Cap. 12

6.9K 315 25
                                    

Quando Camila si sciolse dall'abbraccio corse verso la sala del consiglio, dove doveva ancora finire dei lavori e poi sarebbe andata a bere qualcosa insieme agli altri. Lauren invece, si fermò ancora un pò sotto la sua adorata quercia sedendosi all'ombra e osservando l'oceano. Bello quanto pericoloso, se non riuscivi a capirlo eri spacciato, un pò come l'amore forse. Si prese un'altra sigaretta alla vaniglia, era la prima volta ad averle provate. Giele aveva consigliate un fattone della scuola, erano piuttosto pesanti, ma piacevoli. Guardò il pacchetto e lesse la marca. "Black Stone". Le conosceva, ma non le aveva mai fumate. Ne accese un'altra e osservò con cura la sigaretta scura, assomigliante ad un sigaro, per via del colore. Le piacevano e ne avrebbe sicuramente comprate altre. Pensò a quanto peso la povera Camila dovesse sostenere, con il lavoro, la scuola, il consiglio e ora anche il "The Last Moment". Chiuse gli occhi pensandola. Non avrebbe mai potuto amare una ragazza così perfetta, i suoi pensieri però, vennero distrutti da qualcuno che colpì la sua sigaretta buttandogliela per terra. Si alzò di scatto, guardando chi potesse essere. Mendes. 《La mia sigaretta.》 《Evita di drogarti di meno lesbica del cazzo.》 Ecco una cosa che nessuno doveva sapere. Che Lauren fosse lesbica. Aveva un buon intuito quel ragazzo, proprio come Camila. 《Che cosa vuoi? Perché la gente rompi coglioni deve sempre farsi i cazzi degli altri eh?!》 Lauren iniziò ad essere scontrosa.《Stai lontana dalla mia ragazza.》 Un sorriso beffardo comparve sul volto della grande. 《La tua ragazza?! E da quando sentiamo? Da quando non sei più riuscito a scoparti una ragazza a notte?》 Era vero, Shawn se ne scopava una a notte per divertimento, ma questo non venne mai a galla proprio perché Shawn sapeva dell'orientamento di Lauren. Però sapeva anche che il ragazzo era innamorato cotto di Camila, come Lauren d'altronde. Si ritrovò la mano chiusa di Shawn sul volto. Non realizzò nemmeno quando venne colpita e tantomeno in quanto tempo lo fece. Seppe solo del dolore che provò subito dopo essere stata colpita al labbro inferiore. Un piccolo taglio comparve sul suo labbro. 《Guai a te a come parli o giuro che la tua carriera verrà stroncata sul nascere.》 Puntò un dito contro la ragazza minacciando. E ci sarebbe anche riuscito, ma anche lei aveva un segreto riguardo il ragazzo. 《E tu vedi di farti gli affari tuoi bamboccio. O anche la tua verrà rovinata. Hai capito?》 Avrebbero potuto minacciarsi per ore, ma sicuramente nessuno dei due avrebbe spiferrato qualcosa. 《Stai tranquilla Jauregui. Io ti tengo in pugno.》 Sorrise beffardo. Lauren non capiva, continuava a guardarlo confusa. 《Tuo nonno non te l'ha detto?》 Scosse la testa. 《Appena dopo il "The Last Moment", la scuola verrà data a mio padre e tuo nonno se ne andrà in pensione.》 《Cosa?》 Non poteva. Suo nonno avrebbe venduto la scuola solo dopo il diploma della ragazza. 《Hai capito bene. E ho anche una proposta per te.》 Fece una pausa. 《Anzi è più una scommessa. Alla fine del "The Last Moment" quest'anno verranno anche nominate le tre canzoni più belle. Se io dovessi perdere, lascerò Camila per sempre.》 Lauren ebbe paura a quello che avrebbe potuto dire dopo e sicuramente era una pazzia. 《E se dovessi vincere tu?》 Chiese impaurita. 《Oltre a lasciare per sempre Camila in pace, lascerai la scuola e te ne andrai in un altro stato.》 Lauren cercó di ridere, ma questa le morì in gola. 《Non ci penso neanche. Ho l'opportunità di stare al fianco di Camila e di certo non rinuncerò ora.》 《Se non accetti, appena l'evento sarà finito farò espellere Camila.》 《Non puoi farlo.》Invece Lauren lo sapeva bene; avrebbe potuto farlo eccome. Se mai il padre ragazzo avesse preso il posto di suo nonno, Shawn avrebbe potuto fare quello che voleva. Lui e suo padre avevano un buon rapporto, e il ragazzo otteneva tutto quello che voleva senza troppe storie. 《Ti ho avvertita Jauregui. Stai lontana dalla mia ragazza.》 Detto ciò si allontanò dalla ragazza, raggiungendo l'edificio. Lauren cadde per terra sconvolta. Come avrebbe potuto fare? poter stare vicino a Camila senza rovinarle un futuro per lei più prezioso dell'oro. Decise. Sicuramente avrebbe fatto più male di una ferita, ma sarebbe stata la cosa più adatta. Rimase ancora lì seduta, osservando il vuoto stavolta, non sapeva più a cosa pensare. Prese il cellulare e chiamò Normani, chiedendole di poterla raggiungere sotto la quercia.
Venne raggiunta poco dopo. 《Lau, è successo qualcosa di grave? Cos'hai sul labbro?》scosse un attimo la testa. 《Mi dispiace di averti chiamata così all'improvviso. Niente davvero.》 Normani si sedette vicino a Lauren. Le mise una mano sulla spalla. 《Lau, cos'è successo?》 Chiese stavolta preoccupata. 《È ritornato Shawn.》 Normani annuì, sapeva bene cosa significasse. Anche lei conosceva tutto sul fatto di Shawn, ma questo non significava che tutti sapessero di lui, anzi, nella scuola, Shawn era molto amato. 《Va bene. Lau, vieni, ti accompagno.》 Lauren annuì. Si alzarono per ritornare a scuola a prendere le loro cose. Quando arrivarono davanti all'entrata videro Camila e compagnia uscire. Si scambiarono dei saluti, ma soltanto Normani li salutò, neanche con Shawn aveva dei problemi, anzi gli stava piuttosto simpatico. La mora notò il cambiamento di umore della grande, ma non disse niente e se ne andò insieme agli altri. 《Lau, stai bene?》 《Sì. Sono solo un pò stanca.》 Guardò Lauren preoccupata. Non sembrava affatto stanca, sembrava essere preoccupata per qualcosa, qualcosa di veramente grave. In quel periodo non avevano interviste e nemmeno photoshooting di conseguenza più tempo libero e meno lavoro. 《Qualcosa non va. Non sei stanca.》 Lauren accennò un sorriso, sbalordendosi a quanto potesse essere facile, essere capita da Normani. Era un libro aperto per lei ormai. 《Vuoi raccontarmelo Lau?》 《No Mani. Davvero non è niente di importante.》 《Lau, mi manca parlare con te come ai vecchi tempi. Purtroppo però, più cresciamo e più abbiamo da fare. Ti prego, quando hai bisogno di me, chiamami. Per te ci sarò sempre.》 Disse mettendole una mano sulla spalla. Lauren le fu davvero riconoscente. 《Grazie Mani.》 《Ora devo andare Lauren. Ho una piccola intervista da fare. Ci vediamo domani.》 La grande annuì abbracciando forte Normani. Lauren tornò poi a casa, prima però si fermò in banca a prelevare i soldi per Camila. Ancora non era fine mese, ma volle prenderli prima per sicurezza. Quel giorno aveva solo voglia di rilassarsi. Entrò in casa stremata, pensando a quello che le disse Shawn. Non ci voleva. Dover cedere la scuola prima che lei finisse la scuola non era nei piani di suo nonno. Avrebbe parlato con lui. Venne accolta da Richard. 《Buonasera signorina Lauren. Ha passato una buona giornata? Oh signorina, cos'ha fatto al labbro?》 Le andò in contro prendendole il giubbino di pelle. 《Sì Richard. Piuttosto stancante, ma è stata una buona giornata. Niente, sono caduta, non preoccuparti. E tu?》 《Oh beh grazie per l'interessamento. Sì ho passato una bella giornata anch'io.》 Lauren sorrise. Voleva molto bene a Richard, era come un nonno per lui, a differenza di quello vero, lui sapeva bene cosa significasse amare la famiglia. I suoi pensieri vennero interrotti dal tossire del cameriere, una tosse violenta e forte. 《Richard stai bene?》 Chiese Lauren. 《Non si preoccupi signorina. Devono essere i malanni di stagione.》 Sorrise. 《Va bene, ma ti prego riguardati.》 《Lo farò.》 《Ah sì. Richard, mio nonno è in casa?》 《Lo può trovare nel suo studio.》 《Grazie mille.》 Sorrise, correndo su per le scale.

They Don't Know About Us || Camren  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora