Prologo

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Il vapore caldo che risaliva dall'acqua tiepida e schiumante aveva reso i suoi capelli gonfi e irrimediabilmente disordinati. Il suo viso, che già presentava qualche traccia di lentiggini sul naso e sulle guance, ora era completamente arrossato e sudato per la prolungata esposizione al calore; infine, nonostante si fosse tolta il maglione della divisa e si fosse sbottonata il colletto della camicia così da poter lasciare il collo scoperto, stava ancora morendo di caldo, e le goccioline di sudore che le scivolavano lungo la fronte e la schiena non l'aiutavano di certo a concentrarsi.

«Non credi di esagerare questa volta?» sbuffò Rose, di guardia all'entrata del bagno.

In risposta la cugina le fece cenno di tacere, intenta a dosare una densa e fangosa sostanza verdognola dentro un contenitore di vetro dalle dimensioni di un bicchiere, lanciando di tanto in tanto occhiate fugaci a un vecchio tomo di pozioni aperto accanto a lei.

«Capirà che sei stata tu... Insomma, a chi altri potrebbe venire in mente di fare una cosa del genere?» continuò Rose esasperata, smettendo improvvisamente di giocherellare con uno sei suoi disordinati riccioli castani e incrociando le braccia con fare annoiato.

«Anche se ovviamente penserà che io sia coinvolta, non avrà nessuna prova per dimostrarlo» rispose finalmente Lily, alzandosi da terra e reggendo trionfante un contenitore pieno di quella che sembrava una dose particolarmente densa di melma scura.

Alla vista di quella pozione Rose arricciò il naso, stizzita.

«Non credo che sia così idiota da non far caso a quella schifezza prima di entrare nella vasca» le fece notare con una smorfia disgustata sul viso.

«A questo c'è un facile e semplice rimedio» disse Lily aprendosi in un sorriso terribilmente simile a quello di suo fratello James - un sorriso che, solitamente, non prometteva nulla di buono.

Zittì la cugina con un'occhiata eloquente quando aprì la bocca per dire qualcosa, poi prese la sua bacchetta magica in mano e, facendo un respiro profondo per concentrarsi, fece un complicato movimento del braccio, ripetendosi nella mente la formula di un incantesimo Non Verbale.

«Sarebbe questa la soluzione?» la schernì Rose quando la pozione rimase tale e quale a prima.

Lily la zittì nuovamente, ripetendo il gesto di poco prima e concentrandosi il più possibile sulla formula dell'incantesimo.

Era dall'intera settimana che si esercitava con gli incantesimi di Disillusione, ottenendo risultati a malapena accettabili... Ma sapeva che se si fosse impegnata ce l'avrebbe fatta.

Doveva farcela.

Con suo enorme sollievo, infatti, al terzo tentativo l'incantesimo riuscì, lasciando il contenitore che aveva in mano improvvisamente vuoto, o almeno così sembrava.

Lily mostrò raggiante il risultato a Rose, per poi alzare il pugno chiuso in aria in segno di vittoria. La cugina scosse la testa assumendo un'aria di rimprovero. La prospettiva di infrangere le regole non l'allettava molto, e il fatto che Lily fosse riuscita a coinvolgerla nei suoi piani vendicativi non le piaceva per niente, cosa che manifestava con i suoi continui sospiri e sbuffi.

«Sei ancora in tempo per ripensarci» cercò inutilmente di farle cambiare idea, proprio mentre Lily si dirigeva verso il bordo della vasca incastonata nel pavimento.

«Non ci contare» rifiutò sorridendo allegramente e versando il liquido sulla superficie dell'acqua fumante. «Non hai idea di quanto abbia dovuto pregare Dominique per farmi dare la parola d'ordine del Bagno dei Prefetti».

Rose si limitò a sbuffare ormai rassegnata mentre Lily faceva Evanascere il bicchiere sporco e svuotava il calderone di peltro poggiato per terra con il medesimo incantesimo, poi lanciò un'occhiata all'orologio che portava al polso e si concesse un altro sorriso trionfante.

«Precisamente tra un quarto d'ora il caro, vecchio Scorpius Malfoy si precipiterà qui per rilassarsi dopo l'allenamento di Quidditch, si immergerà nell'acqua, e poi...» disse immaginandosi la scena davanti agli occhi, lasciando poi teatralmente in sospeso la frase.

«Tu avresti avuto un gran futuro a Serpeverde» constatò Rose senza abbandonare la sua aria esasperata.

Lily assunse un'espressione profondamente offesa e guardò la cugina con enorme risentimento e una risposta acida già pronta sulla punta della lingua, ma non fece nemmeno in tempo ad aprire bocca che un rumore echeggiò tra le pareti di marmo, facendole morire le parole in gola: quello era l'inconfondibile cigolio del quadro di guardia al bagno che si spostava per lasciare libero l'accesso.

Rose e Lily si lanciarono un'occhiata agghiacciata, ma prima che potessero fare qualunque cosa, Scorpius Malfoy entrò nel bagno, infangato e fradicio come non mai.

Alla vista delle due parve molto sorpreso, ma non passò molto tempo prima di veder spuntare il solito ghigno strafottente sulle labbra fini.

«Beccata con le mani nel sacco, Potter» disse tutto tronfio, facendo come se Rose non esistesse. «Sono lusingato dal fatto che tu ti sia così ossessionata dalla mia persona tanto da tendermi una sottospecie di agguato in bagno... Oppure volevi solo spiarmi? Siete tutti degli squilibrati voi Potter... Bé, ad ogni modo sarei curioso di vedere la faccia della McGranitt quando scoprirà che la figlia del Grande Salvatore del Mondo, o come diavolo lo chiamano, è una piccola guardona».

Come al solito, alla provocazione di Malfoy, Lily diventò improvvisamente rossa in faccia, assumendo un'espressione tanto minacciosa che Rose si sorprese di non vedere Malfoy indietreggiare.

«Per tua informazione, stupido d'un Malfoy, al contrario di te, non sono una maniaca depravata, e, ancora solo per tua informazione, ero qui solo per farmi un normalissimo bagno: solo tu puoi essere tanto idiota da vedere tentativi di spiarti nudo campati in aria. Ti hanno mai detto che sei un tantino egocentrico, Malfoy?» mentì spudoratamente con il tono più sprezzante e sarcastico che riuscì a trovare.

«E così volevi solo farti un bagno, mh?» le chiese Scorpius avvicinandosi a lei con un ghigno beffardo sulle labbra.

Solo in quel momento Lily si accorse di essere pericolosamente vicina al bordo della vasca.

«Non oseresti mai» disse cercando di suonare il più minacciosa possibile, anche se una nota di panico tradì la sua voce.

Malfoy le sorrise, un tranquillo sorriso ironico.

«Oh, ma temo proprio che oserò».

Poi la spinse.

Unsuspecting Lovers | Scorily Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora