Cap. 8

7.3K 375 12
                                    

《Signorina dove sta andando?》 Si fermò davanti le scale. 《Oh Richard. Ecco Camila si è addormentata e deve andare a prendere la sorellina.》 《Sa dove si trova la scuola?》 Lauren guardò sul cellulare poi annuì. 《Allora io vado Richard. Ah già, Camila sta dormendo in camera mia. È possibile non far entrare nessuno?》 L'uomo fece un inchino in segno di approvazione. 《Grazie. Sei sempre il migliore. Ci vediamo dopo.》 《Mi raccomando, faccia attenzione.》 La ragazza annuì e uscì di casa percorrendo la strada per andare a scuola. Quando arrivò davanti all'edificio, vide un simpaticissimo parco, con varie altalene, dondoli e altre attrazioni per i bambini. Lauren aspettò curiosa di sapere come fosse la piccola, se potesse assomigliare a quell'angelo di Camila oppure essere diversa da lei. Quando suonò la campanella, vide i bambini correre da tutte le parti, andando incontro i propri genitori e poter tornare a casa. Dopo un paio di minuti vide una bambina ferma davanti al cancello, guardandosi attorno. "Dev'essere Sofi." Raggiunse la piccola e si mise al suo livello potendola guardare negli occhi. 《Ciao. Sei tu Sofi?》 Sorrise chiedendo alla bambina. 《E tu chi sei?》 《Sono un'amica di tua sorella, Camila.》 《E come posso fidarmi di te?》 Disse abbassando lo sguardo e cominciando a giocare con i sassolini. "Perspicace. Proprio come sua sorella." Sorrise. 《Guarda.》 Tirò fuori dalla tasca della giacca il telefono, facendole vedere una foto di Camila vestita da cameriera. 《Ehi ma quella è Mila al bar. Sta lavorando.》 Sorrise felice. 《Camila ora però è a casa mia e sta dormendo perché ha dormito poco. Andiamo a svrgliarla insieme?》 《Sìììì.》 Esclamò felice la piccola prendendo la grande per mano. 《E tu come ti chiami?》 Chiese la piccola mentre teneva salda la mano di Lauren e trotterellando vivace. 《Mi chiamo Lauren.》 《Ti conosco. Camila ha parlato di te a casa.》 《Davvero? E cosa ha detto di me?》 《Che sei gentile, bellissima e molto riservata. Ha anche detto che a volte sei pazza e che fumi.》 Lauren rise all'affermazione della piccola. "Bellissima eh? Tua sorella è davvero simpatica Camz..." Camz. Un soprannome nuovo, difatti da quel che notò, tutti la chiamavano Mila. Quando arrivarono davanti alla villa, la piccola rimase a bocca aperta, la stessa espressione di Camila. 《Entriamo, Camila ci sta aspettando.》La bambina batté le mani felice correndo verso la porta d'ingresso. Codesta venne aperta da Richard. 《Ma che bella signorina. E tu saresti?》 《Sono Sofia, la sorella di Camila.》 Urlò felice. 《Ciao Richard.》 《Signorina Lauren. È tornata presto.》 La ragazza annuì e prese in braccio la piccola entrando. 《Ti va di giocare Sofi?》 Chiese Lauren guardandola. 《Siii. Che bello.》 Così andarono nel salone grande e Lauren chiese a Richard di portare la sua scatola di giocattoli di quando era piccola. 《Ma certo signorina.》 《Hai una casa grandissima Lolo.》 《Lolo?》 《Sì. Non ti piace?》 Si rattristì subito. 《No no piccola. È bellissimo. Comunque questa è la casa di mio nonno, io abito qui solo da pochi anni.》 《E i tuoi genitori?》 《Loro sono in viaggio.》 《Capisco.》 Richard arrivò con la scatola e quando la piccola la aprì, vide un mucchio di giocattoli. 《Grazie Richard.》 《È mio dovere compiere ogni sua richiesta.》 《Richard, perché non vai a casa prima oggi?》 《Non posso signorina.》 《Oh non preoccuparti. Se dovesse essere per mio nonno lo affronterò io. Vai e non preoccuparti.》 《Grazie signorina. Lei è sempre gentilissima.》 Fece un inchino come suo solito e si congedò. 《Allora Sofi, giochiamo insieme?》 《Sìììì, ecco tu prendi questo e io questo. Inventiamo una storia, il principe salva la principessa da un brutto mostro cattivo.》 Lauren sorrise. Era davvero bellissimo poter osservare l'innocenza dei bambini, l'unica cosa a cui pensassero era divertirsi e giocare. 《Senti Sofi..》 《cosa?》 《Come mai Camila lavora?》 《Perché la nostra famiglia è povera. Papà non trova un lavoro fisso.》 Lauren la guardò sconvolta. Era davvero così? Di solito, in quella scuola entravano figli di ricchi. Però sapere che Camila lavorava per i genitori, colpì profondamente la grande. "Immagino le abbiano nascosto tutto, ma è intelligente questa bambina." Pensò Lauren. Continuarono a giocare insieme fino a quando non sentirono una persona pronunciare il nome di Sofia. 《Milaaa. Milaaa.》 Videro Camila affacciarsi alla porta del salone e la bambina corse per andare ad abbracciare la sorellona. 《Mi dispiace piccola. Non ho mantenuto la promessa.》 《Non fa niente. È venuta a prendermi Lolo.》 《Lolo?》 《Sì, Lauren. È bello come soprannome vero?》 《Sì è bellissimo.》 Sorrise dandole un bacio sulla guancia. 《Dai Mila vieni, stavamo giocando, gioca anche tu con noi.》 La bambina corse di nuovo verso i giocattoli, prendendone in mano alcuni e iniziando a giocare. Vide poi Lauren avvicinarsi a lei. 《Ehi... come stai?》 Chiese la grande ossrvando il viso stanco della piccola. 《B-bene grazie. Grazie per essere andata a prendere mia sorella.》 Lauren continuò ad osservarla, ricordando le parole della piccola Sofi. "Lavora perché la nostra famiglia è povera." La scrutò per bene. 《Q-qualcosa non va? Ho per caso qualcosa sul volto?》 Chiese imbarazzata Camila. Lauren le mise una mano sulla guancia e si avvicinò terribilmente al suo viso. Voleva baciarla, il desiderio era irrefrenabile, continuava ad avvicinarsi sempre di più, finché le labbra non si sfiorarono. Camila però non si mosse. Voleva davvero capire cosa provasse per lei. Toccò appena le sue labbra, ma il richiamo di Sofia le bloccò subito. 《Ehi Mila. Vieni a giocare dai.》 《A-arrivo Sofi.》 Sofi si alzò andando verso le ragazze. 《Ehi Mila.》 《Dimmi tesoro.》 Si aggrappò alla sorellina come un koala. 《Ti piace Lolo?》 Camila la guardò imbarazzata non sapendo cosa rispondere. Sentì la grande ridere sotto i baffi e notò ancora la mano sulla sua guancia e l'altra mano di Lauren nelle sue. Si scostò subito cercando di rispondere. 《I-io..m ecco.. n-on...》 era talmente in imbarazzo da non riuscire a mettere su neanche una frase e da far ridere la grande. 《Vedi? Ti piaceeee.》 Si inginocchiò davanti alla sorella. 《Sofi... non si dicono queste cose..》 poi alzò lo sguardo verso Lauren, notando con quanto bruciore i suoi occhi la osservassero, erano accesi di una voglia mai vista. 《Non volevo Mila.》 《Non preoccuparti.》 Le diede un bacio sulla fronte. 《Dobbiamo andare a casa.》 《Non possiamo stare con Lolo? Io voglio giocare ancora un pò.》 《Verrai a giocare quando vorrai.》 Disse Lauren abbassandosi anche lei al livello della piccola. 《Promesso?》 Allungò il mignolo verso la grande. 《Promesso.》 Disse Lauren stringendo il dito della bambina. Camila aiutò la piccola a vestirsi e finito questo andarono davanti alla porta. 《Vi accompagno.》 Azzardò Lauren guardando le ragazze uscire. 《Non serve, ma grazie lo stesso.》 La grande accennò un sorriso, mettendosi una sigaretta in bocca. 《Ci vediamo domani.》 《Sì certo a domani. Ciao Sofi.》 《Ciao Lolo.》 E insieme si incamminarono verso casa. Lauren rimase fuori a fumare la sigaretta, pensando a tutto quello che fosse successo. Il corpo di Camila sotto il suo, i gemiti e sentire il suo nome. Un turbine di confusione si impadronì della sua testa. Finì di fumare e entrò in casa, vedendo Richard andare via. 《Oh Richard, capiti a fagiolo. Prima che tu vada posso chiederti un favore?》 《Naturalmente signorina Lauren.》 《Potresti prelevare dal mio conto ogni fine mese duemila dollari?》 《Signorina cosa vuole fare con tutti quei soldi?》 《Non preoccuparti Richard.》 《Io non lo faccio, mi fido di Lei, ma non di Suo nonno, lo sa vero cosa succederebbe se vedesse un solo centesimo in meno nel suo conto corrente.》 《Lo so. Ma non preoccuparti, ci penso io a mio nonno. Lo faresti per me Richard?》 《Certo signorina.》 《Grazie Richard.》 lo abbracciò in segno di gratitudine. 《Ci vediamo domani.》 《Certo, passi pure una buona serata.》 《Anche tu Richard.》 Si salutarono e Lauren rientrò in casa.

They Don't Know About Us || Camren  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora