35. Scontri

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Era ormai pomeriggio inoltrato quando Shane entrò nella Sala Comune di Serpeverde.

Si guardò in giro per il sotterraneo illuminato dalla luce tremolante delle candele e dal fuoco che scoppiettava quietamente nel camino, acceso nonostante fosse ormai primavera inoltrata, e fece passare lo sguardo sui compagni di casa, chi seduto a qualche tavolo a copiare i compiti, chi ad allenarsi a fare qualche incantesimo, e chi stava semplicemente chiacchierando tranquillamente.

Non ci mise molto a trovare chi cercava.

Scorpius, Adam e Blake erano seduti insieme nel loro solito angolo dove avevano sistemato le poltrone e i divanetti migliori con l'aggiunta di un tavolino basso in legno scuro.

Li raggiunse in un baleno, poi scaricò a terra la tracolla quasi vuota ed infine si lasciò cadere di fianco a Zabini, esibendosi in un sospiro esausto.

Aveva appena finito una lezione particolarmente pesante di Trasfigurazione e l'unica cosa che voleva fare in quel momento era rilassarsi come Salazar comandava, quindi chiuse gli occhi e divagò con la mente stanca per parecchi minuti prima di iniziare a provare una strana sensazione di disagio. Si rese improvvisamente conto che non volava una mosca: erano tutti in perfetto silenzio.

Aprì pigramente un occhio, osservando stranito i suoi compagni.

Scorpius, che di fronte a lui occupava un intero divano tutto per sé, sembrava più irritabile e scontroso del solito mentre giocherellava continuamente con una sigaretta che aveva poggiato dietro l'orecchio e leggeva – probabilmente per finta – un dizionario di Antiche Rune. Ma a chi voleva darla a bere? Tutti sapevano che Scorpius odiava Antiche Rune.

Decise di sorvolare su quel particolare e spostò discretamente la sua attenzione su Adam: seduto composto su una poltrona di pelle nera, leggeva a sua volta.

Non c'era niente di strano in quello, siccome Nott passava gran parte del suo tempo con un libro in mano, ma studiandolo più attentamente notò che i suoi occhi verdi rimanevano immobili, fissi nel vuoto, e le mani artigliavano il libro talmente forse che la copertina era tutta rovinata.

Shane aprì anche l'altro occhio, iniziando a preoccuparsi seriamente.

Per finire voltò la testa verso Zabini. Quest'ultimo sembrava non aver notato il suo arrivo e continuava a lanciare occhiate guardinghe alle proprie spalle. Seguendo la traiettoria del suo sguardo scoprì senza sorprendersi troppo che stava guardando la biondina del settimo di cui era ormai ossessionato. Tirando a indovinare doveva essere così di cattivo umore perché la biondina in questione stava parlottando in un angolo con un altro ragazzo moro.

Shane stava giusto pensando di far notare a quegli ingrati la sua presenza, ma le parole gli morirono in gola. Proprio in quel momento il muro di pietra che faceva da entrata alla Sala Comune scomparve per lasciare entrare Lily Potter, e pressocché nello stesso istante la sigaretta tra le dita di Scorpius si ruppe silenziosamente, cospargendo il biondo di tabacco, e la copertina del libro che stava leggendo Adam scricchiolò minacciosamente nella sua stretta ferrea.

Zabini, invece, notò la Grifondoro solo quando, dopo aver intercettato Cornelia, si diresse di filato verso di lei, facendo ben attenzione a non guardarsi troppo in giro.

Shane si schiarì la voce, a disagio.

Gli occhi si Scorpius, freddi come il ghiaccio, erano puntati dritti sulla schiena di Lily, la sigaretta ormai disintegrata tra le dita.

Adam sembrava impassibile – anche se lo scricchiolio della sua mascella non era suonava per niente convincente.

«Fuori diluvia.» Harper attirò gli sguardi di tutti su di sé. «Che strazio, eh?»

Unsuspecting Lovers | Scorily Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora