24. Bet

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Matt's Pov.

Era passata quasi un'ora da quando mi ero svegliato con la mia bellissima piccola che dormiva beatamente sul mio petto, il suo respiro era caldo sulla mia pelle, le mie gambe erano attorcigliate alle sue non permettendole nessun movimento.
Sentivo la sua pelle calda e morbida a contatto con la mia, i suoi lunghi capelli chiari erano sparsi sulla sua schiena nuda.
Le mie dita giocavano con la punta delle ciocche bionda, le attorcigliavo al dito e poi rilasciavo la cioccia.

Quando lasciò Detroit per trasferirsi in Canada avevo la paura che potesse trovare qualcuno che la facesse sentire bene, qualcuno che non ero io, qualcuno che me la portasse via per sempre.
Avevo paura che potesse trovare un fidanzato, un migliore amico migliore e potesse dimenticarsi di me.

Ma non lo fece.
Tornò qui, tornò da me.

Era la sua prima volta.
Nessuno l'aveva toccata prima di me.
Nessuno poteva toccarla se non io.

Ero andato a letto con molte ragazze ma quello era solo sesso, era solo una distrazione, solo divertimento.
Quello che avevo fatto con Kim non era sesso, era amore, cazzo se lo era, l'amavo con tutto me stesso.
Avevo paura di farle del male, era la sua prima volta e volevo solo renderla mia. Quando le chiesi se le avevo fatto male mi disse di no, ma aveva mentito, lo sapevo.
Alle prime spinte i suoi occhi si strinsero per scacciare le lacrime, le sue unghie affondarono completamente nella pelle della mia schiena, le stavo facendo male, lo sapevo, volevo fermarmi ma non ci riuscivo, la volevo mia.
Cercavo inoltre di non toccarle il braccio fasciato, le faceva male e non volevo aggiungerle dolore.

Le spostai la sua chioma bionda su un lato della spalla, intravidi sul collo alcuni segni rossi, sorrisi nel vedere quei marchi che la rendevano sotto gli occhi altrui solamente mia.

Tracciai delicatamente la sua spina dorsale, era così morbida e delicata la sua pelle, ne avevo baciato ogni centimetro quella notte.

Avrei potuto dire che quella era la prima volta anche per me, era la prima volta che c'era sentimento, c'era amore.

Io ero stato la prima volta in tutto per lei.
Qualsiasi cosa volesse provare io ero sempre il primo.
Era la mia bambina, l'avevo cresciuta io.

Un sospiro uscì da quelle labbra perfette che qualche ora prima stavo baciando passionalmente.

"Amore.." Sussurrai baciandole la testa.
Appena i suoi occhi blu si incontrarono con i miei potei leggere la sua felicità all'interno di questi.

"Da quanto sei sveglio?" Domandò con voce assonnata mentre si sistemava meglio sul mio petto iniziando a tracciare con le sue piccole dita il contorno dei miei addominali.

"Abbastanza da dire che sei stupenda anche quando dormi" Sorrisi.

"Mmh.. ruffiano" Rise contro il mio petto.

"Oggi saltiamo scuola, vero?" Mugulò stiracchiandosi.

"Certo.."

"Andiamo a farci una doccia?" Continuai.
I suoi occhi si spalancarono dopo quella domanda e risi a quella espressione.

"I-insieme?" Balbettò.

"Abbiamo fatto l'amore, sei nuda sopra di me e ti vergogni a fare una doccia con me?" Scherzai allibito.
I suoi occhi luccicarono mentre si buttava nel mio collo.
Ridacchiò.

"È strano sentirti dire 'abbiamo fatto l'amore' " Mormorò.

Le presi i fianchi, spostai il suo corpo da sopra al mio facendole toccare il materasso e iniziai a baciarle ogni singola parte del viso.

Forever YouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora