Capitolo 8

9.3K 414 26
                                    

Becky

Se ci sono stati periodi orrendi nella mia vita certo questo è uno dei peggiori. Anche Vivian ha smesso di dirmi di fare qualcosa per riprendermi. Ha finito pure lei per pensare che sono senza speranze. Sono passati quindici giorni e ho smesso anche di chiedere notizie a chicchessia. Stasera andrò in palestra e spero di non trascinarmi come ho fatto in questi ultimi giorni.
Mi preparo le cuffie e scelgo la musica dal mio Ipod. Mai come negli ultimi giorni mi sono ritrovata ad ascoltare canzoni cosi malinconiche .
Ho impostato il volume troppo alto! Cavolo! Lo sentono di certo anche gli altri...
Ci sono persone che non ho mai visto stasera... Oh, Logan, per fortuna. Ma non chiederò ancora di Elijah, mi sono già resa abbastanza ridicola. Stasera esercizi, corsa e nanna. Le cene ormai le salto a piedi pari. Ho perso parecchio peso... più che altro, nonostante il movimento, il mio corpo si sta spegnendo. Niente fuoco nelle vene, niente Elijah.

- Becky, ciao, volevo anticiparti delle novità . - Forse sa qualcosa.
- Dimmi.- una flebile speranza nel mio sguardo.
- Tra un paio di settimane smetto del tutto il turno serale. Mi sostituirà un nuovo personal trainer, Janis, se hai un minuto voglio presentartelo. Sarà con lui che potrai riprogrammare un allenamento adeguato. Non mi sembri molto in forma. ..-
- Non lo sono. -
- Non hai saputo niente? -
- No. Ma non voglio parlarne...Ok , dov'è questo Janis? -
- Eccomi, sono io! -
Il sogno di ogni donna! Di ogni altra donna. Beata chi te sogna!
Un ragazzone sano come un pesce, alto, occhi azzurri... fisico da urlo... che si può volere di più? Io so cosa voglio di più... fiumi di inchiostro.
- Io sono Rebecca, Becky se per te è più semplice.-
- Vi lascio al vostro programma- dice Logan allontanandosi.
- Ok Becky, dimmi cosa facevi prima in sequenza, il tempo per ogni attrezzo e vediamo se c'è qualcosa che dobbiamo o che possiamo modificare. -
Chiacchieriamo del programma e gentilmente comincia a scherzare, a farmi qualche complimento. Ma la mia apatia deve essere evidente.
- Va tutto bene Becky? - chiede dolcemente.
- Sì... no, non proprio, ma se provo a non pensarci è meglio. -
- Concentriamoci sul tuo lavoro. Ti rimettero' in forma il corpo, per il tuo cuore possiamo lavorarci se vuoi! -
Gli lancio uno sguardo stupito, incredulo.
- Pensi di poterlo fare? -
- Non dipende solo da me-.
- Ci stai provando? - dico sorridendo.
- Sono riuscito a farti sorridere, vedi, il programma sta già funzionando!- risponde ridendo.
Parliamo mentre mi programma gli esercizi e mi scappa anche qualche battuta divertente. Scherziamo e a fine allenamento mi offre da bere. È una persona gentile e simpatica. Mi ha fatto sentire bene per un po, più leggera, meno oppressa dalla solitudine. Quella che ritroverò dentro il mio appartamento tra poco. Lui finisce di lavorare a mezzanotte.
- Io vado- dico guardando l'orologio.
- Prendi un taxi- questa l'ho già sentita.
- Sì, lo farò , tranquillo. Ci vediamo. -
- Domani-
- Non so se potrò, non frequento tutti i giorni.-
- Dovresti, ricomincieresti a sorridere, io sono una panacea per i cuori infranti!- ride allegro.
- Vedrò quello che posso fare...ciao, buona notte.-

Sono così stanca che mi butto sul letto e mi addormento in pochi secondi. Per la prima volta dopo due settimane dormo un sonno senza sogni, senza gli occhi di Elijah che mi guardano ardenti, senza il desiderio insoddisfatto di lui.

Ho cominciato a frequentare la palestra ogni sera. Per molti versi mi aiuta a non pensare, tanto lui non c'è e non ci sarà, forse non ci sarà più.
Janis è veramente simpatico, preparato e professionale, segue diverse persone contemporaneamente e senza trascurare nessuno. Si dedica sempre con attenzione a me, e al mio cuore, mi ripete ogni sera. Dopo una settimana di allenamenti con il suo programma mi sento già meglio, forse non nel corpo, ma certo nello spirito.

- Stasera finisco alle dieci, ti va di andare a prendere qualcosa da mangiare?- mi domanda con disinvoltura.
- Non mangio mai quando torno a casa, sono troppo stanca, ma grazie, magari un altra volta.-
- Tu vai a casa dopo gli sforzi ai quali ti sottopongo e non mangi? Io e te signorina dobbiamo parlare. Bisogna che ti spieghi un po di cose...-
-Risparmiami tutte le manfrine su danni del digiuno. So già tutto. È che non ho molta fame da un po di tempo a questa parte e... non mi va di parlarne.-
- Pensavo avessimo fatto qualche progresso su quel fronte...-
- Sì, insomma, si. -
- Allora stasera vieni con me e mangiamo qualcosa insieme e poi ti porto a casa- Anche questa l'ho già sentita.
-Ok, tanto se no' non molli vero? - dico sorridendo.
- No.- il suo sorriso coinvolge anche i suoi occhi , e alla fine anche i miei.
Mi prende per mano e andiamo a prendere un'insalata di pollo in un fast food.
- Cosa può mangiare un personal trainer?- chiedo divertita.
- Insalata e pollo alla piastra!-
- Esattamente!-
- È buono! -
- Sicuramente, forse un po troppo prevedibile!-
- Trovi che io sia prevedibile? - Forse lo ho offeso...
- Volevo solo dire che è un classico da persona che fa il tuo lavoro... Niente di più, non ti conosco abbastanza- .
- Per quello si può rimediare. Sabato puoi uscire con me così possiamo conoscerci meglio-. Eccolo là.
- Non so...-
- Di di si. Andiamo a cena e poi dove vorrai, al cinema, a fare una passeggiata, in qualche locale, decidi tu. -
- Ok. Va bene . Uscirò con te. -
Qualcuno direbbe che il dado è tratto.
- Vieni, prendiamo un taxi e ti accompagno a casa.-
- Camminiamo, non abito lontano, proprio dietro alla palestra.-.
Mi accompagna tenendomi per mano. Via via in questa serata il mio cuore si è alleggerito, ho pensato a Elijah di sfuggita, più che altro spingendomi in paragoni azzardati e forse inutili.
Siamo davanti al mio portone.
- Grazie per tutto, sei un tesoro. Allora buonanotte-
- Buonanotte...- mi dice, ma non accenna ad allontanarsi.
Mi sta imprigionando con lo sguardo e il mio istinto di fuga è ai massimi storici. È sempre più vicino e con un braccio mi cinge la vita . Non ho il tempo materiale di rendermene conto e le sue labbra sono sulle mie. Un bacio dolcissimo... e quando si ferma a mordere il mio labbro inferiore, il bacio diventa sensuale e per un attimo , un lunghissimo attimo, mi abbandono a lui.
- Volevo farlo da quando ti ho conosciuta...- mi sussurra piano sulle labbra.
Io non riesco a dire nulla. Penso solo al bacio di Elijah e stavolta il paragone non è affatto inutile. So che è sbagliato, che ogni persona è diversa, ma Elijah... il suo bacio ha messo a soqquadro tutto quello che ho dentro. Janis è perfetto... ma non è lui.
- Non avremmo dovuto- dico allontanandomi leggermente .
- So che lo volevi anche tu.-
- Forse ti ho lasciato fraintendere...-
- No, il tuo cuore ha bisogno di cure. Io sono qui per darti quelle cure e tutte quelle che vorrai. - dice queste cose con una dolcezza tale che mi blocca il respiro. Mi accarezza delicatamente il viso, le labbra e vi posa un bacio lieve .
- Spero di non essere stato troppo prevedibile... Buonanotte dolce Becky - . Mi guarda ancora per un istante e si allontana lasciandomi sulla porta, in preda ad una confusa, vaga, remota felicità.

LOVELY,  Gorgeous (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora