Appena ritornammo sul piano, i ragazzi ci stavano aspettando nella camera di Matt, iniziarono a discutere sull'accaduto di Travis mentre io rimasi nel corridoio a parlare al telefono con Maya.
Mi raccontò che suo padre voleva avvisarla che sarebbero partiti per le vacanze di Natale, che si stavano per avvicinare, per San Diego, da sua nonna, all'inizio voleva rifiutare ma Dylan le consigliò di andarci perché se fosse stata lontano per un po' sarebbe stata al sicuro, ed era meglio.Guardai l'ora da un orologio appeso su una parete, 21.13, ero stanca, lo stesso la mia amica al telefono e la salutai trattenendo uno sbadiglio; ritornai verso la stanza e sentii Paul ordinare qualcosa che non capii.
Appena entrai in stanza, i suoi occhi verdi si puntarono sul mio corpo attirando l'attenzione degli altri ragazzi nella stanza, abbassai la testa nascondendo il viso tra i miei capelli e camminai verso la sedia su cui era seduto. I ragazzi si concentrarono vicino al tavolo che c'era in stanza e parlarono un piano."Sei stanca piccola?" Domandò Matt mentre mi prendeva per la vita e mi avvicinava a lui. Annuii sedendomi sulle sue ginocchia e nascondendo la testa nell'incavo del suo collo e gli lasciai un bacio sotto la mascella.
"Dylan mi porta a casa?" Chiesi dopo aver fatto un piccolo sbadiglio.
"No. Non resterai più a casa da sola finché non tornerò io. Ho parlato con mia mamma e ha detto che puoi rimanere in stanza qui con me"
"Quando ti faranno uscire?" Chiesi giocherellando con il metallo della sua collanina.
"Se i controlli vanno bene domani, altrimenti dovrò rimanere qui altre tre notti" Sospirò stanco della situazione.
"Voglio che torni a casa.." Borbottai allacciando il mio braccio destra dietro al suo collo.
"Anche io piccola" Sorrise baciandomi la fronte.
"Matt. Noi andiamo. Ci sentiamo domani!" Parlò Dylan mentre ogni ragazzo salutava Matt con un cenno di testa.
Quando lasciarono la stanza scesi dalle ginocchia di Matt per dirigermi nel bagno per struccarmi e lavarmi i denti. Matt mi fece indossare una sua maglia per non farmi dormire vestita e mi sdraiai al suo fianco nel letto.
"Cosa avete deciso di fare?" Chiesi mentre Matt spegneva la luce e la camera diventò scura.
"Sai che non ti devi preoccupare di questa faccenda. Meno sai meglio è, e meglio posso tenerti al sicuro" Rispose serio arriciando il naso.
"Vorrei solamente aiutarti.."
"Non ce n'è bisogno piccola. Ora voglio un bacio"
Sorrisi ampiamente allacciando le nostre labbra in bacio poco casto, le nostre lingue si cercarono frettolose mentre le mie mani raggiunsero i suoi capelli stringendoli e tirandoli, la sua mano si intrufolò sotto la maglia iniziando a solleticare la pelle della mia schiena, una scia di brividi percorse la mia spina dorsale che venne catturato dalle dita di Matt; sorrise nel bacio dopo aver notato la mia reazione e strinse maggiormente la presa attorno alla mia vita.
"Cazzo, ti amo troppo.." Bisbigliai con il respiro corto e il cuore a mille.
Appoggiò la fronte contro la mia e soffiò sulle mie labbra gonfie, rosse e umide.
"Che linguaggio scurrile.." Scherzò con voce roca che mi fece stringere lo stomaco.
"Avrò preso da qualcuno.." Sorrisi mordendogli il labbro inferiore.
Scosse la testa sorridendo e borbottando qualcosa che non capii per poi far scontrare le nostre labbra nuovamente. Stava posizionando il suo corpo sopra al mio, cercai di bloccarlo mettendogli il palmo della mano sul petto, non volevo che si facesse male ma spostò la mano delicatamente portandola dietro il suo collo. Nella stanza si potevano sentire gli schiocchi dei nostri baci e i nostri respiri irregolari di quando prendavamo fiato. Le sue labbra si spostarono sulla mia mascella lasciando una scia di baci umidi, poi arrivò al mio collo, morse delicatamente alcuni lembi di pelle mentre io cercavo di trattenere piccoli gemiti, gonfiai il petto e chiusi gli occhi stringendo in pugno i suoi capelli quando iniziò succhiare fortemente una zona del collo, a volte passava la sua lingua calda sulla pelle arrossata e concentrata di sangue.
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Forever You
ChickLit"Come ti chiami bambina?" Chiese il piccolo alla piccola bambina che giocava da sola. Lei alzò per poco lo sguardo sulla figura poco più grande di lei e lo riabbassó subito dopo. "K-kim" Rispose lei timida mentre continuava a giocare con le piccole...