Cap. 46

3.9K 186 8
                                    

Erano salite nella macchina di Dinah, nei posti dietro, vinicino ad Ally, mentre Normani era davanti vicino al guidatore.
Camila si mise in mezzo, allacciandosi la cintura salutando infine le amiche. Erano un paio di giorni che non le vedevano, ormai l'evento era alle porte e di conseguenza tutti quanto rimanevano a casa o in studi a provare e riprovare le loro canzoni, in occasione di poter essere scelti da vari produttori discografici invitati apposta per l'occasione. D'altronde era normale che tutti quanti fossero in competizione, non solo per esaudire il proprio sogno, ma per far anche vedere che avessero talento da vendere. In pochi purtroppo però ci riuscivano, come Shawn, il migliore amico di Camila.
Una volta che Lauren salì e si chiuse la portiera alle spalle, Dinah mise in moto, partendo per andare in centro città.
<Dove ci portate di bello?>
<Andiamo al cinema, una volta concluso, andremo a mangiare fuori. Una serata tranquilla ragazze, davvero, fra pochissimo inizierà l'evento e non possiamo permetterci di mandare a monte qualcosa> rispose Dinah intenta a girare a destra, continuando per la strada presa.
Le ragazze continuavano a parlare vivacemente, discutendo de più e del meno, soprattutto della nuova canzone di Ed Sheeran "Shape of You", criticando ma lasciando soprattutto commenti positivi riguardo il testo e la melodia. Camila continuò a dire quanto amasse quella canzone, in generale quanto fossero belle le canzoni d'amore del cantante, ma anche quanto esse esprimessero altre emozioni, come dolore, tristezza o ricordi.
Lauren cercò di non farsi tirare dentro l'argomento, rimanendo in disparte ad ascoltare e a guardare fuori dal finestrino. Adorava tutte quelle luci acese di notte, anche se proprio buio non lo fosse. In realtà, non appena Dinah girò un'altra volta a destra, di fronte a loro si presentò la spiaggia con un tramonto mozzafiato. Era di un rosso acceso, con sfumature di un arancione scuro tendente al chiaro e qualche striscia di giallo a completare il tutto in un quadro meraviglioso. Lauren rimase strabiliata dalla bellezza che la natura potesse offrire così facilmente, senza dover far vedere chissà quali capacità per far sì che tutti l'ammirassero.
<Ragazze fermiamoci un attimo> disse all'improvviso Lauren.
L'amica accontentò la ragazza, la quale scese senza smettere di guardare un secondo quel panorama così bello. Le ragazze rimasero in macchina ad osservarlo, ma Lauren volle di più. Si tolse velocemente le scarpe e le calze godendosi appieno la sensazione della sabbia sulla pelle, calda, baciata dal sole. Si incamminò fino alla riva, continuando a guardare il sole tingere l'acqua di rosso, sprofondando lentamente fra le sue braccia.
Una volta vicino all'acqua, aspettò che essa toccò la pelle, sentendo il freddo del liquido. Chiuse gli occhi, respirando profondamente l'odore di salsedine, concentrandosi sullo scroscio delle onde infrangersi sulla terra.
In quel preciso istante si sentì in pace con sé stessa, si sentì in pace con il mondo.
Iniziò a pensare alle persone a lei care, partendo dalle sue amiche, continuando con la sua famiglia, fino ad arrivare alle due persone più importanti per lei. Due persone che sconvolsero completamente la vita di Lauren in bene. Richard. Da quanto non pensava a quel simpatico vecchietto che l'accolse come un'altra figlia fin da piccola, restandole vicino fino all'ultimo anche nei momenti più difficili. Rispettando ogni sua volontà. Quanto mi manchi Richard.
Una lacrime scorse lungo il suo viso, provocandole un dolore che ancora la divorava. Gli mancava da morire quell'uomo con quei buffi occhiali che teneva sempre sulla punta del naso per vederci da vicino, ogni suo insegnamento, ogni sua parola, ma anche discussione. Sentì altre lacrime scendere. Prese un respiro profondo per ricomporsi e nel frattempo sentì delle braccia esili allacciarsi intorno alla sua vita e del tepore formarsi sulla sua schiena.
Aprì gli occhi, notando una chioma castana. Si girò quel poco che riuscì per poter guardare la ragazza negli occhi.
Camila alzò di poco lo sguardo sorridendo, che scomparse trasformando il suo volto in preoccupazione.
Vide i segni delle lacrime e una ancora che scendeva giù per lo zigomo. Gliel'asciugò con il pollice, posando poi la mano sulla guancia.
<Ehi..> la mora continuò a scrutarla, cercando un qualche segno di risposta da Lauren, che la guardava profondamente. Pensò alle due persone più importanti, e Camila era l'ultima. Quando la vide, il primo anno di scuola, era una ragazza timida e riservata. Era nuova. Da quel che ricordava si era trasferita da poco a Miami e di conseguenza non conosceva nessuno. Ma dal primo momento in cui posò gli occhi su di lei, venne invasa da un sentimento così forte da farle paura ma che allo stesso tempo la fece sentire bene.
Solo un anno dopo si accorse di essersi davvero innamorata di lei, ma non ebbe mai nemmeno il coraggio di parlarle perché pensava di non essere alla sua altezza. Certo, lei era popolare, era la nipote del preside, ma sapeva che Camila era tutt'altro mondo e che non avrebbe mai avuto possibilità e invece dopo tutto quello che successe, lei era lì, lei era davanti a lei, ed era la sua ragazza.
Sorrise, tirando appena su con il naso.
<Ehi> appoggiò la mano su quella di Camila, portandola a sé e baciandola.
<Tutto okay?>
<Tutto okay piccola> le sorrise, un sorriso sincero, sentendo ancora le lacrime minacciare di scendere.
Camila l'abbracciò d'istinto, stringendola, volendola confortare.
<Ci sono io con te> le sussurrò all'orecchio.
<Proprio perché ci sei tu, io sono ancora qui> la strinse a sé, rimanendo in quella posizione per un po' di tempo e sarebbero rimaste così ancora se non fossero state interrotte dalle ragazze.
<Ohi, guardate che ci perdiamo il film se non vi muovete!>
Una volta ritornate in macchina, ci misero altri cinque minuti per arrivare al parcheggio.
Una volta davanti alla cassa, optarono per vedere il film della Disney "Sing", un film animato incentrato su una competizione di canto, proprio come la competizione della loro scuola.
Una volta in sala, cercarono la loro fila e aspettarono che iniziasse il film, ridendo e scherzando.
Il film si alternò in risate, scene divertenti, ma anche tristi e toccanti, che riguardavano anche fatti e problemi di ogni giorno.
Camila, prese per mano Lauren, lasciando che le loro dita si intrecciassero, appoggiandosi poi alla sua spalla, occhi verdi le diede un bacio sulla nuca, riprendendo poi a guardare il film.
Finito il metraggio, le ragazze soddisfatte il film, andarano a mangiare qualcosa insieme.
Salirono in macchina e insieme concordarono dove poter andare a mangiare e alla fine venne deciso di mangiare una pizza.
<A me il film è piaciuto> disse Dinah ad un certo punto, dopo un silenzio di alcuni muniti.
<Io non so voi ma ho trovato il maiale tedesco troppo divertente> Normani provò ad imitarlo, causando risate in tutta l'auto.
<No dai, come puo' non esservi piaciuto Johnny. Alla fine suo padre si è reso conto del suo talento> Ally, prese a cantare un pezzo del film, dicendo di aver apprezzato in particolar modo Johnny.
<Meena è stata strepitosa invece> Camila si intromise nella conversazione.
<Timida ma allo stesso tempo piena di talento, l'ho adorata per come si fosse impegnata fin dall'inizio> concluse con occhi brillanti. Si girò verso Lauren, che stava guardando la scena divertita, ma anche con occhi brillanti.
<A te invece Laur?>
<Ah? A me è piaciuto in particolar modo Buster Moon> rispose.
<Buster Moon? Il koala?> Normani si girò guardandola curiosa.
<Sì. Penso che voi vi siate soffermate sul potenziale dei vari concorrenti e della loro comicità. Buster Moon invece mi ha colpito, perché nonostante il suo teatro regalato dal padre stesse andando a monte e non riusciva a trovare modo per saldare i debiti, in una situazione del genere non si è arreso, anzi, si è rimboccato le maniche e si è impegnato ancora di più>
Le ragazze la guardarono confuse, non riuscendo a comprendere fino in fondo cosa volesse dire.
<Voglio dire, fin da piccolo il suo sogno era di dirigere un teatro e niente l'avrebbe fermato. Anche in una situazione così critica, il suo sogno era ancora così forte per lui, che si è aggrappato con tutto sé stesso soltanto a quello. Cioè, niente e nessuno dovrebbe fermarti nell'esaudire un tuo desidero, combattere per esso e farlo avverare> concluse guardando fuori dal finestrino, osservando le varie luci colorate illuminare la città di sera.
Le ragazze rimasero stupite dal suo commento e dalla analisi anche se non dettagliata del personaggio forse meno amato del film.
Camila le mise una mano sulla coscia catturando la sua attenzione e sorridendo.
<Dai valore ad ogni cosa. Sei unica Lauren> Valore. Quello che le diceva sempre Richard. Dava valore ad ogni singola cosa che Lauren osservava nella sua vita. Si avvicinò velocemente ler baciarla.
<Vi ho viste. Niente azioni poco caste nella mia macchina> Dinah si mise a ridere e con loro le altre ragazze.
Una volta in pizzeria, chiesero un posto per cinque persone, notando quanto fosse affollato il locale.
Dopo esserr state accompagnate al tavolo, venne portato loro il menù.
Impegnate a leggere, non si accorsero dell'avvicinamento di una figura.
<Ehi ragazze> una voce familiare per tutte quante si fece spazio, lasciando che guardassero nella direzione della voce.
<Shawn>
<Ciao ragazze. Mila, Lauren> salutò le ultime due in particolar modo, concentrandosi poi su quest'ultima.
<Potrei parlarti un attimo?>
Lauren guardò lui, poi le amiche ed infine Camila che annuì. Si scusò un attimo e lo seguì fuori dal locale.
<Posso fare qualcosa per te?> chiese la ragazza fermandosi vicino alla porta d'ingresso.
<Veramente devo dirti io una cosa> disse il ragazzo, grattandosi la nuca evidentemente nervoso e imbarazzato per la situazione.
<Ti ascolto> non c'era più quell'astio tra di loro, anzi le cose stavano andando sempre meglio.
<Riguardo la scuola. Mio padre ha rifiutato la carica di preside della scuola, lasciando il posto ad un'altra persona>
<E chi?> chiese Lauren curiosa. Di certo questo cambiamento in generale della situazione non se lo sarebbe mai aspettato.
<Questo non lo so, so soltanto che è una persone competente e molto appassionata di musica>
Lauren pensò un attimo senza saper più cosa dire e il ragazzo lo notò.
<Riguardo la scommessa, beh, anche quella, dimenticala> detto questo accennò un sorriso goffo e tornò nel locale, lasciando Lauren ancora una volta spiazzata.
Sorpresa, tornò anche lei, avviandosi verso il tavolo.
<Beh? Che ti ha detto?> Normani si appoggiò il tavolo in modo da avvicinarsi di più all'amica.
<Niente di particolare, voleva chiedermi scusa per tutto quello che è successo tra di noi> non ci fu altro, nemmeno una parola.
Ordinarono le pizze e mangiarano parlando di altro, tenendo la serata impegnata come sempre.
Quando uscirono dal locale, decisero di tornare subito a casa, senza intrattenersi più a lungo. Passarono ancora per la spiaggia, dove ancora una volta Lauren chiese di fermarsi.
<Ragazze, io proseguo a piedi, voi andate pure> ringraziò per la bellissima serata passata insieme, poi si incamminò verso la spiaggia.
La macchina partì poco dopo, ma Camila decise di rimanere con Lauren a passeggiare sul lungomare.
<Lauren> la ragazza grande si girò, sorpresa ma anche grata che Camila avesse deciso di seguirla.
<Oh, Camz>
<Scusami, volevi passeggiare da sola? Startene per i tuoi pensieri?> disse preoccupata, pensando di aver potuto in un qualche modo disturbato la sua privacy.
E questo Lauren lo apprezzò, che pensasse a lei e che magari qulche volta avesse bisogna soltanto di solitudine.
<No piccola, vieni> le porse la mano e insieme iniziarono a camminare lentamente, rilassandosi al suono delle onde.
<Ti piace passeggiare in riva al mare?>
<Sì. Prima al tramonto, mi è venuto in mente quando da piccola venivo con i miei a camminare, così ho pensato fosse carino poterlo ripetere> sorrise al ricordo, mise una mano in tasca, sentendo il morbido della scatolina che conteneva l'oggetto da voler regalare a Camila.
Lauren si fermò lasciando che la piccola si mettesse davanti a lei.
<Qualcosa non va Lolo?>
Occhi verdi prese un bel respiro e decisa iniziò a parlare.
<Camz, io...>

They Don't Know About Us || Camren  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora