«Eirene! Eirene! Svegliati.»
Quando apro gli occhi è l'oscurità ad accogliermi. Le pesanti tende sono chiuse e la luce non riesce a filtrare nella stanza. Mia nonna è appoggiata allo stipite della porta e mi guarda preoccupata.
«Posso entrare?» Annuisco aggrottando le sopracciglia. Da quando ne ho memoria non ha mai esitato ad entrare in camera mia anche senza bussare. Titubante si siede ai piedi del letto.
«Cosa succede,nonna?»
Abbassa lo sguardo sulle mani che tiene in grembo.
«Rei,dobbiamo parlare. O meglio, io devo parlarti.» adesso inizio a spaventarmi sul serio.
«Di cosa?»
Sospira. «Vedi... È un incubo per me dirlo...ma penso che sia veramente il caso che lasci la città. Hanno ragione loro. Devi fare come ti dicono.»
«Cosa? È perché dovrei farlo?»
Mi prende una mano fra le sue ed inizia ad accarezzarla gentilmente.
«Eirene sei in pericolo.»
«Perché mi dite tutti la stessa cosa ma quando vi chiedo una spiegazione non rispondete mai? »
Sono stanca delle solite parole, ho bisogno di sfogarmi e di sapere.
«Sono accadute troppe cose e tutte in una volta. I miei compagni di classe non sono umani e ne ho avuto la prova, un uomo, o meglio demone mi ha aggredito... Ma soprattutto non riesco a trovare un senso alle parole di Damon. Mi ha detto che sono speciale, diversa dagli altri e che in me è iniziata qualcosa come la "Rivelazione"» mimo virgolette « Non so neanche di cosa stia parlando, lo capisci? Ed è maledettamente frustante. Sono giorni che nella mia testa le stesse domande girano e rigirano in circolo: Chi sono veramente? E le persone che mi circondano sono chi dicono di essere?»
Un sottile silenzio ci separa. Non mi guarda negli occhi ed io ho paura di quello che potrei trovare nei suoi.
«Sapevo che prima o poi ne saresti venuta a conoscenza ma non era compito mio dirtelo...» una lacrima solitaria scende sulla sua guancia. Mi si stringe il cuore a vederla così. «Avrebbe dovuto farlo tuo padre...» Tira su col naso. «Ma adesso lui non è qui, quindi è mio dovere dirti la verità.» Fa una pausa mentre io non fiato. «Iniziamo proprio da lui. Tuo padre, mio figlio, è sempre stato un bambino timido, introverso. Puoi capire lo stupore mio e di mio marito quando scoprimmo che nostro figlio era destinato a qualcosa di più grande di lui: essere un Protettore. Probabilmente questa parola ti è nuova. Le creature angeliche dopo vari attacchi da parte della fazione opposta, hanno capito di aver bisogno di qualcuno che le proteggesse. Il loro potere non andava oltre la funzione difensiva,sia chiaro. Si resero conto di non poter andare avanti così in eterno. Proprio per questa loro necessità nacque l'ordine dei Protettori. La magia non rientra nelle loro doti al contrario del coraggio, di una grande forza fisica, intelligenza e conoscenza dei mondi del Bene e del Male. Giurarono fedeltà agli schieramenti del cielo e promisero di adempiere al loro compito finché la morte non li avrebbe raggiunti. Non è stato il desiderio di fama a guidarli ma il sentimento di appartenenza al superiore. Devi sapere che non si nasce Protettori, ma si viene eletti da ciò che è più divino di noi, il sistema non è mai cambiato. Così fu per tuo padre. Venne prese in custodia dall'ordine e venne addestrato. In poco tempo sviluppò le qualità necessarie ma dentro rimase sempre lo stesso bambino un po' timido e impacciato che io e tuo nonno amavamo. Fu proprio la sua personalità a far innamorare tua madre. Elodie era tutto il suo opposto: raggiante, estroversa, intraprendente. Ovunque passasse lasciava una scia di allegria e spensieratezza. Vedi, tua madre aveva qualcosa di unico. Non era un angelo ma poteva essere scambiata per tale. Era una Gratia. Queste sono poste un gradino al di sotto degli angeli nella scala gerarchica dei cieli e sono tre: la Gratia della Bontà, della Giustizia e del Coraggio, tua madre. Queste governano a loro volta un altro schieramento: quello delle Pax. Creature Angeliche. Tu, Eirene, fai parte di queste. Sono estremamente rare e per questo preziose. Nate dall'unione di sangue umano e angelico, sono fragili quanto potenti. Il Male le cerca, le reclama. La loro linfa, la loro energia è per i demoni come il miele più dolce. Una volta assaggiato ne cercano sempre di più, ne diventano ossessionati.
È per questo che ti è stato assegnato un Protettore fin da bambina. Penso che tu possa capire chi.»
Non ho dubbi. «Selene.» Annuisce.
« Adesso che in te la Rivelazione, cioè il processo in cui il tuo potere inizia a manifestarsi, è iniziata, però lei non basta più. È per questo che Damon e Daniel sono qui.» A questo punto la interrompo. «Aspetta vuoi dire che anche loro sono...» non riesco a pronunciare quella parola. Dirlo ad alta voce lo renderebbe troppo reale. «Protettori, esatto. Si conoscono fin da bambini,sai.»
C'è qualcosa che non torna.
«Ma tu come fai a sapere tutte queste cose?»
Lei sorrise. «Sono al mondo da molto più tempo di te, te ne sei dimenticata?» Sospira e riassume un'espressione seria.
«Rei,ascolta. C'è un'ultima cosa che non ti ho detto. Se sei in pericolo è perché da quando tua madre è scomparsa... L'equilibrio originario si è rotto. Ed il Male ne sta approfittando. Siete molto più deboli senza la terza Gratia. Devi stare attenta. Il tuo cuore e la tua mente devono collaborare, devi fare affidamento su te stessa. Credi nelle tue forze, nel coraggio che è in te, quello che tua madre ti ha lasciato. Fallo per me, va bene?»
Non ragiono più. Le parole escono automaticamente dalla mia bocca. «Va bene.»
Dopo avermi rivolto un'ultima sorriso,esce dalla stanza senza aggiungere altro. La nonna non mente mai. È ciò che continuo a ripetermi. Avevo un'idea ben precisa del mondo. Un pianeta di forma sferica di cui noi esseri umani siamo solo ospiti indesiderati. Adesso però a questo sfondo devo aggiungerci anche angeli e demoni. Niente di più facile. Mi sembra di impazzire. Passo più volte le mani fra i capelli e decido di farmi una doccia.
Mentre l'acqua scivola sulla mia pelle, gli eventi di ieri attraversano il filo dei miei pensieri. Improvvisamente la cabina diventa troppo stretta e le gocce d'acqua assumono la forma di artigli. Devo uscire. Quando però provo ad aprire la porta della doccia, questa non si muove. Ci riprovo ma il risultato è lo stesso. È in quell'istante che il cuore inizia a battere fortissimo e la porzione di pelle sotto l'orecchio a bruciare. Mi porto una mano al collo per attenuare al dolore ma questo persiste. Sento l'acqua della doccia azionarsi di nuovo. Io non ho toccato niente. Ciò che vedo scivolare sotto ai miei piedi però non è acqua. Quello che sembra un liquido nero accarezza le piante dei miei piedi. Urlo. Provo ancora ad aprire la porta. Niente da fare. Nelle mie orecchie risuona solo il battito del mio cuore. Va così veloce che sembra stia per scoppiare. Il lato del collo brucia ancora. Poi così come è iniziato tutto finisce. Non sento più niente se non il rumore della cabina della doccia che si apre spinta dalla mia mano. Ho ancora il fiatone. Appena esco le gambe mi tremano. Mi avvolgo un asciugamano intorno al corpo e scivolo fino al pavimento con la schiena appoggiata al muro. Chiudo gli occhi e regolarizzo il respiro. Porto una mano al collo. Sento la pelle assumere forma irregolare sotto ai miei polpastrelli. Il simbolo è ancora lì.
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Pax
Paranormal[completata] Sono passati anni da quando I genitori di Eirene sono scomparsi. Non è rimasta da sola,però. Ogni giorno ad aspettarla a casa c'è la nonna. A scuola invece c'è Selene, amica di una vita. Ogni volta è stata lei a toglierla dai guai, a...