Capitolo 17

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Elijah

Il volo fino a Londra e poi il viaggio in auto fino a casa di Becky mi erano sembrati surreali. Mi osservavo compiere azioni meccaniche che puntavano soltanto a far sì che tutto fosse il più rapido possibile.
Temevo di fare tardi, come se mi attendesse qualcosa che in realtà non poteva attendere. Quando giungemmo sotto casa di Becky era già buio. Non c'erano luci accese all'interno della casa.

- Sarà meglio avvisare la polizia che noi siamo qui, che stiamo per entrare. Non si sa mai. - Daryl pensava sempre a tutto.
Ero fortunato ad avere un amico così. Io in quei momenti sinceramente ero così orientato a ritrovare Becky che qualsiasi altra cosa passava in secondo piano.
Non abbiamo bisogno di suonare o bussare, e dopo aver allertato l'ispettore Morris, entriamo nell'edificio e in pochi secondi sono davanti alla porta di casa di Becky.
Qualcosa mi dice che lei non è lontana.
In casa non sembra esserci nessun rumore. Apro piano la porta. Nessuna luce illumina le stanze.
Accendo la luce e la chiamo, più volte.
Silenzio, nessun rumore, nessun risposta.

- Qui c'è comunque stato qualcuno... guarda , piatti sporchi, bottiglie vuote abbandonate qui e là. Immagino Becky non sia così. .. disordinata, trasandata. ..-
- Certo che no! -
Sono certo in cuor mio che lei è qui, ma temo che...
Faccio a Daryl segno con la testa . Gli indico la camera di Becky, mentre io prendo due grossi coltelli da cucina. Ne passo silenziosamente uno a Daryl e tengo l'altro per me.
Daryl comprende il mio pensiero e con fare attento ma deciso entra in camera di Becky accendendo al luce...
Un colpo di pistola spezza violentemente il silenzio irreale che regnava in casa.
Vedo Daryl inginocchiarsi, senza parlare.
Cazzo! Il coltello non mi servirà a niente...
Ora sono certo che lei è qui, che non è sola, dannazione !
Mi getto comunque dentro alla stanza , rotolo sul pavimento . Daryl è ferito ad un fianco, ma è vigile e mi guarda preoccupato. Ma io ho deciso . Sono praticamente sotto il letto . Ci passo sotto. E con un balzo gli sono addosso; mentre lui si alza lo agguanto alle spalle. Cadiamo insieme addosso a Becky, legata , sento sullo stomaco il freddo del ferro della pistola. E la prima cosa che devo togliere di mezzo.
La colluttazione è confusa e riesco a colpirlo più volte al viso, spero di stordirlo, di avere ragione di lui, ma devo liberarmi della pistola...
Sottecchi vedo che Daryl non è più a terra...
Janis e' finalmente bloccato sotto di me.
- Fermo bastardo! - gli urlo in faccia.
Ride? Ride? Maledetto.
Riesco a strappare la pistola dalla sua mano e la getto lontano. Ma in un istante mi ritrovo sbalzato a terra e Janis si avventa furioso su di me, mi colpisce più volte ma cerco di schivare i colpi. Il mio coltello è per terra vicino al letto. Vorrei poterlo nuovamente bloccare e fermarlo in attesa che arrivi la polizia.
Un pugno in pieno volto mi stordisce e per un attimo non connetto. Si è lanciato verso il coltello e mentre cerco di riagguantarlo si volta, il coltello nella sua mano, lo infila nel mio ventre.
Una fitta acuta mi fa sentire come se mi avesse spezzato in due ...
Il coltello è ancora nelle sue mani, mentre il sangue inzuppa rapidamente la mia camicia... poi odo un altro sparo. Janis sgrana gli occhi mi fissa e crolla addosso a me .

Quando mi volto a guardare verso Daryl e Becky vedo una cosa che i miei occhi si rifiutano di credere. ..
- Becky? Cosa ... Cosa hai fatto? -
- L'ho fermato... L'ho fermato. -
Sofferente , sporca e profondamente provata Becky non ha esitato . La pistola ancora stretta tra le sue mani , il suo sguardo assente , si regge a malapena sulle gambe, ma lo ha colpito. Non riesco a vedere, ma anch'io comincio a perdere le forze. Perdo molto sangue...

- Arriva qualcuno finalmente! - dice Daryl .
- Finalmente. ..- gli mi fa eco un Becky sfinita, che lascia cadere la pistola e scivola piano a terra vicino a me.
Ha i polsi con ferite profonde e le caviglie in condizioni molto simili.

- Amore ... perchè ci hai messo tanto... pensavo che mi avrebbe uccisa...-
- Perdonami... non avrei dovuto lasciare che rimanesse qui da sola...-
Alla fine la polizia entra nell'appartamento e mentre con l'aiuto di Daryl prendono atto dell'accaduto chiamano le ambulanze e cominciano a farci delle domande.
Becky è completamente sotto shock. Il suo sguardo vuoto mi spaventa.
Uno dopo l'altro ci trasportano fuori dall'appartamento e poi in ambulanza al Western General Hospital. Vorrei stare accanto a lei, ma ho impresso nella mente il suo sguardo, quello di una persona che ha pensato di essere perduta, tra sofferenze terribili e la certezza di un fine orribile e priva di senso. ..

Dopo aver parlato con Daryl , l'ispettore Morris viene da me, mentre mi stanno ancora sistemando nella stanza proprio con Daryl.

- Allora signor Hendry, lei ci ha chiamati subito prima entrare in casa della sua fidanzata. Mi dica cosa è successo con precisione se possibile, non tralasciando alcun particolare-

Gli racconto tutto quello che è successo, cerco di essere il più preciso possibile.

- Quindi lei sostiene che la signorina Mcleod ha sparato per difenderla nel momento in cui lei veniva accoltellato, non per difendere se stessa. -
- No, è me che ha difeso, stavo rischiando molto in quel momento. Del resto Becky era così provata da non poter fare altro. È stato anche in caso che la pistola che avevo allontanato da me sia finita così vicina a lei. Mi ha visto in grave pericolo e lo ha fermato. -
- Ok, se avrò bisogno di altre informazioni la sentirò nuovamente.-
- Ma Becky come sta? E Janis Danner ? -
- La signorina Mcleod è in terapia intensiva, non mangiava e beveva da cinque giorni, è sotto shock, la sentirò appena possibile. Danner è grave ma sotto controllo. Per il momento in coma controllato. -
-Cosa succederà adesso?- chiede Daryl .
- Se si riprenderà sarà accusato di rapimento e violenze private gravi e reiterate, tentato omicidio e aggressione. Se così non fosse e non c'è la facesse la signorina Mcleod potrebbe essere accusata di omicidio e per quanto probabilmente scagionata potrebbe comunque subire un processo-
- No... per quanto possa detestarlo per quello che ha fatto mi auguro che stia bene e possa marcire in galera più a lungo possibile. ..-
- Vedremo cosa succederà. La questione è ancora aperta. Signori se avrò ancora bisogno di voi mi farò vivo. -

Morris ci saluta con cenno del capo ed esce dalla stanza.
Il giorno dopo riesco ad alzarmi e cerco subito di andare da Becky... vorrei abbracciarla e farla sentire di nuovo a casa...
In terapia intensiva non posso entrare ... posso guardarla da dietro il vetro. Le sue condizioni stanno migliorando, ma era veramente mal ridotta ... è sveglia , ma il suo sguardo non ha ancora ritrovato la luce che aveva, quella che rivoglio... amore mio, rivoglio la mia Becky.
Il giorno dopo ritorno da lei ...forse oggi potrò abbracciarla.
- Vuole entrare signor Hendry?- mi chiede l'infermiera sorridendo.
-Posso? Mi dica di si.-
- Solo qualche minuto.-
- Ok- posso toccarla, posso parlare con lei, posso tenerla con me per un attimo...
Becky ha gli occhi chiusi. Mi avvicino piano e sfioro la sua mano. Aghi e tubi la imprigionando in un groviglio, immobile. Quando apre e mi vede accenna un sorriso e una scintilla mi mostra per un istante la mia Becky.
- Becky, amore mio, come stai? - bacio le sue mani.
-Meglio adesso che sei qui... non lasciarmi più. .. per favore... - le lacrime scorrono piano dai suoi meravigliosi occhi.
- Mai più. Ti amo. -
- Anch'io, disperatamente. .. -
Tende le sue braccia verso di me ed io riposo di nuovo nel mio paradiso .
- Perdonami -
- Lui è solo un pazzo. Io sono tua, non mi ha mai avuto, preso, ma mai avuto. Spero che vada all'inferno.- sussurra piano.
- Adesso deve lasciare la signorina a riposare signor Hendry. Può tornare più tardi se vuole- mi dice serenamente l'infermiera.
Le lascio un lieve bacio- A più tardi amore mio...-
Mi sorride di nuovo dolcemente e la lascio, pronto a ritornare .
E appena fuorimdalla sua stanza lo sento : Mi manca come l'aria , e Daryl ha ragione , come sempre.

LOVELY,  Gorgeous (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora