18. Let Her Go

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Passai una notte d'inferno.
Continuai a piangere sulla spalla di Maya che mi sussurrava parole dolci per tranquillizzarmi.
Matt non era tornato a dormire e non c'era bisogno di pensare dove fosse perché la foto inviata da Jessica diceva tutto.

Verso le sei e mezza sentimmo la porta sbattere segno che Anne era andata a lavoro.
Sotto costrinsione di Maya chiusi gli occhi cercando di riposare ma l'immagine di Jessica e Matt che si baciavano si ripeteva fino a farmi venire mal di testa.
Dopo la morte di mia madre credetti che con Matt avevo trovato una briciola di speranza di felicità ma quella foto aveva rovinato tutto.

"Vuoi andare a scuola?" Domandò Maya facendomi alzare con il busto sul letto.
Mi passai le dita sugli occhi per togliere i granuli neri di mascara che erano scivolati a causa delle lacrime.

"Vedere quei pezzi di merda?! Non ci penso nemmeno.." Scattai fredda.

"Non pensi che verrà a casa per prenderti?" Chiese lenta guardandomi.

"Infatti ce ne andremo a casa mia" Dissi togliendo le coperte e andando verso la porta della camera.

Preparai una borsa infilando alcuni vestiti e con Maya lasciammo la casa di Matt andando verso la mia.
Casa mia distava solo dieci minuti e sperai di non incontrare Matt che tornava a casa.
Appena aprii la porta un'ondata di ricordi mi travolsero, quella casa nonostante vuota portava ancora molti ricordi della mia famiglia ormai, distrutta.

"Tutto bene?" Chiese dolcemente Maya posando una mano sulla mia spalla.
Mi girai e sorrisi tranquillizzandola.

"Sono quasi le otto.. cosa facciamo?" Chiese Maya buttandosi sul divano.

"Facciamo colazione.. dovrei avere ancora qualcosa"

"Cazzo cazzo!!" Le urla di Maya dalla sala mi fecero precipitare di corsa nella stanza.

"Cos'è successo?!" Chiesi preoccupata avvicinandomi.

"Dylan mi ha scritto dice che ci sta venendo a prendere a casa di Matt! Cosa cazzo faccio?!" Era entrata in panico e io pure.
Iniziai a mangiarmi le unghie e arrotolarmi nervosamente una ciocca bionda.

"Ehm..digli di venire a casa mia" Suggerii mentre scriveva velocemente sullo schermo.

Neanche cinque minuti che il campanello suonò.
Lanciai un'occhiata a Maya dicendole di aprire lei e con sguardo preoccupato si alzò dal divano.
Mi avvicinai al mobile affianco alla televisione e mi specchiai nel vetro ambrato.
Avevo delle occhiaie profonde dovute all'insonnia della notte passata, le labbra screpolate e tagliate a causa dei morsi dati per nervosismo.
Chiusi lentamente gli occhi e sospirai profondamente. Si risolverá tutto, pensai.
Le voci della coppia si fecero più vicini e mi girai per non dare le spalle.

"Che cazzo è successo? Per quale motivo siete qui?" Si rivolse a tutte e due alzando leggermente il tono della voce cosa che mi fece innervosire.

"Dove eravate ieri?" Socchiusi gli occhi e mi avvicinai lentamente.

L'espressione di Dylan era indecifrabile, tra lo spaventato e l'incazzato, deglutì prima di abbassare lo sguardo e rialzarlo ancora più duro.

"Perché ieri sera mi è arrivata una foto molto divertente.. la vuoi vedere?" Continuai domandando finta innocente e sorridendo da stronza cercando di non far scendere le lacrime traditrici.

"Non è successo nulla di quello che pensi Kim.." Parlò lentamente e sbuffai in una risata amara.

"E dobbiamo crederci? Tutti sanno che Jessica è una troia e va dietro a Matt da anni!" Intervenne Maya affiancandomi.

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