattato è la sede spagnola, a Barcellona. Mi hanno chiesto di trasferirmi li - .

LOVELY,  Gorgeous (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora