Vi siete mai sentiti vuoti? Persi?
Vi siete mai chiesti perché siete al mondo? Perché propio tu e non un altro?
Oppure, vi siete mai chiesti se veramente lo spazio sia infinito? E se non fosse così, cosa ci sarebbe di ancora più immenso?Io si.
In quel momento, seduta contro quel muro freddo, grigio, ruvido, di quel maledettissimo ospedale, mi sentivo vuota, persa, in un immenso spazio mentre mi chiedevo perché ero venuta al mondo con lo scopo di perdere ogni persona che amavo.
Sembrava che fosse un divertimento di qualcuno portarmi via ogni persona che amavo, ogni persona importante della mia vita.
Mi continuavo a ripetere 'perché io'?
Perché io e non un'altra persona? Che cosa ho fatto di male per meritarmi questo odio?Perché?
Per quel bastardo di Jake e la sua fottutissima scommessa, stavo perdendo la persona a cui avevo donato il mio cuore, la persona per cui respiravo, l'amore della mia vita.
E con le nuove lacrime che bagnavano quelle secche, rigando nuovamente il mio viso stremato.
E con gli occhi che bruciavano ad ogni goccia salata che lasciavano cadere le mie ciglia.
E con la gola che pulsava e doleva ad ogni singhiozzo che non riuscivo a trattenere.
E con le labbra secche, tagliate da ogni morso che facevo per farmi del male.
E con le ginocchia al rannichiate al petto e le mani, ancora sporche da sangue secco, infilate nei miei capelli disordinati.Ero lì, a fissare quella porta che mi separava la mia ragione di vita, quella porta chiusa da ore da cui non usciva nessun segnale positivo.
Mentre i flash di quella notte si ripetevano, contornate dalle lacrime e da singhiozzi ripetuti, come un cd rotto che suona sempre la stessa parte.
#InizioFlashback
Due luci, un motore, una voce.
"Ho vinto"
Il mio cuore si spense per qualche secondo nel sentire pronunciare quelle parole non dalla sua voce.
"Cazzo.." Sentii bisbigliare a denti stretti da Dylan.
Jake aveva vinto.
"Kim vieni qui" La voce ferma di Dylan arrivò alle mie orecchie ma i miei piedi sembravano incollati al terreno.
Ero paralizzata. Matt aveva perso.
"Pronta bambolina?" C'era divertimento, lussuria, maliziositá nella voce di quello stronzo.
Sentivo gli occhi inumidirsi. Non ci potevo credere, Matt avevo perso.
Quello era l'unico pensiero che riuscivo a formulare.Alcuni passi alle mie spalle mi fecero sobbalzare.
"Kim vieni!" La voce autoritaria di Dylan mi fece svegliare dalla mia trans.
"NO!" Urlai in un pianto.
"Kim, ti prego" La sua voce era più dolce ma comunque ferma.
"Dov'è Matt? Dylan dov'è?!" Chiesi piangendo e voltandomi verso il biondo che mi guardava compassionevole.
Gli occhi del mio amico si scurirono subito. Anche lui aveva capito che qualcosa non tornava.
Matt non era ancora arrivato e non era normale.
Con la coda dell'occhio vidi dietro a Dylan i ragazzi che si guardavano disperati mentre Ross era al telefono e parlava dinamicamente."Collins!" Richiamò a gran voce Dylan attirando l'attenzione di tutti i presenti.
Si girò con un sorriso strafottente stampato in faccia.

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Forever You
ChickLit"Come ti chiami bambina?" Chiese il piccolo alla piccola bambina che giocava da sola. Lei alzò per poco lo sguardo sulla figura poco più grande di lei e lo riabbassó subito dopo. "K-kim" Rispose lei timida mentre continuava a giocare con le piccole...