Quando mi svegliai allungai il braccio verso la parte destra del letto ma non trovai nessuno, sentii lo stomaco chiudersi, pensavo di svergliarmi con lui affianco.
Mi rigirai tra le coperte calde e notai sul comodino un biglietto bloccato con il mio accendino, entrai in panico, lo presi e lo lessi -Dobbiamo parlare.- due parole che mi fecero preoccupare subito, aveva scoperto che fumavo ed in infatti il pacchetto era sparito.
Sarebbe potuta essere una cosa stupida ma in certe cose era veramente serio e si arrabbiava molto.Mi lavai e mi vestii, quel giorno avevo ginnastica così dovetti prendere anche il cambio per palestra.
Scesi in cucina e trovai un biglietto di mia madre -Avevo del lavoro da fare. Tornerò verso sera, nel frigo ci sono le lasagne. Fai la brava! Baci mamma-
Per fortuna non aveva scoperto di Matt, strappai il biglietto e lo buttai.
Feci una veloce colazione e dopo essermi truccata leggermente uscii di casa.Per tutto il tragitto pensavo a quello che avrebbe potuto dirmi.
Non ero più una bambina e non poteva trattarmi come tale, ma sapevo che lo faceva per il mio bene.
Arrivai a scuola e il cortile era già abbastanza pieno, appena vidi Maya mi avvicinai."Ciao bellissima.." La salutai stringendola in un piccolo abbraccio.
"Voglio sapere tutto!" Batté le mani troppo euforica.
"Ti ho già raccontato tutto!" Alzai gli occhi al cielo.
"Beh..forse che ha dormito con me questa notte e che è molto incazzato.. non lo sapevi" Continuai con voce innocente mentre la sua bocca si spalancò.
"Oh..CAZZO!" Urlò e le dovetti tappare la bocca dato che fece girare alcuni ragazzi.
"Cosa urli?!" Mi tolse la mano e parlò.
"Per quale motivo è arrabbiato?" Chiese confusamente.
"Ha trovato il pacchetto di sigarette e non penso sia molto contento" Sbuffai e mi guardò in modo strano.
"Cosa c'è?" Chiesi perplessa.
"Okaay..non so per quale motivo ma Jessica la succhia cazzi, sta venendo verso di noi a passo svelto" Aveva una faccia confusa e disgustata che mi fece ridacchiare.
Mi sentii toccare una spalla e sapendo già chi fosse mi girai con faccia annoiata.
"Cosa vuoi?" Domandai scocciata.
"Chi sei?" Mi squadró quasi schifata con voce da gallina stuprata.
"Perché ti interessa?" Domandai acida, fece un passo avanti con un sguardo che doveva far paura ma che in realtà sembrava che non andava a cagare da giorni.
Risi mentalmente per il mio pensiero."Ascoltami troietta non mi parlare mai così e non so chi diavolo sia ma devi stare lontano da Matt, lui è mio da tempo e non vuole le tipe come te quindi vedi di non rompere i coglioni perché c'ero prima io!" Di tutto il discorso da premio Nobel, ho sentito solo 'troietta' e 'Matt è mio'.
Maya si avvicinò molto al suo viso ma la tirai indietro prima che potesse fare qualcosa."Senti 'cosa' qui la troia sei solo tu e l'unica cosa vergine che hai è solo il cervello perché non c'è mai entrato un cazzo e ora fammi il favore di girarti e levarti dai coglioni così non rischio di rimettere la mia colazione. Grazie e arrivederci" Sorrisi falsamente e stronza e sentii lo sguardo dei ragazzi attorno, su di me. La troia finalmente se ne andò e mi girai trovando la faccia di Maya in un sorriso che andava da un orecchio all'altro.
"Batti il cinque troietta" Mi prese in giró e scoppiai a ridere seguita da lei.
Era suonata la campana e tutti i ragazzi entrarono.
Dopo aver preso i libri dall'armadietto mi recai con Maya nell'aula di scienze.
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Forever You
ChickLit"Come ti chiami bambina?" Chiese il piccolo alla piccola bambina che giocava da sola. Lei alzò per poco lo sguardo sulla figura poco più grande di lei e lo riabbassó subito dopo. "K-kim" Rispose lei timida mentre continuava a giocare con le piccole...