12. La gelosia scopre l'amore... o no?

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Lily Potter non era una persona per niente mattiniera, quindi non c'era da stupirsi se la maggior parte delle volte a colazione sembrava essere in coma, o, per citare le parole di Hugo, "un Troll che ha appena preso una mazzata in testa".

«Caffè?» le chiese allegramente Rose, sventolandole davanti agli occhi gonfi di sonno una caraffa piena.

Lily in risposta si limitò a muovere lentamente la testa in un cenno affermativo, poi, sbadigliando sonoramente, bevve tutto il suo caffè in un sorso.

«A che ore sei andata a letto?» le chiese Rose in tono di rimprovero, lanciando un'occhiata critica alle profonde occhiaie che sfoggiava la cugina.

«All'u – u – uuuuu – na e mezza» rispose senza foga Lily, cercando invano di soffocare un altro sbadiglio.

Si passò una mano tra i capelli spettinati e si grattò distrattamente la testa. Quando notò lo sguardo di disapprovazione che le stava rivolgendo Rose sbuffò sonoramente prima di giustificarsi.

«Ho dovuto finire un tema chilometrico di Storia della Magia sulle rivolte dei Goblin, per non parlare di quello di Pozioni... devo stare proprio antipatica a Lumacorno in questo periodo.»

«Se solo ti impegnassi un po'» la rimproverò Rose, scuotendo la testa e sorseggiando elegantemente il suo tè, «e passassi più tempo sui libri, riusciresti tranquillamente a stare al passo con i compiti.»

Lily, troppo stravolta anche solo per ribattere, si arrese momentaneamente al sonno e incrociò le braccia sul tavolo, per poi immergerci la testa.

Passarono pochi istanti, poi un tonfo al suo fianco e un sonoro e poco dignitoso sbadiglio le fecero capire che Hugo aveva fatto la sua entrata in Sala Grande.

«'Ta 'ommenno?» biascicò poco dopo, probabilmente con la bocca già piena di tutto quello che era riuscito a farci stare.

«Prego?» chiese la voce altezzosa di Rose.

Si sentì un singulto, segno che Hugo aveva ingerito tutte le porcherie che si era ficcato in bocca.

«Sta dormendo?» ripeté poi, molto probabilmente ignorando lo sguardo di rimprovero della sorella.

«No» mugugnò Lily, la voce attutita dalle proprie braccia.

Poi, prima che Hugo potesse aggiungere altro, qualcosa colpì Lily dritta in testa, che in risposta si limitò a grugnire minacciosamente senza dare altri segni di vita.

«Lils, credo sia per te» disse Rose, dandole una spintarella gentile sulla spalla.

«Mmmh?» mugugnò la rossa, alzando la testa e lanciando un'occhiata interrogativa alla cugina, che le sventolò davanti agli occhi un pezzo di pergamena accartocciata.

«Mi pare di aver visto Malfoy che te lo lanciava» aggiunse poi, inarcando un sopraccigli con sospetto.

A quelle parole Lily strappò il foglio di carta dalla mani di Rose, che si insospettì ulteriormente, ma che non disse altro mentre Lily spianava la pergamena per leggerla.

Abbiamo ancora un paio di cose in sospeso.

S.

Appena ebbe finito di leggere, alzò automaticamente lo sguardo e incrociò gli occhi di Rose che la osservavano indagatori, causandole il solito insopportabile senso di colpa che la travolgeva ogni volta che ripensava a quanto ci era rimasta male per colpa sua. Era passata oltre una settimana dalla festa di Halloween e ormai Rose aveva archiviato il "caso Romeo", ma in fondo Lily sapeva che era stata la parte razionale e ragionevole della cugina a farlo; quindi, anche se non voleva ammetterlo, non le era del tutto passata...

Unsuspecting Lovers | Scorily Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora