Quella mattina al tavolo di Serpeverde e a quello di Grifondoro c'era un gran vociare di voci eccitate e, soprattutto dalla tavolata delle Serpi, fischi e grida di scherno rivolte ai Grifoni.
Anche i Corvonero e i Tassorosso erano eccitati e trepidanti, e lo dimostravano fischiando e urlando incitazioni all'entrata in Sala Grande dei giocatori di una o dell'altra squadra.
Tutti i Grifondoro sfoggiavano sciarpe rosso-oro e bandiere dei colori della loro casa su cui il leone di Grifondoro scuoteva la chioma o portava il muso verso l'alto, ruggendo. I Serpeverde non erano di certo da meno, ed era infatti raro riuscire a scorgere una Serpe che non manifestasse chiaramente la lealtà alla sua squadra.
Quando Lily Potter entrò in Sala Grande con scopa alla mano e divisa addosso, venne accolta da un clamoroso boato proveniente dai Grifoni e da un misto di fischi e intimidazioni urlate dal tavolo dei Serpeverde.
«Ehi, Potter, attenta a non cadere giù dalla tua bella scopa: nessuno vorrebbe mai vedere il campo da Quidditch infettato dal tuo sangue sporco!» trillò un Serpeverde del suo stesso anno, tale Spencer Pritchard, facendo esplodere i suoi vicini in risate sguaiate.
«Fa' attenzione a quello che dici tu, Pritchard» lo freddò Lily, lanciando a lui e ai suoi amici un'occhiata raggelante, «o potrei decidere di versare il tuo, di sangue; chissà, magari dal colore si riuscirà a capire se è vero che sei per metà Troll.»
La Grifondoro non lasciò nemmeno il tempo di far capire al Serpeverde il significato delle proprie parole, che proseguì il suo percorso e si lasciò cadere su una panca, facendo poco caso all'aria già vittoriosa che avevano i suoi compagni di casa.
Si servì in un piatto due uova fritte e del bacon – più per far qualcosa che per mangiare realmente – poi iniziò a torturare il suo cibo con una forchetta, reggendosi la testa con la mano libera.
«Pronta per la partita?» eruppe una voce entusiasta, appartenente alla persona che le si era appena seduta accanto.
Lily distolse l'attenzione dalla sua "colazione" e si specchiò nei suoi stessi identici occhi, appartenenti ad Hugo.
La Grifondoro si limitò a sbuffare.
«Dai, andrà tutto bene, Lils! Su con la vita!» la incitò dandole una vigorosa pacca sulla spalla.
La rossa lo fulminò con lo sguardo: certo, era facile per lui parlare quando non faceva nemmeno parte della squadra di Quidditch!
«Sta' zitto, Hugo» bofonchiò riportando lo sguardo sul suo piatto.
«Sono sicuro che vinceremo, non vedo perché ti preoccupi tanto... d'altronde quest'anno i Serpeverde sono un po' più scarsini del solito...» commentò distrattamente, iniziando a servirsi quella che Lily chiamava la "colazione alla Hugo Weasley", cioè un unico pasto che se eri una persona normale poteva bastarti per l'intero giorno.
La piccola di casa Potter sbuffò nuovamente... Fosse stato quello il problema!
Non era molto in ansia per la partita, anzi, si sentiva abbastanza sicura visto che a parte McLaggen come Cercatore – era risultato il più decente tra la banda di incompetenti che si era presentata ai provini – erano una squadra abbastanza forte e unita... Quello che in realtà la preoccupava era giocare con Malfoy nei dintorni.
Insomma, come poteva concentrarsi se doveva stare nel medesimo Campo da Quidditch con la stessa persona che stava evitando da più di una settimana?
Era più forte di lei ma in quel periodo – precisamente dopo quel dannatissimo bacio – non riusciva nemmeno più a guardare in faccia Malfoy, figurarsi stare nello stesso posto con lui!
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Unsuspecting Lovers | Scorily
Fanfiction"Scorpius la guardò improvvisamente serio e Lily ricambiò diffidente il suo sguardo. Pensò che la sua non era una bellezza convenzionale, con tutte quelle lentiggini sulla pelle troppo chiara e quei capelli rossi marchio Weasley; eppure c'era qualco...