Quella mattina non inizió nel migliore dei modi, vari pensieri si formularono facendomi innervosire e preoccupare.
Magari non voleva più vedermi e avere a che fare con me.
Oppure, era fidanzato e non sicuramente chi vorrebbe parlare con la propria ex migliore amica? Io non di certo.
O magari poteva essere proprio un capo di qualche gang che girava in città..
No! Non poteva essere.
"Tesoro ci sei?" Vidi le dita di mia madre schioccarmi davanti agli occhi.
Mi risvegliai da quelle domande su Matt, annuii tranquillizzandola e ripresi a mangiare la mia colazione che ormai era diventata fredda.Quella mattina mi svegliai nervosa e non lo ero mai stata per l'inizio della scuola nemmeno quando dovevo iniziare l'anno a Toronto.
Mia madre doveva andare a lavoro presto e così dovetti andare a scuola a piedi.
La salutai e mi andai a preparare.Indossai dei jeans skinny, una maglietta stretta a maniche corte bianca che metteva in evidenza la mia terza di seno abbondante e sopra una camicia larga a quadri blu sfumata e le Adidas.
Mi truccai leggermente, per non sembrare il mostro di Loch Ness in sembianza umana, misi un sottile strato di cipria, mascara e leggermente diedi un po' di colore alle mia guance con un po' fard, mi pettinai e finalmente ero pronta.
Mi guardai un'ultima volta allo specchio e dopo aver preso un profondo respiro presi lo zaino, il pacchetto delle mie Marlboro e il telefono.
Chiusi casa e mi incamminai verso quell'edificio che uccideva i ragazzi ogni fottuto anno.Erano circa le 7.50 quando arrivai, notai che l'ampio cortile era già abbastanza affollato da ragazzi.
Si distinguevano molto i gruppi, in un angolo quelli più 'sfigati', le persone normali e quelli da rispettare ovvero i popolari seguiti dalle loro troie.
Appena vidi come erano vestite una faccia disgustata fece spazio sul mio volto, era estate ma questo non voleva dire che dovevi vestirti come se stessimo andando in spiaggia.
Chi le capisce è bravo, pensai.Mi avvicinai ad un angolo di muretto vuoto e mi girai dando le spalle al cancello non volendo attirare l'attenzione su quella nuova, che tanto nuova non ero.
Non feci in tempo a tirare fuori il mio pacchetto di sigarette che sentii due braccia stringerti.
Maya."Ciao Kim!" Mi salutò entusiasta.
"Ehi Maya!" Ricambiai sorridente.
"Come va?" Chiese mentre si sedeva sul muretto e la copiai.
"Bene..si può fumare qui vero?" Chiesi sperando in un 'si'.
"Certo..anche se non si potrebbe tutti lo fanno" Felice di questa notizia presi una sigaretta e l'accesi portandola alle mie labbra.
Mi trovavo di fronte a lei e improvvisamente le feci una domanda al quanto strana.
"Lo so che è una domanda assurda ma..i membri delle gang avversarie fanno degli..non so...attacchi a scuola?" Chiesi buttando fuori una nuvola di fumo e picchiettando sulla sigaretta per togliere la cenere.
"Si..sai..anche se la polizia non ha delle prove concrete la maggior parte di noi sa chi è capo della gang di questa cittadina e viene nella nostra scuola. A volte ci sono dei ragazzi che entrano nella scuola per cercarli ma lui non c'è mai e si nasconde insieme ad un altro suo amico è molto stressante e pauroso.." Rimasi a dir poco scioccata da quella affermazione ma sui ragazzi rimase vaga segno che li conosceva e infatti vidi nei suoi occhi un velo di tristezza.
"C-chi sono..sembri triste" Ero abbastanza preoccupata di sapere chi fossero quei ragazzi.
"Beh..ieri ti ho raccontato del ragazzo che mi piace e lui è il migliore amico del capo della gang. Non capisco il motivo per cui facciano quelle cose" Scosse la testa sconsolata.
Ci teneva davvero a quel ragazzo.
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Forever You
ChickLit"Come ti chiami bambina?" Chiese il piccolo alla piccola bambina che giocava da sola. Lei alzò per poco lo sguardo sulla figura poco più grande di lei e lo riabbassó subito dopo. "K-kim" Rispose lei timida mentre continuava a giocare con le piccole...