Capitolo 11

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POV.GIULIA

Finché non ci ritrovammo l'uno difronte all'altro. Diedi una rapida occhiata alla porta aperta, molto probabilmente sarei anche riuscita a scappare se solo avessi avuto la forza di muovermi di un millimetro. L'istruttore inizio a urlare le mosse che dovevamo adottare. Schivai un paio di colpi di Harry che continuava a sorridere come un ebete, ma poi lo mandai al tappeto con un gancio destro. Tutti si fermarono e iniziarono a guardarmi, si avvicinò l'istruttore.

I:Brava Giulia. Un gancio destro perfetto.

Si girò verso Harry e gli diede una mano ad alzarsi

I:Te stai bene?

Harry si tocco il naso e si aggiusto la maglia che si era leggermente alzata.

H:Certo.No Sangue, No Danno. *sorrise* Certo che sei di parola! *mi fece l'occhiolino*

Finì la lezione. Andai a posare i guantoni e mi raggiunse Richard.

R:Sei stata bravissima.

G:Grazie *cercai di sorridere*

R:Bè vieni a cena con me domani?

Prima che potessi rispondere Harry si intromise nella discussione. MA una curiosità lui che cazzo c'entrava?!

H:Lei esce con me domani!

R:MA no viene a cena con me!

H:No con me!

Dio mi sembra di essere ritornata all'asilo. Questa cantilena -No con me- durò per circa 7 minuti finche non urlai.

G:BASTA!

R-H: Eh?

G:Mettetele così voi due avete le stesse probabilità di uscire con me, come il telescopio Hubble di scoprire che al centro di ogni buco nero c'è un omino con la torcia elettrica che cerca l' interruttore della luce.

Richard mi guardò furioso e poi senza dire niente se ne andò e rimanemmo io e Harry soli nello spogliatoio. Lui a differenza di Richard non la smetteva di ridere. Che nervi!

G:La smetti di ridere, Demente!

Mi afferrò per i fianchi e mi fece aderire a lui. Non era cambiato per niente.

H:Non c'è la facevo più!

G:A fare cosa?

H: A non fare questo!

Si avvicinò di molto e mi strinse in modo che non potessi muovermi. Le nostre labbra si sfiorarono per un secondo e sentii una sensazione dolcissima. Mi guardò negli occhi, Dio quanto mi erano mancati quegli occhi verdi.  sentii le sue labbra premere sulle mie , dopo poco la sua lingua sfiorò le mie labbra chiuse segno che voleva approfondire la situazione. Così socchiusi le labbra e le nostre lingue iniziarono una sorta di danza. Quando ci staccammo, capii di aver fatto una cazzata enorme. Così senza dire niente raccolsi la borsa e mi diressi fuori dalla palestra poi dritta a casa. Ma perché l'avevo fatto, perché mi era piaciuto?!

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