Capitolo 25

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Elijah

Salto al di là della zona in cui sono stato costretto a stare con chi assiste ed ai testimoni . Sono cosi veloce da prenderla tra le braccia prima che si accasci a terra.
È svenuta. È inerme, di nuovo .
Sento le risate di Janis! Era questo che volevano ottenere, farla passare per una persona instabile, inattendibile...
Il suo avvocato arretra lentamente mentre due addetti del tribunale si avvicinano a me.
- Chiamate un'ambulanza! Subito! - dico ai due tizi che mi guardano un pò disorientati .
Ho Becky tra braccia, e piano la sollevo portandola fuori dall'aula. Sento a stento il giudice sospendere l'udienza.
Phils, Daryl, sono insieme a me e il terapista tenta di chiamarla e rianimarla.
Non ho parole , la rabbia nei confronti di quel farabutto e del suo avvocato mi acceca . Non sopporto di vedere Becky in questo stato... non sento neanche Daryl che intanto sta cercando di calmarmi, non devo lasciare trasparire un grande controllo di me! Ma giuro che se lo avessi tra le mani non vedrebbe l'alba di un altro giorno!
- Stai calmo e pensiamo a portare Becky in ospedale. - mi ripete Daryl - la tua furia non risolverà la situazione- .
So che ha ragione, come sempre. So che devo star calmo e seguire i suoi consigli.

L'ambulanza è arrivata e i paramedici informati da Phils mettono Becky sulla barella e la portano via . Incredibilmente è ancora incosciente.
- Dobbiamo andare Elijah- mi chiama Phils , mentre mi sento quasi dissociato dagli eventi che si stanno susseguendo troppo rapidi. Vado con Phils , in macchina con Daryl, l'unico veramente lucido in questi momenti concitati.
-Avresti dovuto andare con lei, in ambulanza- .
- Me ne rendo conto solo adesso! Ma tutta questa storia mi sta facendo perdere la testa. Non. Riesco. A . Sopportare. Di. Vederla. Stare. Così! - scandisco ogni parola come per farmi capire meglio - se ne usciamo in qualche modo giuro che cambio continente! O pianeta! Qualsiasi cosa perché dimentichi tutto e ricominci a vivere ! -
Ho il viso tra le mani e mi sembra un incubo senza fine.
- Anche lei deve sforzarsi di mantenere la calma- interviene Phils. Ora scoppio!
- Senta dottore, con tutto il rispetto, ma pensa che la sua tanto adorata calma sia servita a qualcosa? Che sia servita a Becky?
Me lo dica! Mi dica che le è stata utile!-
- Elijah, Becky ha un trauma profondo. Ogni episodio accaduto negli ultimi tempi ce lo rivela sempre più chiaramente. Non è ancora stata in grado di governare le sue sensazioni, i suoi timori e le sue paure. Ma lei Elijah sa che il suo ruolo è fondamentale perché Becky possa uscire dal tunnel buio nel quale è inconsciamente immersa. Come può esserle d'aiuto in questo stato? -
Non fa una piega. Come sempre in questi casi mi ritrovo a cercare calma e soluzioni guardando a terra. È un gesto che mi ricordo di aver sempre fatto, fin da piccolissimo. .. sfuggivo cosi alla realtà che mi circondava, alle cose non gradite, alle offese, ai rimproveri. Mi ritrovo a farlo ancora adesso ... ma ora devo andare da lei.
Ha bisogno di me. Quando si sveglierà devo essere li.

Siamo ormai davanti al Western General Hospital.
Di nuovo , accidenti a Janis! Maledetto bastardo, ha rovinato le nostre vite , come se non avessimo sofferto abbastanza finora io e Becky...
Daryl rallenta ed io mi getto quasi fuori dall'auto, tra il loro disappunto .
Portano giù la barella e lei è ancora inerme.
- Non ha ripreso conoscenza?! - chiedo ai paramedici in preda al terrore.
- Le abbiamo somministrato un lieve tranquillante perché le sue funzioni vitali si mantenessero stabili, comunque aveva ripreso conoscenza ed era vigile, si è addormentata pochi minuti fa. Adesso ne parliamo con i medici e poi potrà sentire meglio quale linea intendono seguire. -
Sì allontanano e mi lasciano fuori nella sala principale del pronto soccorso. Nell'andirivieni generale vedo arrivare Daryl e il dottor Phils.
- Gettati dall'auto un altra volta in quel modo è giuro che mi fermo, scendo e se non ti sei fatto male ci penso io a mandarti all'ospedale! - dice incazzato - se volevi venirci da paziente qui dentro bastava dirlo! -
- Ok , scusa, ho agito d'istinto , ma ho pensato che era sola e ... sono stato un imbecille, a non andare con lei, e a scendere dall'auto in quel modo...-
- Phils a momenti ci restava secco! - continua Daryl.
È proprio Phils che sta parlando con un medico uscito dalla sala dove hanno portato Becky. Mi avvicino insieme a Daryl.
- Ah, ecco il compagno della signorina Mcleod. Elijah, il dottor Jed seguirà Becky, è un mio caro amico e lei sarà in ottime mani. Gli ho già esposto il caso. Vi lascio , così potete parlare con calma-.

Il dottor Jed mi guarda sereno.
- Immagino lei voglia vederla, raggiungerla...- mi chiede e la mia risposta è tutta nel mio sguardo- mi segua. Probabilmente starà ancora dormendo, ma se svegliandosi vede qualcuno a cui tiene, che le dà sicurezza, di certo sarà per Becky un ottima cosa.-
- Ho bisogno di lei almeno quanto lei di me...- e non so neanche perché sto dicendo ad uno psicologo una cosa del genere in un momento come questo.
- Becky ha bisogno di riposo, di tranquillità, la situazione non risolta del suo trauma, come mi ha esposto Phils , non la aiuta in un frangente così stressante come il processo. Era sconsigliabile farle affrontare una testimonianza diretta ma il pubblico ministero avrà avuto i suoi motivi.-
- L'uomo che l'ha quasi uccisa, che ha ferito me ed il mio amico non è neanche in carcere e gode di protezioni a livello molto alto. Con la sua testimonianza il pubblico ministero voleva inchiodarlo. Senza perdere tanto tempo. Ma Becky non è pronta. Lavorandoci potrebbe esserlo, ma non ora....-
- Le stia vicino. Adesso entri e se dorme ancora attenda. Si sveglierà e lei Elijah sarà li. Mi chiami subito non appena succede. -
Mi dà una pacca sulla spalla e infilo la porta della stanza di Becky. Un infermiera sta controllando tutti i suoi parametri e li trascrive sul un tablet . Gentilmente mi saluta ed esce lasciandomi solo . Becky dorme ancora... sembra così fragile ed indifesa... e il flash di lei che sta per cadere svenuta in aula mi balena nella mente. E istintivamente scatto di nuovo verso di lei.
Apre lentamente gli occhi e un lampo di luce nel suo sguardo mi illumina. Le prendo le mani.
Ma lei d'istinto si alza a sedere sul letto e mi attira a sé prepotentemente.
Mi abbraccia. Disperatamente .
- Sono qui. Ora. Non temere. -
Non dice nulla ma ogni cellula del suo corpo sembra fremere in questo abbraccio.
- Stringimi.-
- Ma certo amore mio ...-
- Cosa faccio qui? Cosa mi faranno ora? -
- Per adesso devi solo riposare e pensare che troveremo una soluzione a tutto questo, perché c'è una soluzione per tutto . Adesso avviso il dottor Jed che ti sei svegliata. Lui ti seguirà qui in ospedale e vedrai che riusciremo a risolvere il problema.-
- Aspetta! - mi chiede disperata mentre cerco di alzarmi
- Abbracciami. .. tienimi stretta per pò. .. chiamerai dopo il medico... altrimenti ti manderanno via ... e io non resisterei un altro momento... -
Mi sembra così piccola e così priva di difese che il mio unico pensiero è quello di tenerla con me e non lasciare mai che provi lo stesso senso di abbandono che io ho sentito perennemente nella mia vita. Ma devo essere sincero : non vedo una luce certa in fondo a questo tunnel. Posso solo tenerla per mano e non farla sentire sola.

LOVELY,  Gorgeous (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora