22. Inviti

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Lily Potter sbuffò pesantemente e lasciò cadere la testa sul tavolo, storcendo il naso quando l'odore muffito della pergamena malandata che aveva davanti le riempì le narici.

Non aveva mai desiderato tanto quanto in quei giorni di poter uscire all'aperto e respirare un po' d'aria fresca. Le sembrava di aver dimenticato quanto fosse piacevole farsi carezzare il viso dal sole tiepido di fine gennaio siccome ormai da una settimana non metteva piede fuori dal castello se non per andare a lezione di Erbologia e Cura delle Creature Magiche. I G.U.F.O. si avvicinavano a una velocità disarmante e i compiti aumentavano allo stesso ritmo, per non parlare, poi, della preziosa ora di tempo che le veniva giornalmente sottratta dalla punizione che le aveva inflitto Gazza: ormai si sognava persino di notte di stare in quell'ufficio sudicio a ricopiare vecchie pergamene inutili rosicchiate dai ratti.

«Ti pesa la testa, Potter? Mi sembra strano visto che è vuota... segatura a parte, intendo.»

La voce strascicata e sarcastica di Malfoy rimbombò nell'ufficio di Gazza, che per la prima volta durante tutte le loro punizioni se n'era misteriosamente andato via quando Mrs. Purr era arrivata miagolando.

Lily alzò la testa quanto bastava per lanciargli un'occhiata raggelante.

Anche lui aveva momentaneamente sospeso la copiatura e si dondolava beatamente sulle gambe posteriori della sedia, le mani congiunte dietro la nuca.

Dopo quella sera sulla Torre sembrava essere tornato tutto alla normalità – se insultarsi e odiarsi poteva definirsi tale; l'unica differenza era stata che nell'ultimo periodo Lily si era ritrovata a passare gran parte del suo tempo libero – che scarseggiava dalle due alle tre ore al giorno – insieme a Malfoy e Nott.

Non che fossero molto di compagnia, in realtà, visto che Adam non faceva altro che leggere o studiare, interrompendosi solo per fare qualche commento o lanciarle degli sguardi di sottecchi, mentre Scorpius,
come suo solito, non si risparmiava in battutine e pareri per niente richiesti.

Non sapeva nemmeno lei perché diavolo stava con loro, e ancora meno come faceva a trovarsi così bene.

Certo, i punti negativi c'erano: a Hugo quella nuova situazione non piaceva per niente e, oltre che rifiutarsi di stare con lei quando c'erano Nott e Malfoy nei paraggi, sembrava essere un po' geloso, come se si sentisse – a ragione – trascurato... anche se non era proprio così visto che ultimamente passava ogni secondo possibile del suo tempo con Alice.

«Davvero molto divertente, Malfoy» borbottò cupamente Lily, tirandosi seduta compostamente.

Scorpius inarcò le sopracciglia, sorpreso.

«Non sai ribattere di meglio?» la stuzzicò fastidiosamente, esibendosi in uno dei suoi ghigni più strafottenti. «Ti stai per caso rammollendo, Potty?»

Lily sospirò spossata e gli lanciò un'occhiata esasperata.

«Certo che potrei, peccato che non sono in vena di discutere inutilmente con te per mezz'ora» ribatté stancamente, passandosi una mano tra i capelli vermigli.

Malfoy roteò gli occhi.

«Stavo solo cercando di fare conversazione» sbuffò il biondo, facendosi annoiato.

«In quel caso devi avere un'idea davvero curiosa di conversazione se avevi intenzione di iniziarne una provocandomi» gli fece notare Lily, buttando nel cestino della spazzatura la vecchia pergamena su cui si era poggiata poco prima e posandone la sua copia su una lista ben ordinata alla sua destra.

Lanciò un'occhiata allo scatolone muffito alla sua sinistra: era ancora pieno di vecchi fogli ingialliti da copiare. Merlino nemmeno sapeva a cosa poteva servire conservare i vecchi moduli di punizione! Ed erano di venti anni prima, per giunta!

Unsuspecting Lovers | Scorily Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora