Camila continuò a singhiozzare sempre di più, non riuscendo a smettere. 《Camz, vieni, sali sul letto.》 Camila si tolse le scarpe, facendo come le venne detto. Si acoccolò al fianco destro di Lauren, nasconendo il viso continuando a piangere, cominciando poi a dire cose senza senso. 《È colpa mia... se siamo arrivati... a... questo...》 era talmente distrutta da non riuscire a parlare. Non solo per i suoi continui pianti, ma perché continuava a sentirsi terribilmente in colpa per quello che suo nonno continuava a fare alla ragazza. 《Se... se solo... io... non avessi... insistito a rimanere... 0... se avessi risposto alla domanda...》 continuò parlando tra un singhiozzo e l'altro. Aveva un mal di testa terribile e le tempie non volevano smettere di martellarle la testa. 《Se... solo tu... non ti fossi... innamorata di una come me...》 Lauren a quelle parole le tirò su il viso, guardandola con un misto di rabbia, soprattutto tristezza per quello che le uscì dalla bocca. 《Non dirlo mai più.》 Rispose con un tono triste e severo. 《Ma... è vero... è solo colpa... mia... se ti sei ritrovata in questa situazione...》 Laure continuò a guardarla intensamente, ormai con lo sguardo più triste che mai. 《Camila... smettila...》 cercava di interromperla e dirle che tutto questo continuava da tempo ormai e pian piano ricordava anche del perché, anche grazie a quei due piccoli flashback, venuti prima in sala da pranzo, ma la piccola continuava a parlare senza respirare. Stanca di questo Lauren baciò Camila. Senza nemmeno che la cubana si abituò a tutto ciò, sentì la lingua di Lauren nella sua bocca, lottando per una battaglia senza fine, staccandosi poi per mancanza d'aria. 《Certo che bisogna proprio interromperti per ogni cosa, baciandoti.》 Disse sorridendo, mentre Camila si sentì in imbarazzo per quello che sentì. 《S-scusami.》 Disse ancora abbassando lo sguardo. Lauren non poté che sorridere alla sua innocenza e che sicuramente non avrebbe pensato alle conseguenze di quelle parole e che mai le avrebbe pensate veramente. Ma di questo non le importava assolutamente niente. Amava troppo Camila e niente e nessuno gliel'avrebbero portata via. 《Camz... ascoltami ok?》 Camila annuì piano, riaccoccolandosi sul petto di Lauren iniziando a giocare con una delle sue ciocche di capelli. 《Non è colpa di nessuno Camz, tantomeno tua. E comunque tu non c'entri assolutamente niente con tutto questo.》 Rispose accarezzandole il braccio, dandole poi un bacio sulla fronte. 《Questa storia ormai va avanti da quando ho nove anni.》 Camila, smise di di giocherellare con i capelli della maggiore, concentrandosi su Lauren, prestando attenzione a quello che dovesse dire. 《Penso di ricordarmi. Del perché si comporti così con me.》 Si mise comoda per poter guardare meglio la piccola. 《Penso che sin da piccola mi siano sempre piaciute le ragazze e la conferma l'ebbi proprio a nove anni, quando mi innamorai di una bambina.》 Camila la guardò confusa. 《Già allora?》 Chiese. Lauren annuì sorridendo. 《Penso che quel colpo alla testa mi abbia dato una rinfrescata alla memoria. Quando provai a baciarla, mio nonno ci scoprì.》 Continuò deglutendo pesantemente, cercando di scacciare quel ricordo. 《Mi ammanettò al termosifone, in modo da non potermi intromettere tra lui e la bambina. La portò via dicendo "non la vedrai mai più."》 Fece una breve pausa, guardando il soffitto, trattenendo le lacrime. 《Quando sparirono, riuscì a liberarmi, come premio però, mi procurai questa cicatrice.》 Alzò appena la mano destra girando il polso, cercando di portarla davanti Camila. 《Volevo raggiungerli, ma venni fermata da Richard, il quale mi portò in ospedale non appena vide la ferita. Anche per questo iniziò a maltrattarmi. Aveva paura che questo un giorno potesse rovinare il suo nome.》 Sentì delle lacrime scendere. Chiuse gli occhi, sorridendo un attimo al ricordo doloroso ma anche dolce. 《Come si chiamava la bambina?》 Chiese la ragazza d'un tratto. 《Non lo so.》 Rispose sinceramente Lauren. Sapeva soltanto che aveva i capelli castani come Camila e gli occhi chiari. Nient'altro. Infatti quella ragazza non la rivide mai più. Proprio per questo non le interessava se suo nonno la pichiasse, finché aveva Camila al suo fianco, avrebbe potuto sopportare tutto. 《L'amavi?》 Chiese ancora Camila. 《Voglio dire, l'amavi veramente tanto?》 Cercò di essere il più chiara possibile facendole domande, che Lauren notò riguardavano soltanto la bambina. 《Sì.》 Disse ancora sinceramente. Sorrise guardando la piccola la quale si rattristò un attimo non appena sentì la risposta. 《Ma mai quanto te.》 Concluse Lauren. La cubana alzò lo sguardo, sorridendo talmente tanto che i muscoli presero a farle male. Si avvicinò sorridendo ancora, prendendo le labbra della grande tra le sue. Una volta staccate, Camila appoggiò il viso sul suo petto. Lauren le diede un altro bacio sulla fronte.
《LAU.》 Una voce alquanto familiare, entró nella stanza urlando. Normani in preda alla preoccupazione, si gettò nella stanza seguita da Ally e Dinah. Camila e Lauren rimase sorprese. 《Oh. Eravamo in città quando tua mamma mi ha chiamata.》 Disse ridendo. La grande sapeva che fin da subito loro tre andavano d'accordo, ma non avrebbe mai pensato che in un periodo così breve sarebbero potute diventare così affiatate. Normani guardò Camila accoccolata vicino a Lauren sorridendo maliziosamente. 《Scusate, abbiamo interrotto qualcosa?》 Chiese. Ally e Dinah raggiunsero le altre vicino al letto. 《No.》 Rispose la piccola. 《Sì.》 Rispose invece Lauren. Tutte quante si guardarono ridendo, per poi sedersi tutte insieme, iniziando a parlare come vecchie amiche. Lauren dopo quello che successe con Dinah, si sentì molto più a suo agio con tutte. E doveva ammettere di essere davvero felice di poter aver gruppo così. 《Allora,》 disse Normani lasciando perdere quello che fosse successo alla sua migliore amica. 《La vostra canzone a che punto è?》 Chiese alle ragazze sul letto. 《Ormai è più che perfetta.》 Rispose Camila sorridendo. 《Sì. Nessuno ci batterà.》 Disse convinta Lauren. 《Questo lo vedremo Jauregui.》 Disse Normani. 《Cosa canterete voi?》 Chiese la cubana ad Ally e Dinah. 《Canteremo Mirrors di Justin Timberlake.》 Rispose Dinah. 《Voi?》 Chiese poi Ally. 《Immagino canterete una canzone d'amore.》 Disse sorridendo e tirando delle gomitate gentili a Lauren. 《Indovinato.》 Rispose Lauren. 《Cosa?》 Chiese Ally perplessa. 《Davvero? Io stavo scherzando.》 Disse a bocca aperta. 《Noi no.》 Rispose Lauren ridendo, guardando la piccola e dandole un piccolo bacio. 《Eewww. Vi prego. Il vostro amore disgustosamente adorabile tenetevelo per voi.》 Disse Dinah coprendosi gli occhi con le mani. 《Sono d'accordo con la polinesiana.》 Disse Normani. 《Idem.》 Assecondò Ally, mettendosi a ridere. 《Tu cosa canterai Normani?》 Chiese Camila. 《Give me Love.》 Rispose. La cubana si alzò di scatto con gli occhi brillanti. 《Adoro quella canzone.》 Disse euforica. Passarono poi il tempo parlando allegramente, quando vennero interrotte da i genitori e i fratelli di Lauren. 《Lau, dobbiamo parlare.》 Disse suo padre.
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They Don't Know About Us || Camren
Hayran KurguCopertina di @sorbos u.u Carrollton School of the Sacred Heart, la scuola più rinomata e famosa di tutto il mondo, prepara al meglio i migliori studenti per il mondo della musica. Camila Cabello, presidentessa del consiglio studentesco è la ragazza...