28

74 7 1
                                    

Nathan

Si cazzo, lei è proprio lì accanto a Owen con il naso incerottato.

Brutto stronzo ti sei già ripreso!

Una gonna! Lei ha una gonna! È la prima volta che la vedo con una gonna in più di due anni. Indossa un top, una gonna e degli anfibi con le borchie, neri. L'ho sempre trovato buffo il fatto che lei sia bassa, ma che non metta i tacchi per sembrare più alta. Mi arriva solo alla spalla, quasi come tutte le ragazze, solo che loro hanno sempre portato i tacchi. Sean mi viene vicino e mi guarda attentamente. So che ha già capito che sono irritato. Quel coglione di Owen, pur di accompagnarla e di sbattermelo in faccia, è venuto con il naso incerottato. Quando lui mi vede mi fulmina all'istante con lo sguardo e le dice qualcosa all'orecchio, lei sposta lo sguardo su di me facendo trasparire la sua rabbia.

Eh cara Alaska, lo so che non sei per nulla arrabbiata con me, o almeno non così tanto come vuoi far vedere.

«Non azzardarti a toccarlo» Sean mi lancia uno sguardo d'intesa, mentre camminiamo verso la cerchia di amici vicino a Owen e Alaska.
«Lo so amico, mi sto sforzando di non ucciderlo» dico a denti stretti, mentre una ragazza mi viene incontro. Cortnay.
«Nathan, è da molto tempo che non ci vediamo, sembra che mi eviti» sorride non capendo che veramente la evito.
«Sai magari dopo la vincita... Possiamo andare a casa insieme» la sua voce seducente dovrebbe farmi provare qualcosa, o per lo meno far sparire la rabbia, ma non succede un cazzo.
Dan mi viene incontro:«Ehi amico, hai visto che schianto Alaska.»
Lo guardo male e lui chiarisce:«No, che mi freghi qualcosa di lei.»
Sospira. Ho sempre tenuto lontani tutti da Alaska, lei non centra un cazzo con questa merda il cui unico obbiettivo è fare sesso con la prima troia che si incontra. Alaska non ha nulla a che vedere con Courtnay e quelle galline lì.
Mi avvicino ad Owen cercando di sembrare il meno turbato possibile.
«Che diamine hai fatto al naso?» chiedo divertito mentre Sean mi guarda torvo.

Brutto stronzo.

«Non fare finta di non saperlo.» la sua voce è dura, ma non mi guarda negli occhi. Che codardo.
«Sapere cosa?» voglio farlo arrabbiare.
«Ma se mi hai spaccato tu il naso.» Alaska mi fulmina con lo sguardo e questo mi fa sentire meglio.
«Non ho mai detto il contrario pensavo solo che sei veramente coraggioso per venire al Loop conciato in quel modo» il ghigno dipinto in faccia fa scoppiare il mio migliore amico a ridere.
«Ora se vi dispiace, devo assistere alla competizione di Sean che è decisamente più importante che discutere con voi».

Andiamo Alaska, proteggi il tuo cavaliere.

Quando mi incammino la voce di Alaska mi ferma e mi procura una scarica di adrenalina.
«Nathan, quando te ne vai vedi di portare con te la testa di cazzo» dice disinvolta e mi si forma un ghigno sulla faccia. È così che la voglio, dura e stronza.

Stronza!

«Lo farò di certo, ma il tuo ragazzo non me lo posso portare appresso» deve aver capito ciò che le ho detto perché mi fulmina con lo sguardo e mi mostra un dito medio. Raggiungo il posto di Mark che è il proprietario del circuito, da dove si vede meglio, e osservo Sean stracciare l'avversario. Ora tocca a me.
Entro nella mia auto e raggiungo la pista assieme al mio avversario. Cortnay ci raggiunge e si posta fra le nostre auto. La sua gonna e il top lascia ben poco all'immaginazione, ma non riesce a incantarmi come invece dovrebbe. Si avvicina alla mia auto e si sporge nell'abitacolo per darmi un bacio. Esploro la sua bocca con la lingua, ma non provo nulla non sa neanche di buono. Alaska invece sa di dolce, di zucchero e di pioggia e quando l'ho baciata mi ha fatto sentire benissimo. Mi infastidisce il fatto che prima di me, ha potuto baciare qualcun altro e che quel qualcuno l'abbia assaporata come ho fatto io, sopratutto se penso che quel qualcuno è Owen.

MI PIACI COSÌDove le storie prendono vita. Scoprilo ora