17. Effetti Collaterali

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«Mi spieghi a cosa diavolo ti servo?» sbuffò caparbiamente Lily, lanciandogli uno sguardo infastidito e incrociando le braccia. «Potresti farlo benissimo da solo... basterebbe un biglietto. Invece no! Ti devi ostinare a mettermi in mezzo ai tuoi piani idioti!»

Malfoy alzò un sopracciglio con fare minaccioso.

«Non sei tenuta a commentare o contrastare i miei ordini, Potter» le ricordò sprezzante, la voce abbastanza alta da sovrastare il chiacchiericcio che veniva dal piano di sotto, causato da tutti gli studenti che in quel momento erano a cena. «Io ti dico quello che devi fare e tu lo fai, punto.»

Lily emise un sospiro rabbioso, stringendo le labbra.

«Non sono il tuo Elfo Domestico» sibilò rabbiosa, scuotendo la testa imbizzarrita. «E poi non capisco di che diamine di ricevimento stai parlando.»

«Semplicemente perché la McGranitt non ha ancora informato gli studenti, e comunque non è niente che possa riguardare te» spiegò spazientito, incrociando a sua volta le braccia. «È solo per gli studenti del settimo anno, per conoscere i funzionari più importanti del ministero e ottenere sbocchi lavorativi e idiozie del genere... in realtà niente che possa servirmi.»

«La cosa che più non mi spiego è come tu possa anche solo sperare che Rose ci venga con te!» esclamò a quel punto la Grifondoro, arrampicandosi sugli specchi. «Probabilmente ci vorrà andare con qualcuno adatto a lei, tipo Alberic Smith o...»

Un lieve frusciare fece interrompere le parole di Lily, che si zittì e rimase in ascolto, ma Malfoy non parve farvi caso perché riprese a parlare come se niente fosse.

«Non m'importa un accidente di quell'idiota, Potter. Sai bene cosa voglio e che tu sia d'accordo o meno lo otterrò. Quindi ora vai, fai quello che ti ho detto di fare e finalmente entrambi ci saremo tolti un bel peso, se tutto va bene» le ordinò il Serpeverde con voce strascicata e sicura. «E smettila di fare la gelosa, sei più irritante del solito, lo sai?»

A quell'ultima informazione Lily diventò paonazza dalla rabbia e lo fulminò con lo sguardo.

«Nella Stanza delle Necessità dopo domani sera» ribadì per un'ultima volta il luogo d'incontro che avrebbe dovuto riferire a Rose, interrompendo sul nascere la battuta acida di Lily.

Poi, prima che la Grifondoro potesse aggiungere altro, le voltò le spalle e si allontanò con la sua andatura fiera e arrogante, lasciandola sola e infuriata.

Borbottando insulti a mezza voce, anche Lily girò sui tacchi e se ne andò, inconsapevole che gran parte delle conversazione fosse stata udita dalla persona sbagliata, che in quel momento se ne stava pietrificata contro il muro, gli occhi azzurri sgranati alla scoperta che Lily Potter e Scorpius Malfoy fossero molto più di quello che dicevano e sembravano essere.

***

Se Lilian Luna Potter avesse dovuto classificare i suoi peggiori risvegli, quello di quella gelida e nevosa mattina di inizio dicembre sarebbe sicuramente risultato il primo in classifica. Non perché alle sei era stata svegliata dal fitto russare di Penelope ed ora non riusciva più a prender sonno; non perché appena aveva deciso di alzarsi e aveva messo un piede fuori dal letto la punta di una vecchia penna d'oca le si era conficcata nell'alluce; non perché quando aveva tentato di andare in bagno aveva pestato dolorosamente il mignolo del piede contro la porta; e nemmeno perché dopo aver fatto pipì si era accorta che la carta igienica era finita.

No, il vero motivo per cui Lily Potter era già di pessimo umore all'inizio della giornata, erano le dolorosissime e fastidiose fitte di dolore che le attanagliavano la pancia ogni due per tre, facendole maledire il fatto di essere una ragazza.

Unsuspecting Lovers | Scorily Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora