34. "Thank You Sebastian"

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Capitolo in terza persona

Kim venne catturata da alcuni strani rumori che provenivano da dietro di se ma non riusciendo a girarsi pensò che fosse frutto della sua immaginazione, poi iniziò a sentire dei passi di alcuni uomini andare via e capí che quello sarebbe stato il momento decisivo ma due braccia tagliarono con un colpo secco i nodi ai polsi e alle gambe.

"Ma che--" Non riuscì a connettere in tempo che le due braccia della persona sconosciuta la presero con forza, correndo uscirono da una delle tante porte e appena lasciata la struttura si lanciarono nella foresta circostante.

Pochi secondi dopo una forte esplosione fece saltare in aria la ditta abbandonata.

Le orecchie dei due fischiavano e il cuore della ragazza sembrava essere entrato in tachicardia, non riusciva ancora a capire cosa fosse successo; con le lacrime agli occhi alzò lo sguardo prima sull'edificio in fiamme e poi lo giró sbarrando gli occhi alla vista della persona.

"T-travis?"

Non poteva credere di trovarsi davanti quella persona, quella stessa persona che si rivelò di star dalla parte di Jack.

"Tranquilla Kim.." Sorrise tirando fuori dalla tasca dei jeans uno strano distintivo, essendo buio non riuscì a vedere bene ma quando lo osservò da più vicino la sua bocca si spalancò in stupita e sorpresa.

Era uno stemma con il simbolo della giustizia affiancato a tre parole Fidelty, Bravery e Integrità.

"S-sei del FBI!" Mormorò spostando lo sguardo sul ragazzo che sorrise annuendo.

"Vieni con me.."

Travis prese la mano della ragazza e la portò lontano dalle macerie e dalle fiamme.

Lei non parlava, pensò solamente.

Non capiva cosa fosse successo, come avesse fatto Jack a prenderla, se Matt stesse bene e anche gli altri ragazzi e l'unica cosa che voleva era che tutto finisse, con Matt tra le sue braccia.

I due ragazzi arrivarono in uno spazio vuoto vicino al vecchio binario ormai non funzionante, c'era un elicottero tutto nero con ai lati lo stesso stemma che aveva Travis.

Due uomini scesero dal mezzo, avranno avuto una trentina di anni, erano molto alti e in forma, avevano degli abiti scuri e degli auricolari alle orecchie.

"Agente 2910 l'operazione è avvenuta con successo!" Kim non si accorse nemmeno che la mano di Travis l'avesse lasciata per mettersi in posizione ferma e seria davanti all'uomo.

"Jack Collins si è diretto verso il ponte" Parlò Travis facendo annuire i due uomini.

"Mi è appena arrivato l'ordine di attaccare. Ottimo lavoro Agente 2910!"

Il ragazzo non rispose annuí solamente, Kim era ancora sotto shoc, la fronte corrugata e la bocca spalancata verso i due uomini che salirono sul mezzo e partirono alzando un polverone di terra e foglie cadute mentre volavano via.

"Tieni Kim.." Travis mise sulle spalle della ragazza la sua giacca, Kim non si accorse che stava tremando fino a che il tepore della giacca si propagó sulle sua pelle fredda.

"Co..cosa sta succedendo?"

"Te lo spiego alla base. Ora vieni con me" Lei annuí seguendo il ragazzo che si stava dirigendo verso un camion nero e sempre ai lati lo stesso stemma.

Voleva fargli così tante domande ma il suo unico pensiero ero rivolto unicamente a lui.

"Sta bene Kim, pensa che tu sia morta ma sta bene" Sospirò il ragazzo.

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